L'Apertura di Più Libri Più Liberi Tra Proteste e Riflessioni
Si è aperta oggi, alla Nuvola dell'Eur di Roma, la fiera Più Libri Più Liberi, l'attesissimo evento dedicato alla piccola e media editoria italiana. Tuttavia, l'atmosfera inaugurale è stata segnata da polemiche e tensioni, in particolare a causa della presenza della casa editrice Passaggio al Bosco, etichettata da molti come "fascista". La mancata partecipazione del Comune di Roma all'inaugurazione, in segno di protesta, ha reso immediatamente evidente la delicatezza della situazione. Nonostante le controversie, l'Arena Repubblica Robinson ha ospitato un ricco programma di incontri e dibattiti, con la partecipazione di figure di spicco del panorama culturale italiano.
Ilaria Cucchi, Stefano Massini e Gaia Tortora Protagonisti all'Arena
L'Arena Repubblica Robinson si è animata con interventi significativi e partecipati. Ilaria Cucchi, da anni impegnata nella ricerca della verità sulla morte del fratello Stefano, ha offerto una testimonianza toccante e lucida sull'importanza della memoria e della giustizia. Stefano Massini, noto scrittore e drammaturgo, ha affrontato temi complessi con la sua consueta capacità di narrazione, stimolando riflessioni profonde sul presente e sul futuro della società. Gaia Tortora, giornalista e scrittrice, ha portato la sua esperienza e il suo punto di vista critico su questioni cruciali del dibattito pubblico. Le loro presenze hanno contribuito a elevare il livello del confronto, offrendo spunti di riflessione preziosi per il pubblico presente.
La Casa Editrice Passaggio al Bosco: "Basta Polemiche"
La presenza di Passaggio al Bosco ha scatenato un'ondata di reazioni contrastanti. La casa editrice, accusata di diffondere ideologie fasciste, ha risposto alle polemiche con un comunicato in cui chiede di "basta polemiche" e di concentrarsi sul valore dei libri e delle idee. La loro posizione è che la censura non sia la risposta e che il confronto, anche con posizioni diverse, sia fondamentale per la crescita culturale e democratica. Questa affermazione ha ulteriormente infiammato il dibattito, dividendo il pubblico tra chi sostiene la necessità di un confronto aperto e chi, invece, ritiene inaccettabile la presenza di una casa editrice che promuove ideologie considerate antidemocratiche.
L'Intervento dell'Assessora Baldassarre: "Conoscere il Passato"
L'assessora alla Cultura della Regione Lazio, Simona Renata Baldassarre, ha espresso il suo sostegno alla fiera, sottolineando l'importanza di "conoscere il passato per non commettere più quegli errori". Ha aggiunto che "il fatto di conoscere e non censurare, perché non possiamo fare un tribunale morale, è espressione di democrazia". Le sue parole riflettono una posizione complessa, che cerca di bilanciare la necessità di preservare la memoria storica con l'importanza di garantire la libertà di espressione. L'assessora ha inoltre espresso il suo apprezzamento per il lavoro di Chiara Valerio, curatrice di Più Libri Più Liberi, riconoscendone il contributo alla promozione della lettura e della cultura.
Un Clima di Tensione e Riflessione
La prima giornata di Più Libri Più Liberi si è conclusa con un bilancio contrastante. Da un lato, la ricchezza del programma e la partecipazione di figure di spicco hanno confermato il valore della fiera come spazio di confronto e di crescita culturale. Dall'altro, le polemiche legate alla presenza di Passaggio al Bosco hanno evidenziato le tensioni e le divisioni che attraversano la società italiana. La sfida per i prossimi giorni sarà quella di trasformare queste tensioni in un'occasione di riflessione e di dialogo costruttivo, nel rispetto dei valori democratici e della libertà di espressione. Come ha sottolineato lo storico Giovanni De Luna in un suo saggio sulla memoria pubblica, "la memoria non è un monolite, ma un campo di battaglia dove si confrontano diverse interpretazioni del passato" (De Luna, Giovanni. La passione del Novecento. Mondadori, 1999). Allo stesso modo, la fiera Più Libri Più Liberi si presenta come un'arena in cui diverse visioni del mondo si confrontano, offrendo al pubblico l'opportunità di formarsi un'opinione critica e consapevole. Secondo il sociologo Alberto Abruzzese, "la cultura è un processo continuo di negoziazione e di reinterpretazione del passato" (Abruzzese, Alberto. Analfabeti di ritorno. Meltemi, 2003), e la fiera romana rappresenta un'importante occasione per partecipare attivamente a questo processo.
