Ponte sullo Stretto, Corte dei Conti: "Violate norme UE

Pubblicato: 27/11/2025, 19:02:463 min
Scritto da
Gaetano Logatto
Categoria: Cronaca
Condividi:
#parere #progetto #stretto #ponte #corte conti #art
Ponte sullo Stretto, Corte dei Conti: "Violate norme UE

Il No della Corte dei Conti

La realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina subisce un duro colpo. La Corte dei Conti ha infatti negato il visto di registrazione alla delibera del Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) che dava il via libera all'opera. La decisione, depositata dalla Sezione centrale di controllo di legittimità, motiva il rifiuto con la violazione di due direttive europee fondamentali, sollevando seri dubbi sulla legittimità dell'intero progetto. La pronuncia della Corte pone un freno significativo alle ambizioni del governo di accelerare i tempi per la costruzione dell'infrastruttura, riaprendo un acceso dibattito sulla sua fattibilità e sostenibilità.

Le Direttive Europee Sotto Accusa

Le contestazioni della Corte dei Conti si concentrano principalmente su due aspetti. In primo luogo, viene contestata la violazione della direttiva 92/43/CE, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali. Secondo la Corte, la delibera IROPI (Intervento Rilevante di Interesse Pubblico Overriding) presenterebbe carenze istruttorie e motivazionali, mettendo a rischio l'equilibrio ambientale dell'area dello Stretto, un ecosistema di particolare pregio. In secondo luogo, viene rilevata la violazione dell'art. 72 della direttiva 2014/24/UE, riguardante le modifiche contrattuali. La Corte evidenzia come, nel corso degli anni, siano intervenute modifiche sostanziali, sia oggettive che soggettive, nell'originario rapporto contrattuale, tali da inficiare la validità dell'attuale impostazione del progetto.

Il Parere Mancante dell'ART

Un ulteriore elemento critico sollevato dalla Corte dei Conti riguarda la mancata acquisizione del parere dell'Autorità di regolazione dei trasporti (ART) in relazione al piano tariffario posto a fondamento del piano economico dell'opera. Questa omissione, secondo la Corte, violerebbe gli artt. 43 e 37 del decreto-legge n. 201/2011. Il parere dell'ART è considerato fondamentale per valutare la sostenibilità economica del progetto e garantire che le tariffe applicate agli utenti siano eque e ragionevoli. L'assenza di questo parere solleva interrogativi sulla solidità del piano finanziario e sulla sua capacità di generare i ricavi necessari per coprire i costi di costruzione e gestione del ponte. Stefano Clerici, esperto di infrastrutture e trasporti, ha sottolineato in diverse interviste come il parere dell'ART sia cruciale per valutare l'impatto economico del progetto sui cittadini e sulle imprese.

Implicazioni e Prospettive Future

La decisione della Corte dei Conti ha immediate ripercussioni sul futuro del Ponte sullo Stretto. Il governo dovrà ora affrontare le criticità sollevate e fornire chiarimenti e integrazioni alla documentazione presentata. Sarà necessario rivedere il piano ambientale, valutando attentamente l'impatto dell'opera sugli habitat naturali protetti, e rinegoziare i termini del contratto con i soggetti coinvolti, tenendo conto delle modifiche intervenute nel corso degli anni. Inoltre, sarà indispensabile acquisire il parere dell'ART sul piano tariffario, garantendo la trasparenza e la sostenibilità economica del progetto. Maria Elena Boschi, deputata e figura politica di spicco, ha dichiarato che il governo è determinato a superare gli ostacoli e a realizzare l'opera, considerata strategica per lo sviluppo del Sud Italia. Tuttavia, la strada appare ancora lunga e complessa, e il futuro del Ponte sullo Stretto rimane incerto.

Questo articolo è stato scritto utilizzando le seguenti fonti:

Commenti

Caricamento commenti…