Ellison garantisce 40 miliardi: Paramount sfida Warner

Pubblicato: 22/12/2025, 17:25:106 min
Scritto da
Maria Gloria Domenica
Categoria: Lifestyle
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Ellison garantisce 40 miliardi: Paramount sfida Warner
Larry Ellison interviene con una garanzia personale da 40 miliardi per l'offerta ostile su Warner Bros. Discovery

Larry Ellison, fondatore di Oracle, ha offerto una garanzia personale irrevocabile di 40,4 miliardi di dollari per sostenere l'offerta di Paramount Skydance su Warner Bros. Discovery, valutata 108 miliardi. Warner Bros. resiste, preferendo un accordo con Netflix, in una battaglia che scuote il settore dell'intrattenimento.[3]

La mossa audace di Larry Ellison

Larry Ellison, il miliardario fondatore di Oracle, ha deciso di rafforzare l'offerta ostile di Paramount Skydance su Warner Bros. Discovery con una garanzia personale irrevocabile da 40,4 miliardi di dollari. Questa mossa risponde direttamente alle critiche di Warner, che aveva messo in dubbio la solidità finanziaria del trust familiare degli Ellison, valutato oltre 250 miliardi ma considerato revocabile e con potenziali lacune. L'impegno di Ellison mira a rassicurare azionisti e regolatori, elevando la credibilità dell'operazione da 108 miliardi di dollari totali, che include equity e debito da banche come Bank of America e Citigroup. In un settore dominato da fusioni miliardarie, questa garanzia personale rappresenta un passo decisivo per superare le resistenze iniziali.

L'offerta di Paramount, guidata da David Ellison, figlio di Larry, prevede 77,9 miliardi in contanti iniziali, integrati da ulteriori finanziamenti. Warner Bros. Discovery aveva respinto la proposta definendola "inferiore" rispetto a un potenziale accordo con Netflix, valutato a 27,75 dollari per azione per studio e streaming. La garanzia di Ellison copre gran parte dell'equity, inclusi 11,8 miliardi dal trust familiare, 24 miliardi da fondi sovrani mediorientali e RedBird Capital. Secondo fonti vicine, questa inject di fiducia personale elimina i "vuoti e limitazioni" denunciati da Warner, che aveva esortato Ellison a firmare direttamente sul punto tratteggiato. L'intervento del magnate tech-tech segna un turning point nella contesa per il controllo di uno dei giganti hollywoodiani.

Il contesto finanziario è cruciale: il trust degli Ellison detiene 1,16 miliardi di azioni Oracle e miliardi in altri asset, ma Warner temeva rischi per gli azionisti in caso di fallimento, stimati in 1,66 dollari per azione. Con questa garanzia, Paramount punta a un closing rapido, contrastando la narrativa di Warner che promuove una combinazione con Netflix per valore certo. Analisti osservano che Ellison, con il suo patrimonio netto oltre i 150 miliardi, ha i mezzi per onorare l'impegno, rendendo l'offerta più attraente in un mercato volatile post-pandemia e strike hollywoodiani.

La reazione di Warner Bros. Discovery

Warner Bros. Discovery ha risposto con fermezza alla nuova garanzia di Larry Ellison, ribadendo in una lettera agli azionisti che l'offerta di Paramount rimane problematica. Il board ha sottolineato che, nonostante la promessa personale, persistono dubbi sulla fattibilità dell'intera struttura finanziaria, inclusi 54 miliardi di debito. "La vostra fiducia non basta, vogliamo garanzie più solide", recita il messaggio indirizzato direttamente a Ellison, che invita a un impegno diretto per evitare costi aggiuntivi di 4,3 miliardi per gli azionisti. Warner promuove invece un'alleanza strategica con Netflix, descritta come superiore e meno rischiosa.

