1887: il terremoto che sconvolse la Liguria

Pubblicato: 13/12/2025, 12:23:542 min
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Redazione
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1887: il terremoto che sconvolse la Liguria
Il sisma di magnitudo 7.2 che devastò Diano Marina e la Riviera

Il 23 febbraio 1887 un potente terremoto di magnitudo 7.2 colpì la Liguria occidentale

Il terremoto del 23 febbraio 1887

Il terremoto di Diano Marina si verificò il 23 febbraio 1887, con l'epicentro localizzato vicino alla costa ligure tra Imperia e Savona. La prima scossa avvenne alle 6:22 del mattino, seguita da un'altra alle 6:29 e da una terza, la più intensa, alle 8:51. Questa sequenza di eventi sorprese la popolazione ancora addormentata, spingendo molti abitanti a fuggire dalle case. I danni iniziali sembravano limitati, inducendo alcuni a rientrare per recuperare i beni personali, ma le scosse successive trasformarono la situazione in una catastrofe. Il sisma, il più disastroso in Liguria in epoca storica, colpì duramente borghi come Diano Marina, dove non rimase una sola abitazione intatta. Le stime iniziali parlavano di 300 vittime, riviste poi a circa 500, con un terzo del paese completamente raso al suolo.

La magnitudo del terremoto è stata recentemente ricalcolata in 7.2 da uno studio condotto da Università di Trieste, Università di Genova e OGS, pubblicato su Nature Scientific Reports. Questa valutazione supera le stime precedenti, come quella di 6.5 riportata in fonti storiche, grazie a simulazioni avanzate che hanno confrontato i dati con strumenti dell'epoca e terremoti moderni come quello dell'Emilia del 2012. Il meccanismo fu quello di una faglia inversa inclinata verso Nord, responsabile di un accorciamento della crosta terrestre e del sollevamento del blocco roccioso sovrastante. L'energia rilasciata provocò danni estesi non solo nell'epicentro, ma anche in zone distanti, inclusa la Costa Azzurra. Oltre 20.000 persone rimasero sfollate, con 106 comuni nella provincia di Imperia e 37 in quella di Savona dichiarati colpiti.

L'impatto immediato fu aggravato dalla conformazione del territorio ligure, con centri abitati aggrappati alle colline e case costruite in muratura poco resistente. A Diano Marina, il crollo totale delle strutture causò la maggior parte delle vittime, mentre in altre località come Oneglia e Sanremo si registrarono danni gravi ma meno letali. Testimonianze dell'epoca descrivono scene di panico, con macerie che intrappolarono centinaia di persone. Il governo centrale intervenne rapidamente, emanando la legge del 31 maggio 1887 per i soccorsi, con un danno economico stimato in oltre 15 milioni di lire dell'epoca, esclusi otto comuni minori. Questo evento evidenziò la vulnerabilità sismica della regione, segnando l'inizio di una maggiore attenzione alla prevenzione.

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