Traguardi Raggiunti e Visione Strategica nel Cuore dell'Emergenza Ligure
La dottoressa Grazia Guiddo, neo-direttrice del Pronto Soccorso dell'Ospedale San Paolo di Savona, esprime un palpabile senso di soddisfazione per il percorso compiuto fino ad oggi. La sua nomina, ufficiale dallo scorso 1° dicembre, rappresenta non solo il culmine di una carriera dedicata alla sanità ligure, ma anche l'inizio di una fase cruciale per uno dei reparti di emergenza più sollecitati della regione. Intervistata da testate locali, la dottoressa ha sottolineato come l'organizzazione attuale del Pronto Soccorso del San Paolo sia stata oggetto di apprezzamento anche ai massimi livelli istituzionali, citando in particolare gli elogi ricevuti dal Presidente della Regione Marco Bucci durante la recente presentazione della riforma sanitaria. Questo riconoscimento è fondamentale, poiché testimonia l'efficacia dei percorsi assistenziali implementati, nonostante le croniche sfide strutturali e di organico. La Guiddo, in servizio presso il nosocomio savonese dal 2000, possiede una visione storica e profonda delle dinamiche locali, elemento essenziale per navigare le imminenti trasformazioni.
L'Impatto dei Numeri: Un Reparto Sotto Pressione ma Resiliente
Il Pronto Soccorso di Savona si posiziona come il secondo per volume di accessi nell'intera Regione Liguria, subito dopo il San Martino di Genova. Questo dato, se da un lato evidenzia l'importanza strategica della struttura per l'intera Asl2, dall'altro pone il personale sotto una pressione costante. La direttrice ha parlato di numeri importanti, che richiedono una gestione oculata e risorse adeguate per mantenere standard qualitativi elevati. La resilienza dimostrata dal team è stata un fattore chiave nel superare i momenti più acuti delle recenti ondate epidemiche e delle emergenze stagionali. Secondo analisi condotte dall'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS), l'efficienza dei percorsi di triage e la gestione dei codici a bassa complessità sono parametri critici per la sostenibilità di reparti con alta affluenza; l'apprezzamento ricevuto dal vertice regionale suggerisce che il San Paolo stia performando positivamente anche su questi fronti.
L'Ombra della Riforma Sanitaria e la Necessità di Nuove Risorse Umane
Guardando al futuro, l'orizzonte è dominato dalla nuova riforma sanitaria, la cui piena attuazione è prevista per il 1° gennaio 2026. La dottoressa Guiddo è consapevole che questo riassetto, che mira a unificare cinque diverse aziende territoriali in un'unica entità, richiederà una profonda riorganizzazione degli assetti operativi. "Dovremo attendere il nuovo Piano Operativo Aziendale per comprendere meglio i nuovi assetti", ha dichiarato, evidenziando la necessaria prudenza in questa fase di transizione. Tuttavia, l'orgoglio per i risultati ottenuti non maschera la preoccupazione principale: la carenza di personale. La direttrice ha espresso una ferma fiducia nella possibilità di ottenere nuove risorse, sottolineando che l'eccellenza operativa raggiunta non può essere mantenuta senza un adeguato supporto umano. Le dichiarazioni dell'Assessore alla Sanità Massimo Nicolò, che ha accompagnato il Presidente Bucci nella visita al San Paolo, avevano già lasciato intendere un'attenzione prioritaria verso il potenziamento degli organici nei punti nevralgici dell'emergenza-urgenza.
Un Appello al Futuro: Investire sull'Uomo per Garantire la Qualità
La dottoressa Guiddo vede la sua direzione come un ponte tra il consolidamento delle pratiche virtuose e la preparazione per le sfide future. Il successo di un Pronto Soccorso non si misura solo attraverso i tassi di appropriatezza o i tempi di attesa medi, ma anche attraverso la capacità di sostenere il personale medico e infermieristico. La gestione di un volume di accessi così elevato, come quello registrato a Savona, impone un turnover rapido e una formazione continua, elementi che richiedono investimenti mirati. La speranza della direttrice è che il riconoscimento istituzionale si traduca presto in stanziamenti concreti per il reclutamento di specialisti e infermieri, garantendo così che il reparto possa continuare a rappresentare un punto di riferimento sicuro per i cittadini della Liguria occidentale. La sua leadership si preannuncia orientata al pragmatismo e alla valorizzazione delle competenze interne, pur mantenendo alta l'attenzione sulla necessità di rinforzi esterni.
