Paloma Wool, fondato da Paloma Lanna, sta rivoluzionando la sua identità con un rebrand che abbandona lo stereotipo 'basic' per abbracciare espansione fisica, collezioni innovative e una community internazionale. Dalle pop-up store alle sfilate parigine, il marchio passa dal digitale al retail permanente, con ricavi in crescita e un'estetica che fonde arte e sostenibilità.
Le Origini Digitali e l'Evoluzione del Brand
Paloma Wool nasce nel 2014 come progetto digitale da Paloma Lanna, fondatrice e mente creativa del marchio barcellonese. Inizialmente parte del gruppo familiare Intermalla, proprietario di Nice Things, il brand si emancipa nel 2020 attraverso la società Puro Paseo, segnando l'inizio di una crescita esponenziale. Con un focus su fotografia, abbigliamento e sperimentazioni artistiche, Paloma Wool ha costruito un'identità unica, trasversalmente ai confini spagnoli, puntando su sostenibilità, arte e community. Questo approccio ha permesso di passare da un'operazione puramente online a un fenomeno globale, con quasi 800.000 follower su Instagram che celebrano l'estetica eclettica del marchio.
Il successo iniziale si basa su prezzi accessibili, intorno ai 200 dollari per capo, che hanno attratto un pubblico di creativi come fotografi, artisti, modelle e chef. La strategia digitale ha generato buzz e vendite, con un incremento del 42% nei ricavi l'anno scorso, raggiungendo i 17 milioni di euro. Proiezioni per l'anno corrente indicano un superamento dei 20 milioni, potenzialmente fino a 23 milioni con condizioni favorevoli. Pau Feu, marito di Lanna e partner aziendale, sottolinea l'importanza di una esecuzione solida. Questa fase 'basic', caratterizzata da essentials versatili, ha posto le basi per il rebrand attuale, spostando l'attenzione verso esperienze immersive e retail fisico.
Il rebrand rappresenta un superamento dell'era 'basic', dove i capi semplici dominavano, verso una narrazione più complessa. Lanna ispira le sue creazioni ai propri sentimenti personali, mescolando femminilità e mascolinità, giocoso e quieto. Questa evoluzione riflette una maturità del brand, pronto a testare mercati internazionali attraverso concept effimeri, preparando il terreno per flagship store permanenti e una presenza fisica consolidata.
Il World Tour: Pop-Up come Strategia di Lancio
Dal 2019, Paloma Wool ha implementato il World Tour, una serie di pop-up store in città chiave come Madrid, Londra, Los Angeles, Copenaghen, Berlino e Seoul. Questi spazi temporanei non sono mera vendita, ma esercizi di osservazione per comprendere i mercati locali, creando connessioni profonde con la community. L'anno scorso, i pop-up hanno generato il 25% delle vendite, con code fuori dai negozi che testimoniano un culto intorno al brand.
Il pop-up a Parigi, al 84 rue de Turenne nel Marais, aperto dal 16 ottobre al 24 dicembre, presenta la collezione autunno-inverno 2025 dopo la partecipazione alla Fashion Week. Questo rientro nella capitale francese rafforza l'espansione internazionale, seguendo l'inaugurazione del primo store permanente a Barcellona in Avinguda Diagonal e quello di New York ad aprile. Pol Conill, del team immagine, spiega che questi format offrono un'immersione oltre il digitale, trasformando i clienti in ambasciatori.
Questa strategia effimera ha testato la domanda, preparando il terreno per il retail fisico che si prevede generi 8 milioni di euro quest'anno, circa il 35% dei ricavi totali. I mercati principali sono USA, UK ed Europa, con cautela nella crescita per evitare espansioni premature. Il World Tour segna il passaggio dal 'basic' a esperienze culturali, integrando arte e moda in spazi temporanei che catturano l'essenza del rebrand.
La Collezione Autunno-Inverno 2025: Innovazione e Memoria
La collezione Autunno-Inverno 2025, presentata l'8 marzo alla Paris Fashion Week nella biblioteca del Lycée Henri-IV, esplora temi di memoria, identità e storytelling attraverso i tessuti. Sedie illuminate da lampade individuali e testi sui posti invitano a riflettere su archivi personali e culturali, con tessuti, colori e forme come vascelli narrativi. Spotlights seguono le modelle in un ambiente semioscuro, enfatizzando silhouette avvolgenti.
Elementi come fits larghi, spacchi alti, spalline strutturate e knitwear innovativo definiscono la linea, con filati fini lavorati in design versatili, layered e tridimensionali per profondità e movimento. Pastelli, capes e shawls riflettono i cravings di Lanna durante la gravidanza, per una copertura cozy. Stile di Emilie Kareh e art direction di Carlota Guerrero, con talenti come Kiko Mizuhara e Abraham Ortuño.
Questa collezione abbandona il minimalismo 'basic' per un approccio contemporaneo, mantenendo la tradizione di innovazione nel knitwear. Immagini della campagna AW25 catturano la vita quotidiana di Lanna, con la nascita di Candela e la crescita di Salomé, rendendo la moda un medium espressivo personale e relazionale.
Verso il Futuro: Flagship Store e Community Globale
L'espansione fisica culmina con i nuovi flagship store a Barcellona e New York, confermando la strategia post-digitale. Dopo un decennio online, il brand combina permanenti, pop-up e community per una crescita sostenibile. Ricavi previsti in aumento sottolineano il potenziale, con prezzi medi che rendono accessibile l'estetica unica.
La community su Instagram, con tag da creativi globali, guida il buzz e le vendite. Il rebrand sposta il focus da essentials basici a narrazioni immersive, integrando arte, sostenibilità e esperienze fisiche. Lanna bilancia crescita e cautela, pianificando ulteriori aperture in città chiave senza fretta.
In sintesi, il rebrand di Paloma Wool supera l'era 'basic' verso un'era di espansione internazionale, innovazione creativa e connessioni autentiche. Con collezioni che riflettono vita reale e strategie retail vincenti, il brand si posiziona come leader nel contemporary fashion, invitando a un guardaroba più espressivo e globale.
