Emily in Paris 5: Roma non basta a rinnovare la formula

Pubblicato: 22/12/2025, 17:36:018 min
Scritto da
Maria Gloria Domenica
Categoria: Spettacolo
Condividi:
#serie #emily #narrativo #quinta stagione #personaggi #stagioni
Emily in Paris 5: Roma non basta a rinnovare la formula
La quinta stagione su Netflix mantiene gli stessi cliché nonostante il cambio di location

Netflix ha rilasciato la quinta stagione di Emily in Paris, portando la protagonista da Parigi a Roma e oltre. Sebbene la serie mostri una maggiore maturità nei personaggi e tenti di affrontare temi più profondi, rimane fedele alla sua formula consolidata di commedia rosa leggera, dove il glamour e la spensieratezza prevalgono sulla verosimiglianza. La nuova location italiana non rappresenta un vero cambiamento narrativo, ma piuttosto uno sfondo diverso per le stesse dinamiche relazionali e lavorative delle stagioni precedenti.

Una stagione tra Parigi, Roma e Venezia: il viaggio continua

La quinta stagione di Emily in Paris rappresenta un nuovo capitolo geografico per la serie ideata da Darren Star, con dieci episodi che vedono la protagonista americana trasferirsi a Roma per dirigere la sede italiana dell'Agence Grateau. Questo spostamento da Parigi alla capitale italiana prometteva di offrire una prospettiva fresca e scenari completamente nuovi, tuttavia la trama mantiene le medesime dinamiche che caratterizzano le stagioni precedenti. Emily non solo continua a muoversi tra Parigi e Roma, ma il viaggio si estende anche a Venezia, trasformando la serie in una sorta di tour turistico attraverso le città più affascinanti d'Europa, dove ogni location serve principalmente da cornice visiva piuttosto che da elemento narrativo significativo.

L'espansione geografica della serie riflette l'ambizione di rinnovare il format, ma come sottolineato da diverse analisi critiche, la nuova location non comporta veri cambiamenti nelle trame e nelle relazioni interpersonali. Emily si ritrova a gestire una campagna promozionale per Muratori, un esclusivo brand di alta moda, mentre contemporaneamente sviluppa una relazione romantica con Marcello Muratori, il figlio della proprietaria del marchio. Questa situazione ricrea lo stesso schema narrativo già visto in passato: una relazione amorosa intrecciata con le responsabilità lavorative, che inevitabilmente crea conflitti e complicazioni. La bellezza dei paesaggi italiani, sebbene indubbiamente affascinante, non riesce a mascherare la ripetitività della struttura narrativa sottostante.

Nonostante il cambio di scenario, la serie mantiene la sua formula collaudata di commedia rosa leggera, dove il glamour e la spensieratezza rimangono gli elementi dominanti. Gli outfit eccentrici e scintillanti delle protagoniste femminili continuano a rappresentare uno dei punti di forza visivi della produzione, insieme alla chimica tra gli attori che sembra non svanire. Tuttavia, questa continuità stilistica, se da un lato garantisce coerenza con le aspettative del pubblico fedele, dall'altro evidenzia come la serie non sia riuscita a evolversi significativamente dal punto di vista narrativo, limitandosi a riproporre le medesime situazioni in contesti geografici diversi.

La maturità dei personaggi: un passo avanti ancora incerto

Uno degli elementi più interessanti della quinta stagione riguarda il tentativo degli autori di conferire una maggiore consapevolezza e maturità ai personaggi principali. Emily sembra più sciolta e sicura di sé rispetto al suo arrivo a Parigi nella prima stagione, apparentemente pronta per un nuovo capitolo della sua vita caratterizzato da stabilità e realizzazione personale. Tuttavia, questa maturità si rivela ancora fragile e poco profonda, manifestandosi attraverso momenti di malinconia inusuali piuttosto che attraverso una vera trasformazione caratteriale. La protagonista continua a prendere decisioni istintive non sempre corrette, oscillando tra il desiderio di indipendenza e la tendenza a farsi condizionare dalle relazioni amorose, riproducendo così i medesimi conflitti interiori delle stagioni precedenti.

Un aspetto più promettente della stagione riguarda l'evoluzione di Sylvie, la mentore e amica-nemica di Emily. Per la prima volta nella serie, Sylvie deve fare i conti con il fallimento, una situazione che la mette in una posizione di disagio e vulnerabilità, allontanandola dalla superiorità che l'ha sempre caratterizzata. Questo cambiamento rappresenta un vero progresso narrativo, poiché la donna impara a delegare, a prendersi spazi extra-lavorativi e a riflettere sul suo presente e futuro. Il rapporto tra Sylvie ed Emily, descritto come la relazione più sfaccettata e duratura dello show, diventa il fulcro emotivo della stagione, rappresentando un vero passaggio di consegne dalla maestra all'alunna e mettendo in evidenza come entrambe le donne imparino l'importanza dell'amicizia e della realizzazione personale attraverso il lavoro.

