Hascisc in frigo: 53enne di Latina con obbligo di firma

Pubblicato: 06/12/2025, 18:54:513 min
Scritto da
Gaetano Logatto
Categoria: Cronaca
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Hascisc in frigo: 53enne di Latina con obbligo di firma

Scoperta e Indagini

Un uomo di 53 anni residente a Latina è stato sottoposto all'obbligo di firma dopo il ritrovamento di un ingente quantitativo di hascisc, precisamente un chilo e mezzo, all'interno di un frigorifero situato in una cantina di sua pertinenza. La scoperta è stata effettuata dai Carabinieri della Compagnia di Latina durante un'operazione mirata, intensificata a seguito di una serie di allarmanti episodi criminali che avevano scosso la città. L'operazione, condotta con il supporto di unità cinofile specializzate nella ricerca di sostanze stupefacenti, ha portato al sequestro della droga lo scorso 17 settembre. La cantina, situata in viale Nervi, presso i cosiddetti Palazzoni, era stata presa in affitto dall'uomo, il quale risiede in un alloggio popolare. La precisione e l'efficacia delle unità cinofile si sono rivelate fondamentali per l'individuazione della sostanza stupefacente.

Interrogatorio e Misure Cautelari

Nei giorni successivi al sequestro, l'indagato è stato convocato per un interrogatorio di garanzia davanti al Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Latina, Barbara Cortegiano. Assistito dal suo legale, l'avvocato Alessandro Tagliaferri, l'uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande poste dal giudice. Il Pubblico Ministero, Giuseppe Bontempo, aveva richiesto l'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari per il 53enne, ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e il pericolo di reiterazione del reato. La difesa, dal canto suo, ha contestato la richiesta, argomentando l'assenza dei presupposti per l'applicazione di una misura così restrittiva della libertà personale. Il GIP, valutate le argomentazioni delle parti, ha optato per una misura meno afflittiva, disponendo l'obbligo di firma presso la locale stazione dei Carabinieri.

Contesto Criminale e Allarme Sociale

Il ritrovamento dell'hascisc si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per la sicurezza pubblica a Latina. Come riportato da diverse testate locali, nelle settimane precedenti al sequestro, la città è stata teatro di una serie di attentati e azioni criminali che hanno generato un forte allarme sociale tra i residenti. L'intensificazione dei controlli da parte delle forze dell'ordine, tra cui l'operazione che ha portato al ritrovamento della droga, rientra in una strategia più ampia volta a contrastare la criminalità e a ripristinare un clima di sicurezza e tranquillità. Le indagini sono tuttora in corso per accertare la provenienza della droga, la sua destinazione e l'eventuale coinvolgimento di altre persone nel traffico illecito.

Implicazioni Legali e Prospettive Future

L'uomo è ora indagato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, reato previsto e punito dall'articolo 73 del Decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309 (Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza). La pena prevista per tale reato varia a seconda della quantità e della tipologia della sostanza stupefacente, nonché delle modalità e delle circostanze del fatto. Come sottolineato da Giovanni Maria Flick, ex Ministro della Giustizia, in un suo commento al Testo Unico sugli Stupefacenti, la valutazione della gravità del fatto e la conseguente determinazione della pena sono rimesse alla discrezionalità del giudice, il quale deve tenere conto di una serie di elementi, tra cui il ruolo svolto dall'imputato, la sua eventuale recidiva e la sua condotta processuale. L'indagine è ancora in fase preliminare e si attendono ulteriori sviluppi nei prossimi mesi.

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