Arabia Saudita bombarda Yemen: armi UAE ai separatisti?

Pubblicato: 30/12/2025, 16:34:415 min
Scritto da
Gaetano Logatto
Categoria: Esteri
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Arabia Saudita bombarda Yemen: armi UAE ai separatisti?
Escalation tra alleati del Golfo: Riyadh colpisce porto yemenita per un presunto invio di armi dagli Emirati

L'Arabia Saudita ha condotto raid aerei sul porto di Mukalla in Yemen, accusando gli Emirati Arabi Uniti di aver fornito armi ai separatisti del <strong>Southern Transitional Council</strong>. Questo episodio rischia di aprire un nuovo fronte nella guerra yemenita, approfondendo le divisioni tra potenze del Golfo.

L'attacco saudita sul porto di Mukalla

L'Arabia Saudita ha lanciato un raid aereo mirato sul porto strategico di <strong>Mukalla</strong> in Yemen, colpendo un presunto carico di armi e veicoli da combattimento provenienti dagli Emirati Arabi Uniti. Secondo un comunicato ufficiale dell'esercito saudita, diffuso dalla Saudi Press Agency, le navi arrivate dal porto di Fujairah avevano i dispositivi di tracciamento disattivati, scaricando grandi quantità di equipaggiamento militare a sostegno delle forze del Southern Transitional Council (STC). Riyadh ha descritto l'operazione come 'limitata' e giustificata da una 'minaccia imminente' alla pace e alla stabilità regionale. Questo strike segna un'escalation drammatica nelle tensioni tra i due alleati storici nella coalizione anti-Houthi.

Il contesto dell'attacco si inserisce in giorni di crescenti frizioni legate all'avanzata delle forze separatiste STC, sostenute dagli UAE, nel sud dello Yemen. Le autorità saudite hanno monitorato l'arrivo delle navi e hanno agito rapidamente per neutralizzare il carico, evitando presunti rinforzi per i separatisti. Non sono stati riportati dettagli su vittime, ma l'operazione ha colpito specificamente le armi e i veicoli scaricati, secondo il bollettino militare. Esperti come Mohammed al-Basha, fondatore del Basha Report, prevedono una risposta calibrata da parte dello STC, con un probabile consolidamento del controllo territoriale, mentre il flusso di armi dagli UAE potrebbe essere interrotto dal dominio saudita sullo spazio aereo yemenita.

Mukalla, un nodo cruciale per il commercio e la logistica nel golfo di Aden, è diventata teatro di questa disputa interna alla coalizione. L'attacco non solo interrompe potenziali rifornimenti, ma invia un messaggio chiaro agli Emirati: Riyadh non tollererà azioni che alterino l'equilibrio delle forze nel conflitto yemenita. Questa mossa riflette le profonde divisioni strategiche emerse negli ultimi anni tra i partner del Golfo, nonostante la comune lotta contro gli Houthi sostenuti dall'Iran.

Le accuse di Riyadh contro gli UAE

Riyadh ha emesso un avvertimento severo agli Emirati Arabi Uniti, definendo le loro azioni 'estremamente pericolose' e una minaccia diretta alla stabilità. Il comunicato saudita sottolinea che il carico includeva armi e veicoli da combattimento destinati esplicitamente allo STC, gruppo separatista che controlla parti del sud Yemen e che ha spesso sfidato l'autorità del governo riconosciuto internazionalmente. Questa accusa arriva dopo tensioni accumulate, con le forze STC che hanno avanzato posizioni negli ultimi giorni, supportate presumibilmente da rifornimenti emirati.

Gli UAE hanno storicamente sostenuto lo STC come contrappeso agli Houthi e al governo yemenita filo-saudita, ma Riyadh vede in questo un rischio di frammentazione della coalizione. Il strike sul porto di Mukalla è stato motivato dalla necessità di prevenire un'escalation che potrebbe trasformare gli alleati in avversari. Fonti militari saudite hanno evidenziato i dispositivi di tracciamento disattivati sulle navi come prova di intenzioni clandestine, rafforzando la narrativa di un'operazione difensiva e proporzionata.

Questa disputa evidenzia le crepe nella partnership del Golfo: mentre gli UAE mirano a un'influenza duratura nel sud Yemen attraverso proxy locali, l'Arabia Saudita priorita l'unità contro gli Houthi. L'avvertimento di Riyadh potrebbe portare a negoziati o ulteriori tensioni, con alleati dello STC che hanno già espresso supporto alla presenza emirati, mentre altri filo-sauditi richiedono il ritiro delle forze UAE entro 24 ore.

Implicazioni per il conflitto yemenita

Ilnews.google.comraid rischia di aprire un <strong>nuovo fronte</strong> nella guerra yemenita, durata un decennio e segnata da fame e malattie, con forze anti-Houthi che potrebbero ora combattersi tra loro. Lo Yemen, il paese più povero del mondo arabo, è già frammentato tra Houthi, governo legittimo, STC e altri attori, e questa escalation interna complica ulteriormente gli sforzi di pace. L'attacco su Mukalla interrompe non solo rifornimenti militari, ma anche flussi umanitari vitali attraverso il porto.

Analisti come Mohammed al-Basha prevedono che lo STC consoliderà il controllo sul sud, mentre Saudi Arabia rafforzerà il suo dominio aereo per limitare ulteriori invii. Questo potrebbe portare a una 'guerra del Golfo' limitata all'interno del conflitto più ampio, con implicazioni per la sicurezza marittima nel Mar Rosso e golfo di Aden. La coalizione, formata nel 2015, appare ora divisa, con UAE che riducono progressivamente la presenza diretta ma mantengono proxy influenti.

Le ripercussioni umanitarie sono gravi: Mukalla è un hub per aiuti, e qualsiasi instabilità prolunga la crisi. L'ONU e mediatori internazionali potrebbero intervenire per prevenire una frattura totale, ma le rivalità geopolitiche tra Riyadh e Abu Dhabi rendono difficile una riconciliazione rapida. Questo episodio sottolinea come le alleanze nel Medio Oriente siano fluide e motivate da interessi nazionali contrastanti.

Prospettive future e reazioni internazionali

Leit.wikipedia.orgreazioni iniziali includono dichiarazioni di supporto allo STC per la presenza UAE, contrastate da richieste di ritiro da parte di alleati sauditi. Riyadh ha enfatizzato la natura 'limitata' dello strike per evitare un'escalation totale, ma esperti avvertono di una possibile ritorsione calibrata. La comunità internazionale osserva con preoccupazione, dato il rischio di instabilità regionale che potrebbe coinvolgere l'Iran o potenze esterne.

A lungo termine, questo incidente potrebbe spingere a un riallineamento delle alleanze nel Golfo, con UAE che rafforzano legami con altri partner come Israele, mentre Saudi Arabia cerca di consolidare il controllo yemenita. Negoziati mediati da Oman o Qatar potrebbero emergere, ma le divisioni profonde sul futuro post-Houthi persistono. Il controllo dello spazio aereo saudita limita le opzioni logistiche degli UAE, favorendo Riyadh militarmente.

In conclusione, l'attacco su Mukalla rappresenta un punto di svolta: da alleati contro un nemico comune a rivali per l'influenza in Yemen. Monitorare le mosse successive dello STC e delle potenze del Golfo sarà cruciale per comprendere l'evoluzione del conflitto, con potenziali impatti su prezzi energetici globali e rotte commerciali. Una de-escalation diplomatica appare essenziale per evitare una guerra proxy interna devastante.

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