Claudio Mandia, suicidio nel college: parla il padre

Pubblicato: 05/12/2025, 10:56:144 min
Scritto da
Redazione
Categoria: Cronaca
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Claudio Mandia, suicidio nel college: parla il padre

La tragedia e le accuse

La morte di Claudio Mandia, avvenuta nel febbraio 2022 presso la EF Academy di Thornwood, New York, continua a sollevare interrogativi e dolore. Il diciassettenne si tolse la vita dopo essere stato sottoposto a un periodo di isolamento disciplinare, una punizione che, secondo il padre, Mauro Mandia, sarebbe stata eccessiva e ingiusta, scatenata da un compito di matematica ritenuto copiato. Il padre, imprenditore salernitano, ha rotto il silenzio, rilasciando dichiarazioni forti e accusando la scuola di aver trattato il figlio "come un animale". "Ho una foto di mio figlio quando era in isolamento, trattato come un animale," ha dichiarato Mauro Mandia in un'intervista. "Dissi di fargli scaricare lo stress in palestra. Ce lo portarono, ma quando non c’era nessuno. Assurdo." Queste parole dipingono un quadro di profonda solitudine e disperazione, accentuato, secondo il padre, da un trattamento inumano da parte dell'istituto scolastico. La famiglia Mandia è convinta che l'isolamento e la pressione psicologica abbiano contribuito in modo determinante al tragico gesto del figlio.

La battaglia legale e le contestazioni

Da oltre due anni, Mauro Mandia è impegnato in una battaglia legale negli Stati Uniti per fare luce sulla vicenda e ottenere giustizia per Claudio. La scuola, dal canto suo, ha sempre negato le accuse, sostenendo di aver agito nel rispetto delle regole e di aver fornito il supporto necessario allo studente. Tuttavia, il padre insiste: "Parlano i documenti. Gli atti sono migliaia". La famiglia Mandia ha incaricato un team di avvocati per esaminare attentamente la documentazione relativa al caso, con l'obiettivo di dimostrare le negligenze e le responsabilità della scuola. La questione centrale ruota attorno alla proporzionalità della punizione inflitta a Claudio e alle modalità con cui è stata gestita la situazione. La famiglia contesta, in particolare, la decisione di isolare il ragazzo, privandolo di contatti sociali e supporto psicologico in un momento di fragilità. La tesi è che l'isolamento abbia avuto un impatto devastante sulla sua psiche, portandolo alla disperazione.

I presunti segnali d'allarme e le mancate comunicazioni

Mauro Mandia ha rivelato che già nel 2021, in una comunicazione interna della scuola, si paventava il rischio di un gesto estremo da parte di Claudio. "Zero percezione, né da Claudio né dalla scuola," ha affermato il padre. "Poi sono emerse conversazioni, a partire dalla prima mail del docente di italiano." Queste rivelazioni sollevano interrogativi sulla capacità della scuola di individuare e gestire situazioni di disagio psicologico tra gli studenti. Secondo la famiglia, la scuola non avrebbe comunicato in modo efficace con i genitori, nascondendo o minimizzando i problemi che Claudio stava affrontando. Questa mancanza di trasparenza e di collaborazione avrebbe impedito ai genitori di intervenire tempestivamente per aiutare il figlio. La famiglia Mandia si chiede se, con una comunicazione più aperta e un supporto psicologico adeguato, la tragedia si sarebbe potuta evitare. L'avvocato della famiglia, Danilo Cozzolino, ha sottolineato l'importanza di una "indagine approfondita" per accertare le responsabilità della scuola.

La risposta della EF Academy e le prospettive future

La EF Academy ha espresso il proprio cordoglio per la morte di Claudio Mandia, ma ha ribadito di aver agito nel rispetto delle regole e di aver fornito il supporto necessario allo studente. La scuola ha dichiarato di collaborare pienamente con le autorità competenti per fare luce sulla vicenda. Tuttavia, la famiglia Mandia non si accontenta delle rassicurazioni della scuola e intende proseguire la battaglia legale fino in fondo. L'obiettivo è ottenere giustizia per Claudio e fare in modo che tragedie simili non si ripetano in futuro. La famiglia Mandia spera che il caso del figlio possa sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di tutelare la salute mentale degli studenti e di garantire un ambiente scolastico sicuro e accogliente. L'associazione "Claudio Mandia Foundation", creata in memoria del ragazzo, si batte per promuovere la consapevolezza sui problemi legati alla salute mentale giovanile e per offrire supporto alle famiglie che hanno subito lutti simili. Come riportato da Il Mattino, la vicenda ha scosso profondamente la comunità salernitana, che si è stretta attorno alla famiglia Mandia.

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