Nella missiva SEC 14D-9, Warner elenca i motivi per respingere la bid: gaps nel backing equity, potenziali ritardi regolatori e inferiorità economica rispetto a Netflix. L'azienda, già alle prese con debiti elevati post-fusione Discovery-WarnerMedia, vede nell'offerta Paramount un rischio eccessivo. La garanzia di 40,4 miliardi copre l'equity principale, ma Warner insiste su dettagli contrattuali per mitigare i "loopholes". Questa posizione riflette una strategia difensiva, volta a massimizzare valore per gli azionisti in un panorama streaming competitivo dominato da Disney, Amazon e Netflix.

Gli azionisti sono al centro del dibattito: Warner calcola che un fallimento dell'offerta imporrebbe oneri extra, mentre Paramount accusa l'avversario di disinformazione. La board di Warner Bros. invita a leggere i documenti SEC per comprendere il processo di revisione strategica, che privilegia Netflix per sinergie operative e valuation stabile. La tensione sale, con potenziali cause legali se la bid avanza.

Dettagli dell'offerta Paramount-Skydance

L'offerta totale di Paramount Skydance su Warner Bros. Discovery ammonta a 108 miliardi di dollari, con la recente garanzia di Ellison che ne rafforza il pilastro equity da 40,7 miliardi. Il pacchetto include 11,8 miliardi dal trust Ellison, 24 miliardi da investitori mediorientali e RedBird, più debito da Apollo e major banks. Questa struttura all-cash mira a superare le offerte rivali, offrendo premi significativi sulle azioni WBD, ma Warner la bolla come incerta. La bid ostile, lanciata da David Ellison, capitalizza sulla debolezza recente di Warner post-streaming wars.[3]

Paramount insiste che il trust Ellison, con asset superiori ai 250 miliardi, è più che adeguato, e la garanzia personale colma ogni dubbio. L'operazione mirerebbe a creare un colosso dell'intrattenimento, integrando IP come Star Trek, Mission Impossible con il catalogo Warner (DC, HBO). Tuttavia, rischi antitrust incombono, con FTC e DOJ sotto scrutinio per mega-merger. Analisti da Forbes notano che la valuation a 108 miliardi supera quella Netflix, ma execution resta chiave.

Finanziariamente, l'equity copre il 37% del totale, con debito il resto; Ellison's pledge irrevocabile lega il suo patrimonio personale, riducendo default risk. Paramount ha depositato documenti SEC dettagliati, contrastando le accuse di Warner. Questa mossa posiziona Skydance come aggressore credibile, in un M&A wave che ridefinisce Hollywood.

Implicazioni per il settore dell'intrattenimento

Se l'offerta Paramount con garanzia Ellison andasse in porto, rivoluzionerebbe il panorama mediatico, unendo asset streaming e studio per sfidare Netflix e Disney. Warner, con Max e HBO, guadagnerebbe scala contro cord-cutting e AI disruption, ma a costo di diluizione azionaria. La preferenza per Netflix suggerisce focus su partnership over takeover, preservando indipendenza. Il settore, reduce da 2023 strikes, vede in queste mosse una consolazione necessaria per sopravvivenza.

Larry Ellison porta expertise tech: Oracle's cloud potrebbe ottimizzare dati streaming Warner, simile a AWS per Netflix. Investitori mediorientali segnalano shift globale capitali verso Hollywood. Tuttavia, Warner avverte di costi nascosti e ritardi, potenzialmente erodendo valore. Forbes riporta che la bid è "inferiore" solo se confrontata con Netflix's certainty, ma Ellison's billions ribaltano la narrativa.[2]

Prospettive future: approvazione regolatoria entro 2026 potrebbe ridefinire quote mercato, con sinergie da 2-3 miliardi annui stimati. Azionisti WBD valutano rischi vs premi; se rigettata, Warner accelera Netflix talks. Questa saga esemplifica tensioni M&A in entertainment, dove billionaire come Ellison dettano regole, influenzando contenuti globali per anni.

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