Parma: Il Teatro Due e il costo del silenzio sulle molestie

Pubblicato: 22/12/2025, 08:37:194 min
Scritto da
Gaetano Logatto
Categoria: Cronaca
Condividi:
#teatro #parma #molestie #fondazione #emilia #tribunale #condanna #romagna
Parma: Il Teatro Due e il costo del silenzio sulle molestie

L'ombra lunga di un sistema consolidato a Parma

La città di Parma, cuore pulsante dell'Emilia-Romagna, una regione storicamente connotata da un forte impegno sociale e progressista, si trova a fare i conti con una realtà scomoda emersa dalle aule di tribunale. Al centro della controversia vi è il Teatro Due, un’istituzione storica che funge anche da ente di formazione accreditato, teatro di presunte e poi accertate dinamiche di abuso. Per anni, il sipario è rimasto chiuso su episodi che, secondo quanto stabilito da sentenze successive, avrebbero caratterizzato l'ambiente formativo fin dal 1998. Si parla di molestie a sfondo sessuale perpetrate da una figura chiave: il regista Walter Le Moli, che ricopriva anche il ruolo di formatore per gli aspiranti attori. Questa lunga latenza delle denunce sottolinea la forza delle reti di omertà che possono radicarsi all'interno di contesti culturali apparentemente virtuosi. Il sistema, evidentemente, era strutturato per proteggere l'abusatore piuttosto che le vittime.

La rottura del muro di omertà e l'intervento istituzionale

Il muro di silenzio che avvolgeva il Teatro Due ha iniziato a sgretolarsi solo nel luglio del 2021, grazie all'intervento di figure esterne al nucleo operativo del teatro. È stata l'associazione Amleta a rompere il silenzio, portando alla luce le testimonianze raccolte. Le loro segnalazioni non sono rimaste confinate ai margini, ma sono state indircolate verso vertici istituzionali di rilievo, inclusa la Fondazione Teatro Due, guidata all'epoca dal presidente Oberdan Forlenza e dalla direttrice Paola Donati, quest'ultima con un passato politico locale. Cruciale è stata la comunicazione indirizzata anche a esponenti della politica regionale, tra cui Elly Schlein, che all'epoca ricopriva la carica di vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, allora guidata da Stefano Bonaccini. L'azione tempestiva di queste segnalazioni ha portato, a fine luglio 2021, all'allontanamento del regista dalle sue funzioni formative, un primo passo verso la giustizia.

Il verdetto del Tribunale del Lavoro e il riconoscimento delle vittime

L'iter giudiziario ha confermato le accuse mosse dalle vittime. Nel 2024, il Tribunale del Lavoro di Parma ha emesso una sentenza che riconosce la fondatezza delle denunce, condannando la Fondazione Teatro Due. La decisione del giudice non si è limitata a una sanzione pecuniaria, ma ha imposto un piano vincolante di rimozione delle discriminazioni basate sul sesso, specificamente quelle consistite in molestie e violenze sessuali. Questo passaggio è fondamentale perché sposta l'attenzione dalla responsabilità individuale a quella dell'istituzione formativa. In udienza, ben otto attrici hanno fornito testimonianze convergenti, tessendo un quadro probatorio solido e drammaticamente coerente sulle dinamiche vissute all'interno del teatro. La convergenza delle versioni ha rafforzato la credibilità delle dichiarazioni contro la narrazione difensiva che spesso cerca di isolare le singole accuse.

Il prezzo politico e culturale per la "rossa Emilia"

La vicenda del Teatro Due assume una risonanza particolare nel contesto politico emiliano. L'Emilia-Romagna, storicamente ancorata ai valori di sinistra e progressismo, si trova a dover gestire uno scandalo che mina la sua reputazione di avanguardia sociale. Il fatto che le denunce abbiano raggiunto figure di spicco della politica regionale, come l'allora vicepresidente Schlein, pone interrogativi sulla reale efficacia dei meccanismi di controllo interno e sulla rapidità di risposta delle istituzioni preposte alla tutela delle pari opportunità. Il "teatro delle molestie" non è solo un evento circoscritto, ma un sintomo di come il potere, anche quello culturale, possa creare zone franche difficili da penetrare. La condanna della Fondazione rappresenta un costo non solo economico, ma anche reputazionale per l'intero ecosistema culturale della regione, costretta a fare i conti con la necessità di una profonda revisione etica e gestionale.

Questo articolo è stato scritto utilizzando le seguenti fonti:

Commenti

Caricamento commenti…