Mappe Falsate: L'Ossessione Cartografica di Mosca

Pubblicato: 16/12/2025, 18:20:452 min
Scritto da
Maria Gloria Domenica
Categoria: Lifestyle
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Mappe Falsate: L'Ossessione Cartografica di Mosca
Come il Cremlino riscrive confini e storia attraverso la manipolazione geografica

Un'analisi approfondita sull'uso strategico delle Mappe da parte della Russia per alterare la percezione dei confini

Il Potere Manipolativo delle Mappe Russe

Le mappe non sono semplici rappresentazioni geografiche, ma strumenti potenti di propaganda e controllo. In Russia, sotto la guida del Cremlino, si sta assistendo a un'ossessione cartografica che mira a riscrivere i confini territoriali, specialmente in relazione all'Ucraina. Questa pratica, nota come 'mappaganda', coinvolge la manipolazione sistematica di cartine per includere territori annessi illegalmente, come la Crimea nel 2014 e altre regioni nel 2022. L'ex Ministro della Difesa Sergey Shoigu, ora presidente della Società Geografica Russa, guida questa iniziativa, rendendo legale dal 2023 l'alterazione delle mappe che non riflettono i 'nuovi confini'. Lo scopo è inoculare nella percezione pubblica russa e internazionale l'idea di una Russia espansa, confondendo opinioni e alimentando fraintendimenti.

Questa strategia non è isolata, ma parte di una più ampia campagna di disinformazione. Le mappe falsate appaiono sui media tradizionali, online e in pubblicazioni ufficiali, vietando quelle che mostrano confini preesistenti. Ad esempio, bollando come 'estremiste' le rappresentazioni che escludono i territori ucraini annessi, Mosca crea un ecosistema informativo distorto. Secondo analisi esperte, questa manipolazione serve a legittimare aggressioni territoriali e a preparare il terreno per ulteriori rivendicazioni. La geografia diventa così un'arma non convenzionale, capace di alterare la realtà percepita senza sparare un colpo.

L'impatto globale è significativo: nazioni e osservatori internazionali si trovano di fronte a una proliferazione di cartine incoerenti, che minano la comprensione condivisa dello spazio geopolitico. Questa ossessione riflette una visione imperiale, dove la carta geografica è lo strumento per reclamare terre storicamente contese. Esempi storici mostrano come Mosca abbia sempre usato la cartografia per affermare dominii, ma oggi la tecnologia digitale amplifica l'effetto, diffondendo mappe alterate in tempo reale sui social e nei notiziari.

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