Meta ha acquisito la startup singaporiana Manus per oltre 2 miliardi di dollari, puntando su agenti IA capaci di eseguire compiti complessi in autonomia. L'operazione rafforza la strategia AI del colosso, integrando tecnologie avanzate nei suoi prodotti principali.
L'annuncio dell'acquisizione e il valore dell'operazione
Meta ha ufficialmente annunciato l'acquisizione di Manus, startup con sede a Singapore specializzata in agenti di intelligenza artificiale, per una cifra superiore ai 2 miliardi di dollari. Questa transazione, riportata dal Wall Street Journal e confermata da diverse fonti, rappresenta una delle mosse più ambiziose nel panorama dell'AI del 2025. Manus si distingue per la sua architettura innovativa che permette agli agenti IA di gestire autonomamente attività complesse, come la selezione di candidati per assunzioni, la pianificazione di viaggi o l'analisi di portafogli finanziari, superando i limiti dei tradizionali chatbot.
L'operazione non è solo finanziaria: Meta mira a integrare queste tecnologie nei suoi ecosistemi principali, tra cui Facebook, Instagram e WhatsApp. Secondo le dichiarazioni ufficiali, Manus continuerà a operare in modo indipendente, ma il suo team tecnico si unirà a quello di Meta, accelerando lo sviluppo di assistenti digitali avanzati. Il fatturato annuo ricorrente di Manus supera i 100 milioni di dollari, con oltre 147 mila miliardi di token elaborati dal lancio ad aprile 2025, dimostrando una crescita esplosiva in soli otto mesi.
Questa acquisizione si inserisce in un contesto di investimenti massicci nell'AI da parte di Meta, incurante delle speculazioni su una possibile bolla tecnologica nel 2026. Zuckerberg vede negli agenti autonomi il futuro dell'intelligenza artificiale, capaci di trasformare input semplici in azioni concrete e scalabili, con applicazioni reali per milioni di utenti quotidiani.
Cosa sono gli agenti IA di Manus e le loro capacità
Gli agenti IA di Manus rappresentano un'evoluzione rispetto ai chatbot generici come ChatGPT: non si limitano a rispondere a domande, ma agiscono come 'dipendenti digitali' autonomi. Partendo da input minimali, eseguono task end-to-end, inclusi ricerca di mercato, analisi dati, coding e persino la costruzione di piccoli progetti. Un video dimostrativo primaverile ha mostrato l'agente in azione per selezionare candidati, pianificare vacanze e valutare investimenti azionari.
La tecnologia di Manus è 'general purpose', orientata a contesti business reali, con enfasi su pianificazione ed esecuzione affidabile. Dal lancio, ha generato oltre 80 milioni di computer virtuali e acquisito milioni di utenti, grazie anche a demo virali su piattaforme come TikTok e X. In Cina, la sua popolarità è esplosa a marzo 2025, ma l'espansione globale ha attirato l'attenzione di giganti tech americani.
Queste capacità rendono Manus ideale per Meta, che punta a potenziare il suo chatbot Meta AI, trasformandolo in un assistente integrato in dispositivi indossabili come visori AR e smart glasses. L'integrazione promette di elevare l'esperienza utente, rendendo l'IA non solo conversazionale, ma proattiva e produttiva.
Implicazioni strategiche per Meta e il futuro dell'AI
Per Meta, l'acquisizione di Manus accelera la transizione dall'AI generativa pura a sistemi operativi autonomi, focalizzati su ricavi concreti. Fa parte di una serie di mosse, come l'investimento da 14,3 miliardi in Scale AI e l'acquisto di Limitless, mirate a 'comprare velocità' in un settore competitivo. Il team di Manus, con 105 dipendenti tra Singapore, Tokyo, San Francisco e presto Parigi, rafforzerà i laboratori Meta.
L'operazione conferma la visione di Zuckerberg: l'IA che 'agisce, crea e innova' è imminente. Manus sarà integrata nei prodotti Meta, potenzialmente rivoluzionando WhatsApp e Instagram con agenti che gestiscono task complessi. Questo sposta il focus dalla ricerca pura alla produttività business, con applicazioni in coding, analisi e automazione.
Nel panorama più ampio, l'acquisizione segnala una corsa agli agenti IA, dove Meta compete con OpenAI e Google. Le stime di valore tra 2 e 3 miliardi sottolineano l'impatto strategico, posizionando Meta come leader nella monetizzazione dell'AI applicativa.
Questioni geopolitiche e cambiamenti operativi
Un aspetto cruciale dell'accordo è la ruptura con legami cinesi: post-acquisizione, Manus severerà tutti i rapporti con investitori della Cina e interromperà operazioni nel paese, a causa di tensioni USA-Cina su Taiwan e regolamentazioni. Precedentemente, aveva ridimensionato il personale a Pechino trasferendosi a Singapore, mantenendo però partnership come con il team Qwen di Alibaba.
Questa mossa riflette le complessità geopolitiche dell'AI globale: filiere internazionali ma con barriere crescenti. Meta garantisce che non rimarranno interessi cinesi in Manus, allineandosi alle priorità di sicurezza nazionale americane. L'azienda continuerà a gestire i suoi servizi, ora potenziati dall'infrastruttura Meta.
L'acquisizione include anche un 'poaching' di talenti, cruciale in un settore dove le persone valgono più del codice. Con uffici in espansione, Manus rafforzerà la presenza Meta in Asia e Europa, navigando tensioni per accelerare l'innovazione AI in un contesto multipolare.
Impatto sul mercato e prospettive future
L'operazione Manus consolida la strategia AI di Meta, passando da investimenti in modelli e compute a piattaforme redditizie. Con un valore stimato tra 2 e 3 miliardi, è tra le più rilevanti nel settore, segnalando fiducia nel potenziale degli agenti autonomi nonostante rischi di bolla.
Per il mercato, implica una standardizzazione di agenti IA business-oriented, con Meta che li renderà accessibili su scala. Utenti vedranno assistenti capaci di eseguire task reali, boostando engagement su piattaforme social e wearable.
Prospettive future: Manus potrebbe evolvere Meta AI in un ecosistema completo, competendo globalmente. Mentre l'AI matura, operazioni come questa anticipano un'era di automazione diffusa, con impatti su produttività e posti di lavoro.
