Caso pensioni: verso lo stop alla stretta sul riscatto della laurea

Pubblicato: 18/12/2025, 18:27:386 min
Scritto da
Gaetano Logatto
Categoria: Cronaca
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Caso pensioni: verso lo stop alla stretta sul riscatto della laurea
Deposito di un nuovo emendamento della maggioranza, restano però le finestre mobili: che cosa cambia e quali sono le prospettive

La controversa norma sul riscatto della laurea presente nel maxi-emendamento alla manovra 2026 è al centro di un ripensamento politico: la maggioranza ha depositato un emendamento che mira ad annullare o correggere la stretta sul valore del riscatto universitario, pur lasciando in vigore le modifiche sulle finestre di decorrenza delle pensioni. L’articolo ricostruisce il percorso degli ultimi sviluppi parlamentari, spiega gli effetti concreti per chi ha riscattato o intende riscattare gli studi universitari, analizza le reazioni dei sindacati e delle forze politiche e illustra le possibili scenari normativi e amministrativi nei prossimi mesi, citando documenti e fonti giornalistiche autorevoli.

Contesto politico e deposito del nuovo emendamento

Negli ultimi giorni la norma che riduce il peso contributivo del riscatto della laurea, inserita nel maxi-emendamento alla legge di bilancio 2026, ha suscitato forti contestazioni sia nell’opinione pubblica sia all’interno della stessa maggioranza parlamentare, portando al deposito di proposte correttive volte a cancellare o limitare la stretta sul riscatto universitario; tra i documenti parlamentari e le prime comunicazioni ufficiali spicca l’iniziativa di alcuni esponenti della Lega e di altri gruppi per abrogare il comma contestato e introdurre clausole di copertura alternative come un aumento selettivo dell’IRAP sulle banche, come riportato nella cronaca degli sviluppi parlamentari pubblicata da Il Fatto Quotidiano che segnala emendamenti a prima firma Marco Dreosto e proposte di altri gruppi della maggioranza.Il Fatto Quotidiano

Secondo diverse ricostruzioni, la presidente del Consiglio ha ribadito l’intenzione di correggere la norma contestata in modo da evitare la retroattività nei confronti di chi ha già riscattato la laurea, mentre i relatori di maggioranza hanno predisposto un emendamento alternativo per cancellare la parte relativa ai riscatti, come riportato da Sky TG24: il deposito dell’emendamento è stato descritto come un tentativo di trovare una soluzione politica che salvaguardi il consenso interno senza cambiare radicalmente la struttura della manovra.Sky TG24

Il dibattito parlamentare mostra però tensioni e posizioni divergenti all’interno della maggioranza e nei rapporti con le opposizioni: mentre alcuni propongono la cancellazione del comma, altri sostengono correzioni limitate nel tempo (per esempio disponendo effetto solo per riscatti futuri) e l’introduzione di forme di compensazione finanziaria, come ricostruito anche da Linkiesta che cita l’impegno del Governo a riformulare la norma in modo che valga solo per il futuro e non abbia effetti retroattivi.Linkiesta

Cosa prevedeva la stretta e quali sono gli effetti concreti

La disposizione oggetto di contestazione mirava a ridurre progressivamente la quota di contribuzione derivante dal riscatto della laurea che può concorrere al raggiungimento dei requisiti pensionistici, rendendo quindi meno efficace il riscatto come strumento per anticipare l’uscita dal lavoro; analisi giornalistiche ed economiche hanno messo in luce che, secondo la formulazione iniziale, la riduzione sarebbe diventata via via più consistente dal 2031 in poi, con un meccanismo progressivo che avrebbe sottratto mesi di contribuzione valutabili ai fini del diritto alla pensione anticipata.Corriere della Sera

Per chi ha già riscattato la laurea o intende farlo a breve, le conseguenze pratiche sarebbero state un allungamento del percorso verso la pensione e una perdita di efficacia dell’investimento economico sostenuto per convertire gli anni di studio in contribuzione: i calcoli preliminari elaborati da organizzazioni sindacali e commentatori economici mostrano che la combinazione tra minor valore del riscatto e l’allungamento delle finestre di decorrenza può tradursi in un ritardo concreto nell’erogazione dell’assegno pensionistico e in una riduzione del beneficio atteso.Corriere della Sera

