Reazione Dura da **Mosca**
L'ambasciatore russo in Germania, Sergei Nechaev, ha rilasciato una dura dichiarazione in merito al piano dell'Unione Europea di utilizzare i beni russi congelati per finanziare l'Ucraina, avvertendo di "conseguenze di vasta portata" per l'UE stessa. La dichiarazione giunge in un momento di crescente pressione sull'Ucraina sul campo di battaglia, mentre i leader europei cercano disperatamente modi per sostenere finanziariamente il paese. "Qualsiasi operazione con beni sovrani russi senza il consenso della Russia costituisce furto," ha affermato Nechaev in un comunicato inviato all'AFP.
Il Piano dell'Unione Europea
Il piano dell'UE, presentato mercoledì, prevede l'utilizzo dei proventi derivanti dai beni russi congelati per fornire all'Ucraina un sostegno finanziario stimato in 90 miliardi di euro nei prossimi due anni. Questo piano, tuttavia, ha incontrato l'opposizione di alcuni stati membri, tra cui il Belgio, dove si trova la maggior parte di questi beni. Nonostante le resistenze, la Commissione Europea sembra determinata a procedere, sottolineando la necessità urgente di sostenere l'Ucraina di fronte all'aggressione russa. La Commissione si basa su pareri legali interni che sostengono la legittimità dell'utilizzo dei profitti generati dagli asset, mantenendo al contempo intatti i beni principali.
Implicazioni e Rischi Legali
Nechaev ha definito il piano un "passo senza precedenti" che potrebbe "distruggere la reputazione commerciale dell'Unione Europea e gettare i governi europei in infinite cause legali." Ha aggiunto: "In realtà, è un percorso verso l'anarchia legale e la distruzione delle fondamenta del sistema finanziario globale, che colpirà principalmente l'Unione Europea." L'ambasciatore russo ha espresso la convinzione che questa consapevolezza sia presente sia a Bruxelles che a Berlino. Le preoccupazioni sollevate da Nechaev riguardano la potenziale erosione della fiducia nel sistema finanziario europeo e le possibili ripercussioni legali che potrebbero derivare da un'azione unilaterale sui beni sovrani russi. Wolfgang Münchau, editorialista di Eurointelligence, ha espresso simili preoccupazioni, sottolineando come un'azione del genere potrebbe spingere altri paesi a riconsiderare la sicurezza dei propri asset detenuti in Europa.
Alternative e Prospettive Future
Mentre l'UE cerca soluzioni per sostenere l'Ucraina, la questione dei beni russi congelati rimane una delle più controverse. Alcuni esperti suggeriscono che l'UE dovrebbe esplorare alternative, come l'emissione di obbligazioni comuni per finanziare l'Ucraina, evitando così le potenziali conseguenze negative derivanti dall'utilizzo dei beni russi. Altri sostengono che l'UE dovrebbe concentrarsi maggiormente sull'aumento delle sanzioni economiche contro la Russia, al fine di ridurre la sua capacità di finanziare la guerra. La decisione finale sull'utilizzo dei beni russi congelati spetterà ai leader europei, che dovranno bilanciare la necessità di sostenere l'Ucraina con la necessità di preservare la stabilità del sistema finanziario europeo e di evitare ripercussioni legali a lungo termine. La Germania, in particolare, si trova in una posizione delicata, data la sua forte dipendenza dal gas russo e la sua importanza come centro finanziario.
