L'amministrazione Trump ha sequestrato una nave cisterna di petrolio al largo del Venezuela, accusata di trasportare olio sanzionato verso l'Iran. Funzionari USA affermano che l'operazione mira a isolare economicamente Nicolás Maduro, in un contesto di tensioni crescenti e accuse di narcoterrorismo.
Il Sequestro della Nave Cisterna
Il presidente Donald Trump ha annunciato il sequestro di una nave cisterna di petrolio al largo delle coste venezuelane, definendola la più grande mai catturata. L'operazione è stata condotta da FBI, Dipartimento di Sicurezza Interna e forze armate, con militari che sono scesi da elicotteri tramite funi sulla nave. Secondo Trump, intervenuto durante un incontro alla Casa Bianca, l'intento è trattenere il carico di olio, parte di una rete illecita che collega Venezuela e Iran, violando sanzioni americane imposte da anni.
L'amministrazione Trump ha motivato il blitz come risposta a traffici di olio nero verso la Guardia Rivoluzionaria Islamica iraniana, supportati da un mandato di sequestro emesso da un giudice due settimane prima. La Procura Generale Pam Bondi ha confermato su X che la petroliera era sanzionata per il suo ruolo in una filiera che finanzia organizzazioni terroristiche straniere. Questo episodio si inserisce in una strategia più ampia di strikes contro imbarcazioni sospette di narcotraffico nel Mar dei Caraibi e Pacifico orientale.
Il governo venezolano ha reagito definendo l'azione un 'furto sfacciato e atto di pirateria internazionale', sostenendo che mira ai ricchi giacimenti petroliferi del paese, risorse 'esclusivamente del popolo venezolano'. La tensione è palpabile dopo mesi di accumulo militare USA nella regione, con critiche dal Congresso per l'escalation senza prove pubbliche di contrabbando di droga.
Contesto delle Sanzioni e Pressione Economica
Le sanzioni USA contro il Venezuela risalgono agli anni di Nicolás Maduro, accusato di narcoterrorismo e repressione autoritaria. Il sequestro arriva dopo nuove restrizioni su sei navi che trasportano olio venezolano, con investigatori già a bordo per interrogare l'equipaggio. L'amministrazione mira a strangolare le entrate petrolifere, principale fonte di valuta per Caracas, spingendo verso un collasso economico che favorisca un cambio di regime.
Funzionari americani, citati in vari report, indicano che queste operazioni sono progettate per forzare Maduro fuori dal potere, isolandolo finanziariamente e diplomaticamente. La nave cisterna, nota come 'shadow vessel', eludeva tracciamenti per consegnare olio sanzionato, legando Venezuela a Iran in una rete opaca. Questo si affianca a 22 strikes letali su barche sospette, con quasi 90 vittime, sebbene manchino evidenze pubbliche di droga.
Il dispiegamento di 11 navi da guerra, inclusa una portaerei, e 15.000 truppe USA segnala un'escalation militare, la più significativa da decenni. Critici interni, come al Congresso, lamentano rischi di instabilità regionale, mentre l'opposizione venezolana vede un'opportunità per mobilitarsi contro Maduro.
Reazioni e Prospettive Internazionali
Il governo di Maduro ha denunciato il sequestro come aggressione imperialista mirata alle risorse naturali venezolane, rafforzando la narrazione anti-USA per compattare il consenso interno. Analisti notano che precedenti tentativi di regime change, come sotto Bush contro Chávez o nel primo mandato Trump, hanno fallito, rischiando di galvanizzare il supporto a Maduro nonostante la sua impopolarità.
Media internazionali, da RTE a BBC, discutono se questa mossa preluda a un 'guerra Trump sul Venezuela', contestualizzandola in pretesti di 'narco-terrorismo'. Esperti come Adam Smith, intervistato su WBUR, sottolineano violazioni chiare di sanzioni, ma avvertono su conseguenze imprevedibili in un emisfero sensibile.
Paesi alleati di Caracas, come Iran e Russia, potrebbero rispondere con ritorsioni, mentre l'Unione Europea osserva cauta. L'assenza di prove su narcotraffico nelle strikes USA alimenta dubbi sulla narrativa ufficiale, con osservatori che paragonano l'operazione a fallimentari interventi passati come Cuba negli anni '60.
Implicazioni Strategiche e Future
L'amministrazione Trump persegue un regime change economico, scommettendo che la privazione di petrolio indebolirà Maduro senza bisogno di invasione diretta. Tuttavia, storie passate indicano che la pressione USA può rafforzare leader autoritari, unendo la popolazione contro l'esterno. Il sequestro rafforza l'immagine 'tough guy' di Trump e del segretario alla Difesa Pete Hegseth.
Economicamente, Venezuela dipende dal petrolio per il 95% delle esportazioni; bloccare rotte verso Iran prosciugherebbe riserve, accelerando iperinflazione e carenze. USA mantengono il controllo sulla nave, con indagini in corso, potenzialmente confiscando il carico per aste.
Prospettive future includono ulteriori sanzioni o strikes, ma il successo dipende dal supporto venezolano interno. Senza rivolta popolare, l'operazione rischia di protrarsi in un vicolo cieco, con rischi di escalation regionale e critiche globali per 'pirateria'. L'episodio ridefinisce le dinamiche emisfere, affermando l'egemonia USA.
