A Milano, la storica gastronomia Peck propone carciofini e porcini sott’olio a prezzi vertiginosi, fino a 1.100 euro al chilo. Un articolo che esplora il fenomeno, analizza le cause e confronta con alternative più accessibili, basandosi su fonti attendibili.
Il fenomeno Peck: prezzi da capogiro a Milano
Nella prestigiosa via Spadari a Milano, la gastronomia Peck sta facendo parlare di sé per i prezzi stratosferici dei suoi prodotti conservati sott’olio. Un vasetto da 120 grammi di carciofini mignon in olio extravergine di oliva viene proposto a 132 euro, equivalenti a ben 1.100 euro al chilo. Si tratta di carciofini di piccole dimensioni, un classico della tradizione italiana, ma qui elevati a un livello di lusso inaudito. La segnalazione arriva da una cliente che ha fotografato i cartellini durante una visita al negozio, evidenziando come tali prezzi siano fotografati in un contesto natalizio del 2025.
Non meno impressionanti i funghi porcini sott’olio: un vaso da 670 grammi è offerto a 126 euro, un costo che riflette la ricerca di materie prime selezionate e lavorazioni artigianali. Peck, storica enoteca e gastronomia fondata nel 1931, è nota per la sua selezione di alta gamma, ma questi prezzi superano ogni aspettativa. Il formato più grande di carciofini, da 190 grammi a 42 euro, porta il prezzo al chilo a circa 221 euro, correggendo un evidente errore di etichettatura che indicava 2.652 euro/kg. Questo episodio solleva domande sul posizionamento di mercato di tali prodotti.
Questi prezzi non sono casuali: Peck si rivolge a una clientela高端, inclusi turisti e gourmand internazionali, in un periodo di festività come Natale e Capodanno. Il menu di Capodanno del 2025 conferma la presenza di carciofini a 15 euro al hg, coerente con i prezzi al dettaglio. Tale strategia commerciale rafforza l'immagine di esclusività, ma divide l'opinione pubblica tra chi apprezza il lusso e chi lo considera eccessivo.
Carciofini mignon: da prodotto quotidiano a bene di lusso
I carciofini sott’olio sono un pilastro della cucina mediterranea, apprezzati per la loro tenerezza e il sapore intenso preservato nell’olio extravergine. A Peck, la versione mignon da 120 grammi raggiunge i 132 euro, un prezzo che li rende inaccessibili alla maggior parte dei consumatori. Questo formato piccolo è ideale per antipasti raffinati, ma il costo riflette probabilmente una selezione maniacale di materia prima e packaging premium. In confronto, nella grande distribuzione, prodotti simili si trovano a prezzi inferiori di cinque-dieci volte.
Esaminando il mercato, Gambero Rosso classifica i migliori carciofini sott’olio italiani, con vasi da 240 grammi proposti tra 10,50 e 12,50 euro da produttori come Olio Pinna a Ittiri. Altri esempi includono formati da 280 grammi a 8,90-11,50 euro da Mediterranea Belfiore a Cecina, o da 340 grammi a 4,49-6 euro da Verde Abruzzo. Queste opzioni di alta qualità artigianale dimostrano che eccellenza non implica necessariamente prezzi esorbitanti.
La differenza con Peck risiede nel brand e nel contesto: mentre i produttori artigiani puntano su tradizione e volumi, Peck enfatizza l'esclusività milanese. Questo posizionamento giustifica i costi per chi cerca status symbol gastronomici, ma invita a riflettere sul valore percepito versus quello reale. Consumatori attenti possono optare per alternative valide senza svenarsi.
Porcini sott’olio: il re dei funghi a prezzi reali
I funghi porcini sott’olio rappresentano l’eccellenza fungina italiana, con il loro aroma terroso e la consistenza soda. Da Peck, il vaso da 670 grammi a 126 euro (circa 188 euro/kg) è un esempio di prodotto premium, ma confrontiamolo con il panorama nazionale. Bottega del Fungo propone varietà come il Moro o Testa Nera e il Bianco, lavorati artigianalmente per preservare sapori autentici, senza specificare prezzi esatti ma enfatizzando qualità ineguagliabile.
Sul mercato online, Alborgo Incantato offre funghi porcini tagliati da 200 grammi a 20,50 euro (102,50 euro/kg), o misti con porcini a 9 euro per lo stesso peso. Ghiotto Galfre propone vasi da 1,6 kg di porcini tagliati a 87 euro (54 euro/kg), scendendo a 43 euro/kg per formati da 3 kg. Queste opzioni rendono i porcini accessibili per piatti quotidiani o festivi, mantenendo standard elevati.
La lavorazione artigianale è comune: pulizia manuale, immersione in olio extravergine e spezie naturali. Peck si distingue per la provenienza selezionata e il contesto gourmet, ma i prezzi riflettono markup elevati. Per i consumatori, scegliere tra lusso e convenienza dipende dal budget e dall'uso: antipasti occasionali versus scorte familiari.
Confronti e alternative: lusso sì, ma con misura
Confrontare Peck con il mercato rivela un divario netto: carciofini a 1.100 euro/kg contro 20-50 euro/kg altrove. Similmente, porcini da Peck superano i 100 euro/kg, mentre opzioni come quelle di Ghiotto Galfre o Alborgo Incantato stanno sotto i 60 euro/kg per grandi formati. Questa analisi, basata su menu Peck e listini produttori, evidenzia come il lusso sia amplificato dal brand.
Alternative valide abbondano: Eataly propone sott’oli di Sottobosco Valtaro, mentre Bottega MGM a Milano offre consegne gratuite per ordini over 150 euro. Produttori sardi e toscani, citati da Gambero Rosso, garantiscono qualità a prezzi umani. Per i porcini, Galfrè eccelle con barattoli da 530 grammi di interi sott’olio, ideali per aperitivi.
In conclusione, Peck incarna il gourmet milanese, ma il consumatore informato può bilanciare qualità e spesa. Optare per prodotti artigianali locali sostiene l'economia territoriale senza eccessi, mantenendo il piacere della tavola autentico e accessibile.