La storia di Nokia è un'epica di innovazione e trionfi
Le umili origini e la trasformazione in colosso industriale
Nokia nasce nel 1865 in Finlandia come fabbrica di carta, fondata da Fredrik Idestam lungo le rive del fiume Nokia. Inizialmente focalizzata sulla produzione di polpa di legno e carta, l'azienda si espande progressivamente in settori diversi, come gomma, cavi elettrici e elettronica, grazie a fusioni e acquisizioni negli anni '60 e '70. Questa diversificazione le permette di entrare nel mondo delle telecomunicazioni, ponendo le basi per il futuro dominio nel mobile. Secondo Uniontel, questa evoluzione da produttore di carta a gigante tecnologico rappresenta un viaggio affascinante di adattamento e visione imprenditoriale.
Negli anni '80, Nokia si concentra sulla telefonia mobile, lanciando il primo cellulare Cityman 900 nel 1981, un dispositivo rudimentale ma rivoluzionario per l'epoca. Questo modello pesa circa 5 kg e simboleggia l'ingresso dell'azienda nel nascente mercato dei telefoni portatili. Parallelamente, Nokia investe in tecnologie come il GSM, standard che rivoluziona le comunicazioni globali. La prima rete GSM al mondo viene inaugurata in Finlandia nel 1991 dal primo ministro Harri Holkeri con un Nokia Mobira Senator, un telefono da 10 kg usato anche da Mikhail Gorbachev. Knowita.it evidenzia come questa telefonata storica segni l'inizio della rivoluzione mobile.
L'espansione continua con la decisione del CEO Jorma Ollila nel 1992 di focalizzare tutte le risorse sulla telefonia mobile, vendendo le altre divisioni. Questo pivot strategico propizia una crescita esponenziale: entro il 1998, Nokia supera Motorola ed Ericsson diventando il primo produttore mondiale di cellulari. Modelli iconici come il Nokia 1011, primo GSM commerciale, consolidano la reputazione di affidabilità e innovazione, preparando il terreno per il dominio degli anni '90 e 2000.