Un incontro tra generazioni sul palco
Il Vanity Fair Stories 2025 ha regalato un momento inaspettato e particolarmente apprezzato dal pubblico: l'incontro sul palco di Gigliola Cinquetti e Mario Fargetta. Un'unione artistica nata dalla collaborazione per il remix del celebre brano "La Pioggia", un progetto che ha visto la luce grazie al sodalizio tra Vanity Fair e Warner Music. L'evento ha offerto uno spaccato inedito sulla personalità di entrambi gli artisti, rivelando una sintonia e una complicità che hanno sorpreso e divertito i presenti. La Cinquetti, icona della musica italiana, ha ripercorso alcuni momenti significativi della sua carriera, citando l'amicizia e la stima che la legavano a Ornella Vanoni, sottolineando come l'ironia e l'imprevedibilità fossero tratti distintivi di entrambe. "Nella vita non si può non cambiare" ha affermato la Cinquetti, giocando con il tempo e la sua immagine, definendosi ora "nonna", ora "nipote" della giovane interprete di "Non ho l'età". Un modo per sottolineare la sua capacità di rinnovarsi e di guardare al futuro con curiosità e apertura.
"La Pioggia" rinasce in chiave dance
L'arrivo sul palco di Mario Fargetta, dj e produttore di fama, ha segnato un cambio di ritmo e di atmosfera. Fargetta ha spiegato come è nata l'idea del remix di "La Pioggia", un brano che, secondo lui, si prestava particolarmente al mondo della dance. "Ho sentito parecchie canzoni di Gigliola e La pioggia era quella che vedevo più adatta per il mondo dance: abbiamo cercato di farne una versione molto elegante com'è elegante Gigliola" ha dichiarato Fargetta, sottolineando l'importanza di rispettare l'essenza del brano originale e l'eleganza della Cinquetti. La collaborazione tra i due artisti ha rappresentato una sfida stimolante per entrambi. La Cinquetti, insospettabile amante della musica dance, ha espresso la sua sorpresa e il suo entusiasmo per l'opportunità di lavorare con un professionista come Fargetta. "La sorpresa di vere un professionista come Mario lavorare al remix di un mio lavoro è stato fantastico" ha commentato la cantante, visibilmente fiera del risultato.
Malinconia e gioia: un connubio in musica
Il titolo dell'incontro, "La malinconia va a braccetto con la gioia: lavorare insieme è stata una bellissima sorpresa", racchiude l'essenza di questa collaborazione inattesa. La malinconia, elemento presente in molti brani della Cinquetti, si fonde con l'energia e la vitalità della musica dance di Fargetta, creando un connubio originale e coinvolgente. Secondo Gianni Sibilla, critico musicale di Rockol, "la capacità di Fargetta di reinterpretare un classico come 'La Pioggia' senza snaturarlo, ma anzi valorizzandone le sfumature emotive, è un segno di grande talento e sensibilità artistica". Sibilla ha inoltre sottolineato come la Cinquetti, con la sua apertura mentale e la sua voglia di sperimentare, rappresenti un esempio di artista capace di reinventarsi e di dialogare con le nuove generazioni. Paolo Giordano, giornalista de Il Giornale, ha evidenziato come l'incontro tra Cinquetti e Fargetta sia un esempio di come la musica possa superare le barriere generazionali e creare ponti tra mondi apparentemente distanti. "La loro collaborazione dimostra che la musica è un linguaggio universale, capace di unire persone di età e gusti diversi" ha affermato Giordano.
Un messaggio di apertura e sperimentazione
L'esperienza di Gigliola Cinquetti e Mario Fargetta al Vanity Fair Stories 2025 è un invito all'apertura, alla sperimentazione e alla capacità di mettersi in gioco. Un messaggio che risuona forte in un'epoca in cui la musica è sempre più fluida e contaminata, e in cui la collaborazione tra artisti di diverse generazioni e background può portare a risultati sorprendenti e innovativi. La loro sinergia, nata dalla reinterpretazione di un classico, dimostra che la musica è un terreno fertile per l'incontro e lo scambio, un luogo dove la malinconia e la gioia possono convivere e creare qualcosa di unico e speciale.
