Il nome della Principessa Sofia di Svezia è emerso nelle recenti indagini sul caso Epstein, con email risalenti al 2005 che documentano contatti e proposte da parte del finanziere statunitense. Il Palazzo Reale svedese ha fornito chiarimenti ufficiali, ma il dibattito mediatico resta acceso. Questo articolo analizza le informazioni emerse, il contesto degli incontri e le reazioni ufficiali.
Le email trapelate e il contesto degli incontri
Nel dicembre 2025 sono emerse nuove email che collegano la Principessa Sofia di Svezia, allora Sofia Hellqvist, al finanziere Jeffrey Epstein. Le comunicazioni risalgono al 2005, periodo in cui Sofia si trovava a New York per tentare la carriera nel mondo dello spettacolo. In una mail inviata da Barbro Ehnbom, figura di rilievo nella finanza svedese-americana, Sofia viene presentata a Epstein come un'aspirante attrice appena arrivata in città, con l'invito a incontrarla prima delle vacanze natalizie.
La risposta di Epstein fu immediata e invitante: propose a Sofia di raggiungerlo ai Caraibi per qualche giorno, offrendole addirittura un biglietto. Le email suggeriscono inoltre che Epstein avrebbe offerto a Sofia e a un'amica, Camilla, la possibilità di frequentare una scuola di recitazione, un'offerta che però il Palazzo Reale ha negato sia stata accettata o perseguita.
Questi documenti sono stati pubblicati da fonti autorevoli come il quotidiano svedese Dagens Nyheter, che ha ottenuto le email e altri materiali inediti, tra cui fotografie conservate negli archivi dell'inchiesta su Epstein.
La posizione ufficiale del Palazzo Reale svedese
Il Palazzo Reale di Stoccolma ha risposto alle rivelazioni con una nota ufficiale, ammettendo che la Principessa Sofia è stata presentata a Jeffrey Epstein in alcune occasioni intorno al 2005, ma sottolineando che da allora non vi è stato alcun contatto. La corte ha negato categoricamente che Sofia abbia mai accettato offerte di formazione o che abbia visitato l'isola privata di Epstein nei Caraibi.
Questa posizione è stata confermata anche da altre fonti ufficiali che hanno voluto chiarire come gli incontri siano stati sporadici e privi di qualsiasi coinvolgimento in attività illecite. Il Palazzo ha inoltre ribadito che Sofia, oggi moglie del principe Carl Philip, non ha mai avuto alcun ruolo nelle attività criminali di Epstein.
La risposta del Palazzo è stata riportata da fonti internazionali e ha contribuito a smorzare le speculazioni, pur lasciando aperti interrogativi sull'entità e la natura dei contatti tra la principessa e il finanziere.
Implicazioni mediatiche e reazioni pubbliche
La comparsa del nome della Principessa Sofia nelle carte del caso Epstein ha scatenato un acceso dibattito mediatico, con testate internazionali che hanno rilanciato la notizia e commentatori che hanno sollevato dubbi e ipotesi sulle reali motivazioni degli incontri. Molti osservatori sottolineano come la rete di Epstein fosse estesa e coinvolgesse personaggi di alto profilo in Europa e negli Stati Uniti.
Nonostante l'assenza di prove compromettenti, la vicinanza temporale e geografica tra Sofia e Epstein ha alimentato speculazioni, soprattutto considerando il contesto delicato delle accuse contro il finanziere, che riguardano traffico sessuale e abusi su minori. Alcuni commentatori invitano alla prudenza, ricordando che la semplice frequentazione non implica colpevolezza.
La stampa svedese e internazionale ha seguito con attenzione l'evolversi della vicenda, come evidenziato da articoli pubblicati su Dilei.it, che analizzano il caso con un approccio equilibrato, sottolineando la necessità di distinguere tra fatti accertati e supposizioni.
Il contesto storico e la rete di Epstein in Europa
Jeffrey Epstein è noto per aver costruito una rete globale di contatti influenti, che si estendeva ben oltre gli Stati Uniti, coinvolgendo personalità del mondo finanziario, politico e dello spettacolo. Le nuove rivelazioni dimostrano come anche l'Europa, e in particolare la Svezia, siano state toccate da questa rete, con incontri e offerte rivolte a giovani aspiranti attrici e modelle.
Nel 2005, anno in cui Sofia Hellqvist si trovava a New York, Epstein era già sotto osservazione per le sue attività sospette, ma la portata delle sue connessioni europee è emersa solo in tempi recenti grazie alla pubblicazione di documenti e email riservate. Questi elementi contribuiscono a comprendere meglio la complessità del caso e la diffusione delle influenze di Epstein.
L'importanza di queste rivelazioni è stata sottolineata da analisti e giornalisti che evidenziano come la vicenda non riguardi solo singoli individui, ma un sistema più ampio di potere e corruzione. Per approfondimenti sul contesto internazionale si rimanda a fonti come Panorama.it.
