La vicenda di **Dragos-Ioan Gheormescu** e **Tatiana Tramacere**
La vicenda che ha visto coinvolti Dragos-Ioan Gheormescu, un uomo di Bari, e Tatiana Tramacere, ha scosso l'opinione pubblica. Dopo ore di angoscia e ricerche, Tatiana è stata ritrovata nella mansarda di Dragos-Ioan, scatenando una serie di reazioni e accuse che hanno profondamente segnato l'uomo. In un'intervista esclusiva rilasciata a Repubblica, Gheormescu ha espresso il suo dolore per essere stato additato come un assassino, sottolineando con forza la sua innocenza e il legame che lo unisce a Tatiana.
Le accuse e la paura
"Sotto casa mia gridavano: 'Datelo a noi'. E mi sono sentito morire", ha confessato Gheormescu, descrivendo il clima di linciaggio mediatico e sociale che si è creato attorno alla sua figura. Il mandato di perquisizione, con le accuse di omicidio e occultamento di cadavere, ha rappresentato un vero e proprio shock. "Quelle accuse erano pesantissime, mi hanno fatto paura. Ma io mai, mai avrei fatto del male a Tatiana", ha ribadito con fermezza. Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, casi di cronaca nera come questo spesso innescano reazioni emotive intense nell'opinione pubblica, rendendo difficile distinguere tra realtà e speculazione.
La spiegazione di Gheormescu
Gheormescu ha spiegato che Tatiana si era nascosta nella sua mansarda perché "non era serena, aveva bisogno di staccare, di riflettere. Voleva cambiare vita". La decisione di nascondersi è stata presa di comune accordo, data la loro vicinanza e il bisogno di Tatiana di trovare un rifugio sicuro. "Vista la nostra vicinanza, abbiamo pensato che prendersi un po’ di libertà e stare da me le avrebbe fatto bene", ha affermato Gheormescu. Ha inoltre sottolineato che non l'ha fatto solo perché lei glielo ha chiesto, ma perché sapeva che lei ne aveva bisogno e, visto il loro rapporto, non voleva lasciarla sola.
Sentimenti reciproci e futuro
Gheormescu ha descritto il loro rapporto come una storia d'amore in costruzione: "Diciamo che entrambi proviamo dei sentimenti, stavamo costruendo la nostra relazione che in questi giorni di convivenza si è rafforzata". Ha poi concluso con una dichiarazione di affetto e lealtà: "Anche adesso lei deve sapere che non la abbandonerei mai". La vicenda ha sollevato interrogativi sulla gestione mediatica di casi delicati come questo, evidenziando il rischio di processi sommari e la necessità di attendere le conclusioni delle indagini prima di emettere giudizi definitivi. Come sottolinea Giovanni Sartori nel suo saggio Homo Videns, la spettacolarizzazione della cronaca può portare a una distorsione della realtà e a una perdita del senso critico.
