Droni ucraini colpiscono due Su-27 a Belbek: impatto strategico in Crimea

Pubblicato: 20/12/2025, 12:48:505 min
Scritto da
Gaetano Logatto
Categoria: Esteri
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Droni ucraini colpiscono due Su-27 a Belbek: impatto strategico in Crimea
L'SBU rivendica l'attacco che ha distrutto due caccia russi e danneggiato la torre di controllo dell'aeroporto di Belbek

Secondo il Servizio di Sicurezza dell'Ucraina (SBU), droni a lungo raggio dell'unità Alpha hanno colpito e distrutto due caccia Su-27 nel sito militare di Belbek, nella Crimea occupata, danneggiando anche la torre di controllo: un'azione che, secondo Kyiv, riduce la capacità aerea e logistica russa nella penisola e si inserisce in una serie di attacchi mirati contro infrastrutture e sistemi di difesa aerea russi nella regione.

L'azione riportata: cosa è successo a Belbek

Nella notte tra il 19 e il 20 dicembre 2025, il Servizio di Sicurezza dell'Ucraina (SBU) ha annunciato che droni a lungo raggio dell'Alpha Special Operations Center hanno colpito il campo d'aviazione militare di Belbek, nella Crimea occupata, colpendo due caccia Su-27 e danneggiando la torre di controllo dell'aeroporto; una delle macchine era sulla taxiway con carico bellico completo e pronta per il decollo, e risulta distrutta secondo il comunicato ufficiale dell'SBU (Kyiv Independent).

La notizia è stata rilanciata da più organi di informazione ucraini ed esteri che citano la dichiarazione dell'SBU, che stima il valore combinato dei due Su-27 in circa 70 milioni di dollari e segnala che il danno alla torre di controllo potrebbe complicare l'organizzazione e il controllo dei voli all'interno dell'aerodromo di Belbek (Ukrinform).

L'operazione, rivendicata come parte delle attività sistematiche dell'SBU contro le capacità militari russe in Crimea, segue attacchi precedenti sullo stesso sito — tra cui il danneggiamento di radar, sistemi di difesa e un MiG-31 segnalato pochi giorni prima — e rappresenta un'ulteriore pressione sulle capacità operative aeree russe nella penisola (Ukrainska Pravda).

Implicazioni militari: capacità aerea e catena logistica russa

La distruzione di due Su-27 e il danneggiamento della torre di controllo hanno conseguenze pratiche immediate: riducono il numero di vettori disponibili per sortite, complicano le routine di decollo/atterraggio e aumentano i tempi di ripristino operativo dell'aerodromo, con potenziali effetti a catena sulla prontezza delle forze aeree russe in Crimea (Kyiv Independent).

Dal punto di vista tattico, colpire velivoli mentre sono a terra con carico bellico è un modo efficace per neutralizzare capacità offensive senza affrontare direttamente sistemi di difesa aerea in operazione; inoltre, il danneggiamento dei sistemi di controllo del traffico aereo e delle infrastrutture riduce la capacità di pianificazione e risposta rapida in caso di escalation (Ukrinform).

A livello strategico, questo tipo di operazioni mira a limitare la proiezione di forza russa dalla Crimea verso il teatro operativo ucraino e a creare un costo operativo e logístico crescente per Mosca, costringendo risorse a riparazioni, protezioni e ridistribuzioni che debilitano la capacità di sostenere operazioni offensive prolungate (Ukrainska Pravda).

Fonti, verifiche e contestualizzazione dell'informazione

La principale fonte pubblica dell'operazione è la rivendicazione ufficiale dell'SBU, rilanciata da testate internazionali e locali; organi come Kyiv Independent e Ukrinform riportano la versione ucraina citando i comunicati; tuttavia, in scenari di conflitto le verifiche indipendenti sono spesso più lente e più difficili da ottenere.

Per una valutazione corroborata servono immagini satellitari, testimonianze indipendenti e conferme da osservatori terzi: in molti casi precedenti, analisti open-source hanno usato imagery e dati di movimento per confermare danni a infrastrutture militari, ma tali verifiche non sono sempre immediatamente disponibili e richiedono tempo per l'analisi geospaziale e l'OSINT (Ukrainska Pravda).

È importante distinguere tra la rivendicazione operativa (ossia la dichiarazione dell'attore che ha condotto l'azione) e la conferma indipendente; le notizie attuali si basano principalmente su comunicati ufficiali e reportage che li riprendono, perciò la comunità di intelligence aperta e i media continueranno a monitorare e analizzare prove aggiuntive per una verifica completa (Ukrinform).

Impatto più ampio: politica, deterrenza e possibili scenari futuri

Operazioni come quella attribuita all'SBU mostrano come lo sviluppo e l'uso di droni a lungo raggio stiano ridefinendo la dinamica di rischio e deterrenza nelle aree contendenti: colpire asset critici a distanza permette a forze con capacità asimmetriche di imporre costi significativi anche senza confronto aereo diretto, alterando calcoli militari e politici nella regione (Kyiv Independent).

Dal punto di vista diplomatico, attacchi contro infrastrutture in Crimea possono intensificare le tensioni internazionali e alimentare dibattiti su come paesi terzi dovrebbero rispondere o adattare le proprie forniture di aiuti militari e intelligence; al contempo, hanno un effetto deterrente verso l'uso libero di basi avanzate da parte della forza occupante, incrementando la vulnerabilità percepita delle linee logistiche avversarie (Ukrainska Pravda).

Guardando avanti, se operazioni simili continueranno e verranno confermate, è probabile che la parte russa aumenti le misure di protezione delle installazioni in Crimea — come dispersione dei velivoli, rafforzamento dei sistemi di difesa aerea a breve raggio, miglioramento delle infrastrutture di resilienza e contromisure elettroniche — mentre l'Ucraina potrà essere incoraggiata a replicare attacchi mirati che degradano capacità chiave, in un ciclo di azioni e contromisure che definisce la fase successiva del conflitto (Ukrinform).

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