Cobolli: "Coppa Davis? Non mi aspettavo tanto, nonno ladro!

Pubblicato: 25/11/2025, 11:47:013 min
Scritto da
Gaspare Lamazza
Categoria: Sport
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Cobolli: "Coppa Davis? Non mi aspettavo tanto, nonno ladro!

L'Emozionante Trionfo a Bologna

Flavio Cobolli, giovane promessa del tennis italiano, ha rilasciato dichiarazioni cariche di emozione e ironia dopo la storica vittoria in Coppa Davis a Bologna. Il tennista romano, reduce da un'esperienza indimenticabile, ha confessato di essere rimasto sorpreso dalla sua stessa performance e dall'incredibile atmosfera che si è creata all'interno della squadra. "Ho stupito anche me stesso," ha ammesso Cobolli, sottolineando come la determinazione e lo spirito di gruppo siano stati fondamentali per raggiungere un traguardo così prestigioso. La vittoria, ottenuta con grinta e sacrificio, ha riempito di orgoglio l'intero team azzurro, che ha saputo superare momenti di difficoltà e dimostrare un'eccezionale coesione.

La Festa e il "Furto" della Coppa

Il clima di festa e celebrazione che ha seguito il trionfo è stato altrettanto memorabile. Cobolli ha raccontato di una serata trascorsa con i compagni di squadra, tra balli e discorsi surreali, in un'atmosfera di gioia e spensieratezza. Tuttavia, la parte più divertente della storia riguarda la coppa Davis, che, a quanto pare, è stata "trafugata" dal nonno del tennista. "Per il momento me l'ha rubata mio nonno: credo che stia facendo il figo con gli amici a Roma," ha scherzato Cobolli, aggiungendo che non appena rientrerà dalle Maldive, si riapproprierà del trofeo. Questo aneddoto, raccontato con il sorriso, testimonia il legame speciale che unisce il giovane tennista alla sua famiglia e la passione che il successo in Coppa Davis ha suscitato in tutti i suoi cari.

Il Ruolo del Gruppo e i Complimenti Speciali

Cobolli ha tenuto a sottolineare l'importanza del lavoro di squadra e del contributo di ogni singolo membro del team. Ha elogiato Lorenzo Sonego per la sua costanza e determinazione, Andrea Vavassori e Simone Bolelli per il loro tifo sfegatato, e Matteo Arnaldi per il sostegno reciproco durante i match. "Ognuno ha avuto il suo ruolo: Sonego non si è perso un quindici, nemmeno per andare in bagno, Vavassori e Bolelli facevano un tifo sfegatato, io sostenevo Matteo, Matteo dopo aver giocato correva da me. È stato un lavoro pazzesco, nel quale ciascuno ha fatto la sua parte fondamentale", ha spiegato Cobolli. Il tennista ha inoltre rivelato di aver ricevuto complimenti da figure di spicco del mondo dello sport e dello spettacolo, come Daniele De Rossi, Bruno Conti e Antonello Venditti, dimostrando l'impatto che la vittoria in Coppa Davis ha avuto sull'intero paese.

La Maglia Azzurra e il Futuro

Indossare la maglia azzurra, secondo Cobolli, ha rappresentato un'ulteriore motivazione a dare il massimo e a superare i propri limiti. "Ho temuto la figuraccia. Letteralmente. Ma con la maglia azzurra addosso le figuracce non..." ha confessato il tennista, sottolineando come l'orgoglio di rappresentare il proprio paese lo abbia spinto a dare il meglio di sé. Guardando al futuro, Cobolli si augura di poter continuare a crescere e a migliorare, con l'obiettivo di raggiungere traguardi sempre più ambiziosi. La vittoria in Coppa Davis rappresenta un punto di partenza importante per la sua carriera, un'esperienza che lo ha arricchito sia a livello professionale che umano.

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