Varese, stretta sull'economia sommersa: 20 lavoratori irregolari

Pubblicato: 27/11/2025, 08:35:294 min
Scritto da
Gaetano Logatto
Categoria: Cronaca
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Varese, stretta sull'economia sommersa: 20 lavoratori irregolari

Maxi operazione della Guardia di Finanza

Un'ampia operazione coordinata dalla Guardia di Finanza ha portato alla luce una significativa presenza di lavoro nero nella provincia di Varese. Le Fiamme Gialle hanno setacciato ben quattordici attività commerciali dislocate in diverse zone del territorio, smascherando un totale di venti lavoratori completamente privi di contratto. L'operazione, che si inserisce in un più ampio piano di contrasto all'economia sommersa, ha interessato svariati settori, dai servizi alla persona alla ristorazione, passando per il commercio ambulante e gli autolavaggi. La vastità dei settori coinvolti sottolinea la pervasività del fenomeno e la necessità di controlli mirati e costanti. Le verifiche sono state condotte dai reparti di Varese, Busto Arsizio, Gallarate e Saronno, concentrandosi su aree caratterizzate da una forte concentrazione produttiva e imprenditoriale. L'obiettivo primario era quello di individuare e reprimere le forme di lavoro irregolare, garantendo la tutela dei diritti dei lavoratori e il rispetto delle normative vigenti. I risultati ottenuti testimoniano l'efficacia dell'azione di contrasto messa in atto dalla Guardia di Finanza.

Dettagli dei controlli e sanzioni

Oltre ai venti lavoratori completamente in nero, sono state riscontrate anche due posizioni irregolari e la presenza di un cittadino straniero privo di permesso di soggiorno. Quest'ultimo è stato immediatamente destinatario di un decreto di espulsione emesso dalla Prefettura, seguito dall'ordine di allontanamento disposto dalla Questura. Il titolare dell'azienda che lo impiegava è stato segnalato alla Procura della Repubblica per violazioni al Testo Unico sull'Immigrazione. In tredici casi, le irregolarità riscontrate erano di tale gravità da far scattare la richiesta di sospensione immediata dell'attività. Tale misura, prevista dalla legge quando più del 10% dei dipendenti risulta non regolarmente assunto, mira a tutelare i lavoratori e a disincentivare il ricorso al lavoro nero. Le sospensioni sono state poi revocate solo dopo la regolarizzazione del personale e il pagamento delle sanzioni previste. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, le sanzioni per il lavoro nero possono variare a seconda della gravità della violazione e del numero di lavoratori coinvolti, arrivando a cifre considerevoli.

Impatto economico e sociale

L'economia sommersa rappresenta un grave problema per il tessuto economico e sociale del Paese. Oltre a danneggiare le imprese che operano nel rispetto delle regole, sottraendo loro competitività, il lavoro nero priva i lavoratori di tutele fondamentali, come la copertura previdenziale e assicurativa, e contribuisce all'evasione fiscale. Come sottolinea l'ISTAT, l'Istituto Nazionale di Statistica, in un suo recente rapporto, l'economia non osservata incide significativamente sul PIL nazionale, sottraendo risorse preziose allo Stato e alla collettività. La lotta all'economia sommersa, quindi, non è solo una questione di legalità, ma anche di equità e di sviluppo sostenibile. Contrastare il lavoro nero significa tutelare i diritti dei lavoratori, promuovere la concorrenza leale tra le imprese e garantire maggiori entrate per lo Stato, risorse che possono essere utilizzate per finanziare servizi pubblici essenziali, come la sanità e l'istruzione. L'operazione condotta dalla Guardia di Finanza a Varese rappresenta un importante passo avanti in questa direzione.

Le conseguenze per le imprese coinvolte

Le imprese coinvolte nell'operazione rischiano sanzioni amministrative per un ammontare complessivo stimato in oltre 240mila euro. A questo si aggiungono i costi per la regolarizzazione del personale e gli eventuali procedimenti penali a carico dei titolari. Le conseguenze per le imprese che ricorrono al lavoro nero, quindi, possono essere molto pesanti, sia dal punto di vista economico che reputazionale. L'Agenzia delle Entrate, come riportato sul proprio sito web, mette a disposizione delle imprese strumenti e servizi per favorire la regolarizzazione delle posizioni lavorative e per prevenire il rischio di incorrere in sanzioni. L'obiettivo è quello di incentivare la compliance fiscale e contributiva, promuovendo una cultura della legalità e della responsabilità sociale.

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