La parola d'ordine della quinta stagione è emancipazione, con Emily che impara gradualmente a dire di no e Sylvie che accetta la sua vera natura, perdonandosi alcune piccole trasgressioni. Nonostante questi progressi, la maturità dimostrata dai personaggi rimane ancora incerta e poco decisa, caratterizzata da una chiarezza insufficiente e da una profondità limitata. Gli autori sembrano aver compreso l'esigenza di evolvere i loro personaggi, ma l'esecuzione di questo intento risulta ancora timida e parziale, lasciando spazio a ulteriori sviluppi nelle stagioni future.

Le amicizie in crisi e i cliffhanger che dividono

Un elemento narrativo significativo della quinta stagione riguarda la messa in crisi dell'amicizia tra Emily e Mindy, per la prima volta nella storia della serie sottoposta a una seria prova. Mindy, l'aspirante cantante diventata showgirl a tutti gli effetti, viene coinvolta in nuove opportunità lavorative che la allontanano dalla sua migliore amica. Contemporaneamente, deve affrontare il ritorno di Nico, il suo ex, che torna pentito per il modo in cui si è comportato. Questa dinamica introduce una complessità relazionale che va oltre i semplici triangoli amorosi delle stagioni precedenti, toccando temi di scelta personale, ambizione e sacrificio. La frattura tra le due amiche rappresenta uno dei momenti più autentici della stagione, rivelando come anche le relazioni più solide possono essere messe alla prova dalle scelte individuali e dalle pressioni esterne.

Il finale di stagione amplifica ulteriormente il focus su Mindy, collocandola in una zona grigia dove è costretta a interrogarsi profondamente sulle proprie scelte. Come sottolineato dall'attrice Ashley Park, Mindy non ha mai scelto la strada più facile, e questa frattura con Emily l'ha resa più fragile, spingendola a cercare soluzioni semplici attraverso decisioni spontanee che forse non dovrebbe prendere. Questo cliffhanger lascia aperti numerosi interrogativi sul futuro della loro amicizia e sul percorso personale di Mindy, creando una tensione narrativa che potrebbe effettivamente portare a sviluppi significativi nelle stagioni successive. Il fatto che la serie dedichi tanto spazio a questa dinamica suggerisce una consapevolezza degli autori riguardo alla necessità di approfondire le relazioni interpersonali oltre il semplice intreccio amoroso.

Accanto a questi sviluppi positivi, la stagione presenta anche scelte narrative discutibili, come la liquidazione troppo veloce di alcuni personaggi e l'apparente dimenticanza di altri. Genevieve, la villain della stagione precedente, viene eliminata dalla trama senza valide motivazioni, mentre personaggi come Lucien scompaiono completamente dallo schermo. Inoltre, l'incipit stagionale mette un punto ad alcune storyline senza fornire spiegazioni convincenti, nonostante non sia passato molto tempo dal finale della stagione precedente. Questi problemi di continuità narrativa evidenziano come la serie, pur tentando di evolversi, continui a soffrire di una struttura narrativa poco coerente e talvolta negligente nei confronti della propria continuità.

Glamour e spensieratezza: la formula che non cambia

La quinta stagione di Emily in Paris rimane fedele alla sua formula consolidata di intrattenimento leggero e glamoroso, dove il focus principale rimane sulla moda, gli outfit eccentrici e gli scenari lussuosi. Gli abiti indossati dalle protagoniste femminili continuano a rappresentare uno dei principali punti di attrazione della serie, con creazioni sempre più appariscenti e stravaganti che catturano l'attenzione dello spettatore. I luoghi incantevoli mostrati, dalle strade di Roma ai canali di Venezia, forniscono una cornice visiva straordinaria che trasforma ogni episodio in una sorta di catalogo di destinazioni turistiche europee. Tuttavia, questa enfasi sul glamour e sulla spensieratezza, sebbene efficace dal punto di vista dell'intrattenimento, continua a prevalere sulla verosimiglianza e sulla profondità narrativa, mantenendo la serie in una dimensione di evasione pura.

Come evidenziato da diverse analisi critiche, la serie non riesce a nascondere i cliché, gli stereotipi e le situazioni improbabili che caratterizzano la trama. Le scelte in fatto di brand e di contesti lavorativi spesso risultano artificiose e poco credibili, servendo principalmente come pretesto per mostrare prodotti di lusso e location affascinanti. Emily continua a trovarsi in situazioni che nella realtà sarebbero difficilmente gestibili, eppure riesce sempre a cavarsela grazie a una combinazione di fortuna, bellezza e determinazione. Questo schema narrativo, ripetuto ormai da cinque stagioni, ha perso gran parte della sua freschezza iniziale, trasformandosi in una formula prevedibile che il pubblico fedele continua a consumare più per abitudine che per genuino interesse narrativo.

Nonostante questi limiti evidenti, Emily in Paris mantiene un certo fascino come intrattenimento piacevole e leggero, capace di offrire ai fan la sua commedia rosa caratterizzata da spazio esclusivo per il glamour e la spensieratezza. La chimica tra gli attori, la qualità della cinematografia e la cura dei dettagli visivi continuano a rendere la serie piacevole da guardare, anche quando la trama risulta prevedibile o poco convincente. Il pubblico che ha seguito la serie fino a questo punto sembra apprezzare questa formula consolidata, e la quinta stagione non delude le aspettative di chi cerca principalmente un'evasione visiva e una commedia leggera, anche se non offre significativi progressi dal punto di vista narrativo o tematico.

Commenti

Caricamento commenti…