Operazione su vasta scala
Un’articolata operazione condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna ha portato all’arresto di 44 persone nel Napoletano. Di questi, 34 sono stati condotti in carcere e 10 sono stati posti agli arresti domiciliari. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, a conclusione di un’indagine che ha coinvolto numerosi comuni dell’area nolana e limitrofi. L’operazione, definita di grande portata, ha visto il coordinamento di decine di militari e l’impiego di risorse investigative avanzate, confermando l’impegno delle forze dell’ordine nel contrasto alle organizzazioni criminali radicate sul territorio.
Il ruolo del clan Russo
Le indagini hanno evidenziato il controllo diretto e indiretto esercitato dal clan Russo, una delle principali realtà camorristiche operanti nella zona di Nola e nei comuni circostanti. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il clan ha esteso la propria influenza su tutte le attività di carattere economico, con particolare attenzione al settore immobiliare. Il metodo mafioso è stato utilizzato per imporre il proprio dominio, ricorrendo a minacce, intimidazioni e violenze. Tra i reati contestati figurano l’estorsione, l’esercizio abusivo di giochi e scommesse, nonché il riciclaggio di denaro e la gestione di attività illecite. La presenza del clan Russo è stata rilevata in diversi ambiti, dai cantieri edili alle attività commerciali, con un’attenzione specifica alle operazioni di compravendita di immobili, spesso utilizzati per riciclare proventi illeciti.
Estorsioni e controllo del territorio
Il modus operandi del clan Russo si è rivelato particolarmente aggressivo: le vittime delle estorsioni sono state imprenditori, commercianti e professionisti che operano nei comuni di Nola, Cicciano, Casamarciano e altri centri limitrofi. Le indagini hanno documentato episodi di intimidazione, con richieste di denaro accompagnate da minacce di danneggiamento o di violenza fisica. In alcuni casi, le vittime hanno subito danni materiali alle proprietà o sono state costrette a chiudere le attività. Il controllo del territorio è stato esercitato anche attraverso la gestione di attività illecite, tra cui il gioco d’azzardo clandestino e la gestione di sale scommesse non autorizzate. Queste attività hanno permesso al clan di accumulare ingenti somme di denaro, reinvestite in altre attività economiche per consolidare il proprio potere.
Voto di scambio e infiltrazioni politiche
Un aspetto particolarmente preoccupante emerso dalle indagini riguarda il presunto coinvolgimento del clan Russo in casi di voto di scambio. Le attività investigative hanno individuato un presunto tentativo di influenzare le elezioni amministrative nei comuni di Cicciano (maggio 2023) e Casamarciano (giugno 2022). Secondo quanto ricostruito, sarebbero state promesse somme di denaro o altri vantaggi in cambio del voto favorevole a determinati candidati. Questo tipo di infiltrazione rappresenta una seria minaccia per la democrazia locale e per l’integrità delle istituzioni. Le indagini proseguono per accertare eventuali responsabilità di soggetti istituzionali e per verificare la reale portata delle infiltrazioni mafiose nel tessuto politico-amministrativo dei comuni coinvolti.
Collaborazione tra forze dell’ordine e magistratura
L’operazione è stata possibile grazie alla stretta collaborazione tra i Carabinieri del Nucleo Investigativo e la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Le indagini hanno coinvolto numerosi reparti territoriali e specializzati, con l’impiego di tecniche investigative avanzate, tra cui intercettazioni telefoniche, pedinamenti e analisi di documenti finanziari. La magistratura ha coordinato le attività investigative, garantendo la correttezza delle procedure e la tutela dei diritti dei soggetti coinvolti. L’operazione rappresenta un importante risultato nella lotta alla criminalità organizzata, ma anche un monito sulla necessità di proseguire con determinazione il contrasto alle infiltrazioni mafiose nel tessuto economico e sociale del territorio.
