Manovra approvata: 110 sì al Senato, ora tocca alla Camera

Pubblicato: 23/12/2025, 16:46:216 min
Scritto da
Redazione
Categoria: In evidenza
Condividi:
#manovra #governo #bilancio #senato #approvazione #investimenti #opposizione #dicembre
Manovra approvata: 110 sì al Senato, ora tocca alla Camera
La legge di bilancio 2026 da 22 miliardi passa al vaglio di Montecitorio. Opposizioni protestano: "Voltafaccia Meloni"

Il Senato ha approvato la manovra finanziaria 2026 con 110 voti favorevoli, 66 contrari e 2 astenuti. Il testo, che ammonta a circa 22 miliardi di euro, passa ora alla Camera per l'approvazione definitiva entro il 31 dicembre. Nel corso della votazione, i senatori dell'opposizione hanno protestato esprimendo critiche alla premier Meloni.

Il via libera del Senato alla manovra 2026

L'Aula del Senato ha approvato la legge di bilancio 2026 con una votazione che ha registrato 110 voti favorevoli, 66 contrari e 2 astenuti. Contemporaneamente è stata approvata anche la Nota di variazione sulla legge di Bilancio con gli stessi numeri. Questo risultato rappresenta il primo step fondamentale per l'approvazione definitiva del provvedimento, che ora passa all'esame della Camera dei Deputati per la seconda lettura parlamentare. L'obiettivo del governo è ottenere l'approvazione finale entro il 31 dicembre 2025, per evitare l'esercizio provvisorio del bilancio.

La manovra finanziaria vale complessivamente circa 22 miliardi di euro, come ha dichiarato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ai giornalisti a Palazzo Madama. L'ammontare iniziale era stato fissato a 18,7 miliardi, ma è stato successivamente incrementato attraverso il maxiemendamento, che ha integrato stanziamenti aggiuntivi per la Transizione 5.0, la Zes (Zona Economica Speciale) e l'adeguamento dei prezzi. Questo aumento riflette le priorità del governo nel sostenere gli investimenti produttivi e la competitività del sistema economico italiano.

Prima della votazione finale sulla legge di bilancio, il Senato aveva già approvato la fiducia posta dal governo sul maxiemendamento con 113 voti favorevoli, 70 contrari e 2 astenuti. Questo passaggio procedurale è stato cruciale per permettere l'introduzione delle modifiche al testo originario. La procedura ha seguito i tempi previsti, con il Consiglio dei ministri che ha successivamente deliberato sulla Nota di variazione prima della votazione finale in Aula.

Le misure principali della manovra finanziaria

Tra le misure più significative della manovra figura l'incremento dei finanziamenti per la sanità, con 20 miliardi di euro aggiuntivi rispetto agli stanziamenti precedenti. Secondo le dichiarazioni del governo, questi aumenti rappresentano un incremento sia in valore assoluto sia in percentuale rispetto al Pil, confermando l'impegno verso il rafforzamento del sistema sanitario nazionale. La manovra prevede incrementi dei finanziamenti già stabiliti dalla precedente legge di bilancio, a partire dal 2026, garantendo continuità negli investimenti sanitari.

Un'altra misura rilevante riguarda la tassazione all'1% sui salari di produttività, che il governo ritiene sintomatica della direzione verso cui deve andare la politica fiscale italiana. Inoltre, la manovra include incentivi per le imprese attraverso la Transizione 5.0, con agevolazioni fiscali differenziate in base all'ammontare degli investimenti. Le aliquote di sconto variano dal 180% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro, al 100% per investimenti tra 2,5 e 10 milioni, fino al 50% per investimenti tra 10 e 20 milioni di euro, applicabili agli investimenti in beni prodotti negli Stati membri dell'Unione europea.

Per quanto riguarda il settore edile, la manovra ha affrontato il tema della proroga del Superbonus al 110% per le zone terremotate. Dopo la discussione del provvedimento, è stato sostituito il Superbonus con un ulteriore contributo finanziario aggiuntivo per la ricostruzione delle aree del Cratere (Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo). Per gli altri bonus in edilizia, restano confermate le aliquote del 50% per l'abitazione principale e del 36% per gli altri immobili anche per il 2026.

La protesta dell'opposizione in Senato

Durante la votazione sulla fiducia della manovra, i senatori dell'opposizione hanno organizzato una protesta coordinata esprimendo il loro dissenso nei confronti del governo. Senatori provenienti dal Partito Democratico, dal Movimento Cinque Stelle e da Alleanza Verdi Sinistra hanno esposto cartelli rossi con scritte bianche recanti il messaggio "Voltafaccia Meloni", accusando la premier di aver tradito gli impegni presi in campagna elettorale. Questa manifestazione di dissenso rappresenta una critica frontale alle scelte politiche ed economiche contenute nella manovra finanziaria.

L'opposizione contesta principalmente la gestione della pressione fiscale e le misure a favore delle imprese, ritenendo insufficienti gli interventi a sostegno dei cittadini e dei lavoratori. I critici della manovra sostengono che il governo avrebbe potuto fare di più per alleggerire il carico tributario sulle famiglie e per sostenere i settori più colpiti dalla crisi economica. Le proteste in Aula hanno sottolineato le divergenze ideologiche e programmatiche tra la maggioranza di governo e le forze di opposizione.

Il governo ha respinto le critiche dell'opposizione, affermando che la pressione reale sulle tasche dei cittadini calerà complessivamente di più di 40 miliardi di euro. Secondo le dichiarazioni ufficiali, l'aumento della pressione fiscale nominale è dovuto all'incremento delle entrate tributarie grazie a 1,4 milioni di lavoratori in più occupati, e non a scelte di politica fiscale restrittiva. Questa divergenza di valutazioni tra governo e opposizione riflette le diverse prospettive sulla sostenibilità economica e sulla distribuzione del carico fiscale nel paese.

Il percorso verso l'approvazione definitiva

Dopo il via libera del Senato, la Manovra passa ora all'esame della Camera dei Deputati per la seconda lettura parlamentare. Secondo il calendario previsto, la discussione generale inizierà il 28 dicembre, mentre il 29 dicembre il governo porrà la questione di fiducia sul testo. La votazione finale è programmata per martedì 30 dicembre, con l'obiettivo di completare l'iter legislativo entro il 31 dicembre per evitare l'esercizio provvisorio del bilancio dello Stato.

L'approvazione definitiva della legge di bilancio rappresenta un passaggio cruciale per garantire la continuità amministrativa e finanziaria dello Stato. Se l'approvazione non dovesse avvenire entro il 31 dicembre, scatterebbe automaticamente l'esercizio provvisorio, una situazione che comporterebbe limitazioni significative nella gestione delle risorse pubbliche. Per questo motivo, il governo ha fissato un calendario serrato che prevede il completamento di tutti i passaggi parlamentari in pochi giorni.

La Camera avrà il compito di esaminare il testo approvato dal Senato, potendo apportare modifiche o confermando il provvedimento così come pervenuto da Palazzo Madama. I tempi ristretti impongono un'accelerazione dei lavori parlamentari, ma garantiscono comunque il rispetto dei procedimenti democratici e della discussione pubblica. L'approvazione della manovra rappresenterà il completamento di un processo legislativo complesso che ha visto il coinvolgimento di diverse commissioni parlamentari e numerosi emendamenti nel corso dell'iter.

Commenti

Caricamento commenti…