Torino è stata teatro di episodi di guerriglia urbana con cassonetti dati alle fiamme
Gli Episodi di Disordini nel Cuore di Torino
Il centro di Torino ha vissuto notti di intensa tensione con atti di guerriglia urbana che hanno lasciato segni evidenti sulle strade. Vetrine di negozi sono state sfondate, saccheggiate e numerosi cassonetti della spazzatura sono stati dati alle fiamme, creando scenari di caos e pericolo per i cittadini. Le forze dell'ordine sono intervenute con decisione, portando a dieci arresti tra i responsabili. Questi eventi hanno evidenziato le fragilità del tessuto urbano, dove proteste degenerate in violenza hanno interrotto la normale routine notturna. Le immagini delle fiamme e dei detriti sparsi hanno fatto il giro dei social, amplificando l'allarme pubblico.
Tra i protagonisti di questi disordini spiccano gruppi anarchici che hanno organizzato cortei trasformati in azioni di vandalismo. In un video circolato online, si vedono cassonetti incendiati durante un corteo, con la polizia che risponde con idranti per disperdere la folla. La dinamica ha richiamato vecchie pagine di contestazione sociale, ma con un impatto diretto sul patrimonio cittadino. I residenti del centro hanno riportato danni materiali significativi, con costi di riparazione che gravano sulle attività commerciali già provate da periodi economici difficili. L'episodio sottolinea come il dissenso, se non canalizzato, possa sfociare in atti distruttivi.
Le autorità hanno classificato questi atti come incendi dolosi, con indagini in corso per identificare i mandanti. La guerriglia non è un fenomeno isolato, ma si inserisce in un contesto di tensioni sociali accumulate. Torino, città con una forte tradizione operaia e di movimenti alternativi, vede periodicamente riemergere queste forme di protesta estrema. Il bilancio provvisorio parla di feriti lievi tra le forze dell'ordine e danni diffusi, spingendo le istituzioni a rafforzare i controlli preventivi nelle zone sensibili.
