Conte: “L’unico negoziato è quello Usa”. Picierno e Romeo rispondono

Pubblicato: 11/12/2025, 12:38:264 min
Scritto da
Gaetano Logatto
Categoria: Cronaca
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Conte: “L’unico negoziato è quello Usa”. Picierno e Romeo rispondono
Le tensioni politiche sul ruolo dell’Europa e degli Stati Uniti nel conflitto ucraino

Le recenti dichiarazioni di Giuseppe Conte sul ruolo esclusivo degli Stati Uniti nel processo negoziale sulla crisi ucraina hanno acceso un acceso dibattito politico in Italia. Le reazioni di Debora Serracchiani Picierno e di Romeo evidenziano le diverse posizioni all’interno del panorama politico nazionale, tra critiche, alleanze e attese sulle forniture di armi a Kiev.

Conte e il ruolo esclusivo degli Stati Uniti nel negoziato ucraino

Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha recentemente affermato che “oggi l’unico processo negoziale in campo è quello proposto dagli Stati Uniti, che piaccia o no”, sottolineando un ruolo marginale dell’Europa nelle trattative per la pace in Ucraina. Secondo Conte, l’Unione Europea ha mostrato una «debolezza vergognosa in diversi dossier, dal riarmo all’acquisto di gas, lasciando così spazio agli Stati Uniti per condurre il negoziato a proprio vantaggio.

Conte ha evidenziato come l’Europa abbia fallito nel suo protagonismo, auspicando invece un maggiore coinvolgimento europeo che però non si è concretizzato. Ha inoltre ricordato che la Cina si era offerta come mediatrice, ma è stata esclusa, spingendola verso un’alleanza più stretta con la Russia. Queste dinamiche, secondo Conte, hanno consolidato la posizione militare russa sul campo.

Le parole di Conte hanno provocato una forte reazione nel centrosinistra italiano, con critiche da parte di riformisti e democristiani che hanno definito la sua posizione «inaccettabile e «irresponsabile. Tuttavia, il leader M5S ha invitato chi ha soluzioni alternative a farsi avanti, invitando a smettere con le «chiacchiere e a confrontarsi con realismo sulle difficoltà attuali. Maggiori dettagli sono disponibili su La Gazzetta del Mezzogiorno.

Le critiche interne e le posizioni del centrosinistra

Le dichiarazioni di Conte hanno scatenato un acceso dibattito all’interno del centrosinistra italiano. Riformisti del Partito Democratico e altre componenti hanno criticato duramente la scelta di affidare il negoziato esclusivamente agli Stati Uniti, ritenendo che questa posizione escluda il ruolo dell’Europa e dell’Italia nel processo di pace.

Riccardo Magi, europarlamentare del PD, ha commentato sarcasticamente che lasciare il negoziato a Trump significherebbe rinunciare a qualsiasi ruolo europeo e italiano, un atteggiamento definito «inaccettabile. Anche Angelo Bonelli ha espresso dissenso, auspicando invece una spinta europea più decisa e negoziale, che possa modificare l’attuale linea rigida e militare.

Queste reazioni evidenziano una frattura politica interna, con Conte che insiste sulla realtà attuale e la necessità di un approccio pragmatico, mentre il centrosinistra chiede un rilancio del protagonismo europeo. La tensione politica è ben descritta in questo approfondimento di La Notizia Giornale.

La posizione di Debora Serracchiani Picierno e le alleanze politiche

Debora Serracchiani Picierno, esponente del centrosinistra, ha commentato le affermazioni di Conte sottolineando come il leader M5S si trovi «in buona compagnia con figure politiche come Viktor Orbán e Matteo Salvini, che hanno posizioni critiche o ambigue sul conflitto ucraino e sul ruolo dell’Europa.

Questa osservazione mette in luce una certa convergenza tra posizioni politiche che, pur appartenendo a schieramenti diversi, condividono una critica verso l’Unione Europea e la sua gestione della crisi ucraina. Picierno invita quindi a riflettere sulle implicazioni di tali alleanze e sulla necessità di un fronte politico coeso e chiaro.

Il dibattito politico si arricchisce così di nuove sfumature, in cui le alleanze e le posizioni strategiche sul conflitto ucraino diventano elementi centrali per la definizione delle politiche italiane ed europee. Maggiori informazioni sono disponibili su Blitz Quotidiano.

Le attese sulle forniture di armi a Kiev e le dichiarazioni di Romeo

Sul fronte delle forniture militari all’Ucraina, Romeo ha espresso una posizione più cauta, sottolineando che è necessario attendere l’esito delle trattative prima di prendere decisioni definitive sull’invio di armi a Kiev. Questa prudenza riflette la complessità della situazione e la necessità di valutare attentamente le conseguenze di ogni passo.

La posizione di Romeo si inserisce in un contesto politico in cui le scelte sull’armamento dell’Ucraina sono oggetto di dibattito acceso, sia a livello nazionale che internazionale. L’attesa delle trattative rappresenta un invito alla moderazione e al dialogo, evitando decisioni affrettate che potrebbero alimentare ulteriormente il conflitto.

Questa linea prudente si contrappone in parte alle posizioni più nette di altri esponenti politici, evidenziando la pluralità di vedute sul tema. Per approfondire le dichiarazioni di Romeo e il contesto attuale, si può consultare Blitz Quotidiano.

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