Va inoltre considerato che la misura non incide sul versamento del contributo (il costo del riscatto rimane a carico del richiedente), bensì sulla capacità di utilizzare quelle contribuzioni ai fini del raggiungimento dei requisiti anagrafici o contributivi, con il risultato che la riduzione sarebbe stata percepita come una doppia penalizzazione: il pagamento rimane dovuto ma una parte dei periodi riscattati non sarebbe più utile ai fini della pensione, come evidenziato dalle ricostruzioni sia della stampa economica sia delle organizzazioni sindacali che hanno annunciato possibili ricorsi e contestazioni amministrative.Quotidiano Sanità

Reazioni di sindacati, categorie e commento tecnico

I sindacati e diverse categorie professionali hanno reagito con forte preoccupazione alla norma iniziale, qualificandola come iniqua per chi ha pagato il riscatto e come fonte di possibili contenziosi: associazioni di medici e altri sindacati hanno annunciato la possibilità di ricorsi amministrativi e giudiziari per chi ritiene di essere stato danneggiato da una modifica normativa che riduce la rilevanza del riscatto già pagato, secondo quanto riportato da Quotidiano Sanità nelle dichiarazioni delle sigle rappresentative del comparto sanitario.Quotidiano Sanità

Dal punto di vista tecnico, giuristi costituzionalisti e operatori del diritto del lavoro e della previdenza hanno evidenziato dubbi sulla possibile retroattività della norma e sulla necessità di garantire certezze giuridiche a chi ha già compiuto scelte sulla base della normativa vigente; alcune note di commento diffuse sui media sottolineano che una correzione che limiti gli effetti della stretta al futuro ridurrebbe l’esposizione a contenziosi e la contestazione politica, pur lasciando aperte questioni di equità intergenerazionale e sostenibilità del sistema.Il Fatto Quotidiano

Allo stesso tempo, le organizzazioni sindacali chiedono maggiori chiarimenti sull’effetto combinato della stretta con l’allungamento delle finestre mobili di decorrenza — che determinano ritardi nell’erogazione della pensione dopo il raggiungimento dei requisiti — perché la combinazione dei due interventi può amplificare l’impatto negativo sui lavoratori prossimi alla pensione, come documentato dalle analisi di stampa economica che hanno comparato scenari con e senza le nuove disposizioni.Corriere della Sera

Possibili scenari legislativi e prossimi passaggi

Con il deposito del nuovo emendamento da parte di esponenti della maggioranza, l’orizzonte immediato è quello delle audizioni e dei voti in commissione e poi in aula: il testo alternativo potrebbe portare ad una cancellazione totale della parte che inciderebbe sui riscatti, oppure a una riformulazione che limiti gli effetti alle richieste di riscatto future, come indicato nelle dichiarazioni ufficiali della presidente del Consiglio e nelle ricostruzioni giornalistiche che hanno riferito della volontà di evitare effetti retroattivi.Linkiesta

Un altro percorso possibile è l’introduzione di clausole di salvaguardia e forme di copertura finanziaria alternative, ad esempio tramite modifiche fiscali mirate come l’innalzamento dell’IRAP bancario citato in alcune proposte di emendamento: tale soluzione sarebbe pensata per neutralizzare l’impatto finanziario sull’equilibrio della legge di bilancio evitando di penalizzare chi ha già riscattato la laurea, ma richiederebbe comunque passaggi parlamentari e verifiche di compatibilità con gli obiettivi di finanza pubblica.Il Fatto Quotidiano

Infine, resta aperta la strada dei pronunciamenti giurisdizionali qualora la norma entrasse in vigore con effetto retroattivo o in modo lesivo dei diritti acquisiti: ricorsi e contenziosi potrebbero richiedere tempi lunghi e creare incertezza applicativa, mentre una soluzione politica che limiti l’effetto della norma al futuro ridurrebbe l’esposizione a ricorsi e fornirebbe maggiore stabilità normativa per i prossimi anni, come suggerito dalle reazioni e dalle analisi pubblicate sui principali quotidiani economici.Sky TG24

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