L'amministrazione Trump ha imposto un blocco sulle petroliere sanzionate legate al Venezuela
Il Blocco Navale di Trump contro il Petrolio Venezuelano
Il presidente Trump ha annunciato un severo blocco sulle petroliere sanzionate che entrano o escono dalle acque venezuelane, una misura drastica per isolare economicamente il regime di Nicolás Maduro. Questa decisione, resa pubblica martedì sera, mira a interrompere i flussi di cassa che finanziano il governo di Caracas attraverso le esportazioni di greggio. Dati interni della PDVSA, la compagnia statale petrolifera, rivelano che da luglio una società di trading legata a Ramón Carretero, un imprenditore panamense sanzionato dagli USA per legami con la famiglia Maduro, ha venduto tutto il petrolio prodotto dal giacimento Petroboscán di Chevron, per un valore di circa 500 milioni di dollari. Tale mossa americana risponde a una strategia per tagliare i proventi illeciti, preservando però la presenza di aziende USA come Chevron nei vasti giacimenti venezolani.
Le autorità statunitensi hanno già sequestrato diverse petroliere, inclusa la Skipper diretta verso l'Asia con carico di un'altra compagnia collegata a Carretero. Questa azione fa parte di un'escalation che include il perseguimento di una terza nave al largo delle coste venezuelane, come riportato da fonti ufficiali. Il blocco non ferma solo le operazioni di trading sanzionate, ma crea un effetto domino sulle rotte marittime internazionali, con tankers che ora evitano le acque venezolane per timore di confische. L'obiettivo dichiarato è ridurre la dipendenza economica del Venezuela dalla Cina, offrendo un canale legale per le vendite di petrolio agli USA tramite Chevron, ma i benefici sembrano essere finiti nelle mani di intermediari vicini al regime.
Gli esperti sottolineano che questa politica bilancia la pressione su Maduro con la tutela degli interessi americani nelle riserve petrolifere venezolane, le più grandi al mondo. Nonostante il sequestro della Skipper, Chevron continua a esportare la sua quota contrattuale verso raffinerie USA tramite la propria divisione di trading. Tuttavia, il rischio di ritorsioni da parte di Caracas e alleati come Russia e Iran potrebbe complicare ulteriormente la situazione geopolitica nel Mar dei Caraibi.
