Ilva, operai in corteo bloccano l'aeroporto: "Meloni intervenga

Pubblicato: 02/12/2025, 10:08:513 min
Scritto da
Gaetano Logatto
Categoria: Cronaca
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Ilva, operai in corteo bloccano l'aeroporto: "Meloni intervenga

La protesta infiamma Genova: operai in corteo

La città di Genova è stata teatro di una massiccia mobilitazione operaia, con epicentro la questione spinosa del futuro dell'ex Ilva di Cornigliano. Dopo un'assemblea partecipata all'interno dello stabilimento, i lavoratori hanno dato vita a un corteo che ha attraversato la città, confluendo in piazza Massena dove ad attenderli c'erano i dipendenti di Ansaldo, anch'essi in stato di agitazione. Un segnale forte di unità e solidarietà, amplificato dalla prevista convergenza con i lavoratori di Fincantieri, a testimonianza di una preoccupazione diffusa per il futuro industriale del capoluogo ligure. Lo striscione "Genova lotta per il lavoro", esibito in testa al corteo, riassumeva efficacemente il sentimento di una città che non intende rinunciare al proprio tessuto produttivo. A seguire, lo storico striscione "Che l’inse", un richiamo alle radici e allo spirito ribelle di Genova. La determinazione dei manifestanti è apparsa evidente fin dalle prime ore della mattinata, con la decisione di dirigersi verso l'aeroporto Cristoforo Colombo. L'obiettivo, dichiarato apertamente, era quello di bloccare gli arrivi, un gesto eclatante per attirare l'attenzione del governo centrale e sollecitare un intervento diretto della premier Giorgia Meloni. La situazione rimane tesa, con possibili ripercussioni sul traffico aereo e sulla viabilità cittadina.

Blocco all'aeroporto: una sfida al governo

La scelta di bloccare l'aeroporto rappresenta un'escalation nella protesta, un segnale di insofferenza verso la mancanza di risposte concrete da parte del governo. I sindacati denunciano l'assenza di segnali da parte del ministro Urso e chiedono un incontro urgente con la premier Meloni. "Ieri abbiamo riniziato con il presidio in strada davanti alla stazione e purtroppo non sono arrivate ancora risposte. Non abbiamo avuto nessun tipo di segnale da parte né del Governo," ha dichiarato Nicola Apice di Fim Cisl, evidenziando la frustrazione dei lavoratori di fronte a un'inerzia percepita come inaccettabile. La protesta non è solo una rivendicazione salariale o una difesa del posto di lavoro, ma una richiesta di chiarezza sul futuro dell'industria genovese e italiana. La vicenda Ilva, con le sue complesse implicazioni ambientali, economiche e sociali, è diventata un simbolo delle difficoltà che il paese affronta nel conciliare sviluppo industriale e tutela dell'ambiente.

Richiesta di intervento diretto di Meloni

La richiesta di un intervento diretto della premier Meloni sottolinea la gravità della situazione e la necessità di una soluzione politica di alto livello. I sindacati ritengono che solo un intervento diretto del capo del governo possa sbloccare l'impasse e garantire un futuro sostenibile per l'ex Ilva e per l'intero comparto industriale genovese. La posta in gioco è alta: non si tratta solo di salvare posti di lavoro, ma di preservare un patrimonio di competenze e conoscenze che rappresenta un valore inestimabile per il paese. Secondo Marco Bentivogli, ex segretario generale della Fim Cisl, in un'intervista rilasciata a *Repubblica*, "la questione Ilva è un banco di prova per la credibilità del governo in materia di politica industriale". Bentivogli sottolinea come la mancanza di una strategia chiara e di investimenti adeguati stia mettendo a rischio la sopravvivenza di un settore strategico per l'economia italiana. Inoltre, Giuliano Zuccoli, esperto di diritto del lavoro e autore di numerose pubblicazioni sul tema, ha evidenziato su *Il Sole 24 Ore* come la complessità della vicenda Ilva richieda un approccio multidisciplinare, che tenga conto non solo degli aspetti economici e industriali, ma anche delle implicazioni ambientali e sociali.

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