José Antonio Kast ha conquistato la presidenza del Cile con il 58% dei voti nel ballottaggio del 14 dicembre 2025
Il trionfo elettorale di Kast in Cile
Le elezioni generali cilene del 16 novembre 2025 hanno segnato un momento cruciale nella storia recente del paese, con José Antonio Kast del Partito Repubblicano che ha ottenuto il secondo posto al primo turno, raccogliendo circa il 70% dei voti complessivi per i candidati di destra. Nel ballottaggio del 14 dicembre, Kast ha sconfitto Jeannette Jara con il 58% dei suffragi, registrando oltre 7 milioni di voti, il totale più alto nella storia democratica cilena. Questa vittoria è arrivata dopo la reintroduzione del voto obbligatorio nel 2022 e in un contesto di forte disapprovazione per l'amministrazione uscente di Gabriel Boric, i cui consensi erano scesi al 28% entro il 2023 a causa di stagnazione economica e problemi di sicurezza pubblica.
Kast ha dominato in tutte le regioni del Cile, inclusa Santiago e le sue periferie tradizionalmente di sinistra, tingendo letteralmente la mappa elettorale di blu. I suoi sostenitori hanno celebrato la vittoria come una 'fuga dal comunismo', mentre lo stesso Kast ha pronunciato un discorso unificante, ringraziando tutti i cileni e promettendo un 'cambiamento reale' percepibile presto. Analisti sottolineano che questo risultato non implica un'adesione massiccia alle sue posizioni ultraconservatrici, ma piuttosto una domanda urgente di risposte forti contro il crimine e l'instabilità.
La transizione al potere avverrà il 11 marzo 2026, con Kast che affronterà un Congresso frammentato. Nonostante le sfide, la sua elezione rappresenta un mandato chiaro per politiche più orientate al mercato, inclusi progetti come la costruzione di fossati al confine nord con Perù e Bolivia, deportazioni di massa degli immigrati irregolari e prigioni di massima sicurezza.