Il Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux a Firenze custodisce una collezione inattesa di arte contemporanea
La storia del Gabinetto Vieusseux
Il Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux fu fondato nel 1819 a Firenze da Giovan Pietro Vieusseux, un mercante ginevrino con passione per la cultura. Nato come centro di lettura e dibattito, divenne presto un punto di riferimento per intellettuali italiani ed europei, ospitando figure come Alessandro Manzoni e Giacomo Leopardi. Oggi, con sedi a Palazzo Strozzi e Palazzo Corsini Suarez, conserva oltre 600mila volumi e 160 fondi archivistici, rappresentando un tesoro librario e documentario accessibile a tutti. La sua evoluzione riflette il fermento culturale toscano dell'Ottocento, trasformandosi in un baluardo della memoria letteraria italiana.
L'istituzione ha attraversato eventi storici cruciali, come l'alluvione di Firenze del 1966, che danneggiò parte del patrimonio ma non ne fermò la vitalità. Dal 1975, con la creazione dell'Archivio Contemporaneo Alessandro Bonsanti, ha ampliato il raggio d'azione raccogliendo materiali su personalità del Novecento e del nuovo millennio. Questo archivio, situato in via Maggio 42, include manoscritti, cimeli, fotografie e opere d'arte, promuovendo la conoscenza di autori e artisti contemporanei sia in Italia che all'estero. La varietà delle discipline trattate va dalla letteratura alla pittura, rendendolo un hub multidisciplinare unico.
Oltre alle attività culturali in Sala Ferri a Palazzo Strozzi, il Gabinetto organizza mostre e pubblicazioni che valorizzano il suo patrimonio. Iniziative come 'Tra le righe' su Controradio e l'agenda culturale settimanale mantengono vivo il dialogo con il pubblico. La sezione dedicata alle scrittrici del nuovo millennio, attiva dal 2020, accoglie materiali di autrici come Silvia Avallone e Michela Murgia, confermando il ruolo dinamico dell'istituto nella promozione della letteratura contemporanea.
