Il Ministero scioglie Sperlonga Turismo: cosa cambia per la città

Pubblicato: 28/12/2025, 14:05:594 min
Scritto da
Gaetano Logatto
Categoria: Cronaca
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Il Ministero scioglie Sperlonga Turismo: cosa cambia per la città
Decreto di scioglimento e nomina del commissario: impatti, motivazioni e scenari per il turismo locale

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha disposto lo scioglimento della cooperativa consortile «Sperlonga Turismo con decreto del 10 novembre 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale; è stata nominata la procedura di liquidazione e un commissario liquidatore per gestire la chiusura e le conseguenze operative e patrimoniali. Questo articolo ricostruisce le ragioni formali dello scioglimento, descrive gli effetti immediati sul territorio e sulle imprese locali, e analizza le possibili strade per tutelare la promozione turistica di Sperlonga e la continuità dei servizi pubblici correlati.

Il decreto e le ragioni formali dello scioglimento

Il decreto ministeriale che dispone lo scioglimento della «Sperlonga Turismo società cooperativa consortile a r.l. è datato 10 novembre 2025 ed è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, dove sono riportati formalmente l'atto e la nomina del commissario liquidatore[3].

La procedura è stata avviata a seguito di un'ispezione amministrativa che ha rilevato elementi ritenuti dalla normativa vigenti come causa di cancellazione dall'albo delle cooperative; in particolare il Ministero ha valutato che la cooperativa non avesse più perseguito la finalità pubblica per cui era stata costituita, come riportato dalla ricostruzione giornalistica locale e confermato nel decreto[1][3].

Con il decreto è stato inoltre nominato un commissario liquidatore — figura incaricata di gestire la liquidazione, verificare i rapporti con creditori e soci e disporre della restante attività e patrimonio societario — misura prevista dalla normativa sui provvedimenti di scioglimento coattivo delle cooperative e indicata nel testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale[3].

Le conseguenze immediate per servizi e personale

Lo scioglimento porta con sé l'avvio della fase liquidatoria che implica la sospensione delle attività ordinarie della cooperativa in quanto soggetto promotore della promozione turistica locale; la cronaca locale riferisce che la società aveva un organico ridotto e ricavi contenuti, elementi che complicano la prospettiva di continuità operativa[1].

Il commissario liquidatore ha il compito di accertare i crediti e i debiti, definire eventuali procedure concorsuali e gestire eventuali rapporti di lavoro; la nomina di Mauro Pellecchia per la liquidazione è citata nelle cronache territoriali come atto formale esecutivo del decreto ministeriale, passaggio necessario per la tutela dei creditori e per la regolare chiusura amministrativa[1].

Dal punto di vista occupazionale, la cessazione delle attività può comportare risvolti per i dipendenti e i collaboratori: la normativa sulla liquidazione e i contratti di lavoro dovrà essere rispettata dal commissario, che dovrà verificare posizioni contributive e trattamenti di fine rapporto secondo le norme vigenti in materia di crisi d'impresa e procedure liquidatorie[3].

Impatto sul tessuto economico e turistico di Sperlonga

Sperlonga è una località Il cui sistema turistico è storicamente legato a un mix di attori pubblici e privati; la perdita di un soggetto organizzatore come la cooperativa consortile tende a generare vuoti nell'azione di promozione e coordinamento delle iniziative, con possibili ripercussioni su imprese ricettive, ristorazione e servizi connessi[7][1].

Analisi locali e dichiarazioni degli operatori segnalano come la cooperativa fosse nata proprio per rimpiazzare la Pro Loco e sostenere la promozione della destinazione; il venir meno di tale struttura obbliga ora amministrazione comunale, associazioni di categoria e operatori privati a ripensare piani di promozione coordinati, anche ricorrendo a forme associative alternative o a convenzioni pubbliche[1][7].

A breve termine il rischio è di una frammentazione delle attività promozionali e di una minore capacità negoziale nella partecipazione a bandi e progetti turistici; per ridurre questo rischio, gli attori locali possono valutare misure transitorie come l'affidamento temporaneo di funzioni promozionali a soggetti terzi o il ricorso a risorse ministeriali o regionali già attivate per il sostegno al territorio[3][9].

Scenari e possibili azioni per la ricostruzione della promozione turistica

Tra le opzioni percorribili per garantire continuità vi è la costituzione di nuove forme associative o la riorganizzazione delle competenze promozionali all'interno dell'ente locale: Il Comune e le associazioni di categoria possono promuovere una nuova struttura consortile o affidare temporaneamente la promozione a soggetti pubblici o a società partecipate, soluzioni già adottate in altri casi analoghi e descritte nella prassi amministrativa[1][3].

A livello finanziario e progettuale è possibile cercare fondi e strumenti nazionali o comunitari per il rilancio; il Ministero stesso e agenzie come Invitalia gestiscono programmi e risorse per il turismo e la ripresa economica, che possono essere vie praticabili per sostenere la transizione e cofinanziare nuove iniziative di marketing territoriale e infrastrutturazione turistica[9].

Infine, la trasparenza nella gestione della liquidazione e il coinvolgimento tempestivo degli stakeholder locali (imprese, lavoratori, amministrazione comunale) sono elementi chiave per limitare impatti negativi e costruire un progetto condiviso di rilancio: una governance partecipata e piani di breve e medio termine potranno favorire il recupero della capacità promozionale e la stabilità del settore turistico a Sperlonga[1][3].

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