Addio a Pietrangeli, re di Roma e capitano di Davis

Pubblicato: 01/12/2025, 13:24:073 min
Scritto da
Gaetano Logatto
Categoria: Cronaca
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Addio a Pietrangeli, re di Roma e capitano di Davis

Il campione romano che conquistò Parigi

Il tennis italiano piange la scomparsa di Nicola Pietrangeli, leggenda dello sport nazionale, spentosi all'età di 92 anni. Pietrangeli ha rappresentato un'epoca d'oro per il tennis italiano, un'epoca in cui il suo talento e la sua personalità carismatica hanno illuminato i campi di tutto il mondo, in particolare quelli del Roland Garros e del Foro Italico a Roma. La sua figura, iconica e inconfondibile, resterà per sempre impressa nella memoria degli appassionati. Pietrangeli non è stato solo un grande tennista, ma anche un personaggio capace di trascendere i confini dello sport. La sua eleganza in campo, il suo spirito combattivo e il suo fascino da tombeur de femme lo hanno reso un'icona popolare, ammirata e invidiata. I suoi successi, in particolare le due vittorie al Roland Garros nel 1959 e nel 1960, hanno segnato un punto di svolta per il tennis italiano, aprendo la strada a una nuova generazione di campioni.

L'eroe della Coppa Davis

Oltre ai successi individuali, Pietrangeli è ricordato soprattutto per il suo ruolo di capitano della squadra italiana di Coppa Davis che, nel 1976, conquistò per la prima volta il prestigioso trofeo. Un'impresa storica, realizzata in un contesto politico e sociale particolarmente delicato, che ha contribuito a cementare il mito di Pietrangeli come eroe nazionale. La vittoria in Cile, contro ogni pronostico, ha rappresentato un momento di grande orgoglio per l'Italia e ha consacrato Pietrangeli come uno dei più grandi capitani di sempre. Come riporta Gianni Clerici nel suo libro "50 anni di tennis", Pietrangeli possedeva una capacità unica di motivare i suoi giocatori e di creare un ambiente di squadra coeso e vincente. Clerici, storico commentatore sportivo e amico di Pietrangeli, sottolinea come la leadership del capitano sia stata fondamentale per il successo della squadra italiana in Coppa Davis.

Un'eredità indelebile

L'eredità di Pietrangeli va ben oltre i suoi successi sportivi. Il suo stile elegante, la sua personalità carismatica e il suo amore per il tennis hanno ispirato generazioni di giocatori e appassionati. Il suo nome è legato indissolubilmente al Foro Italico, dove il campo centrale porta il suo nome, un omaggio alla sua grandezza e al suo contributo al tennis italiano. Come affermato da Ubaldo Scanagatta, direttore di Ubitennis, Pietrangeli ha rappresentato un modello di sportività e di passione per il tennis. Scanagatta evidenzia come Pietrangeli abbia saputo reinventarsi nel corso degli anni, rimanendo sempre legato al mondo del tennis come commentatore e opinionista. Pietrangeli ha avuto anche il tempo di seguire l'ascesa di Jannik Sinner, il nuovo volto del tennis italiano, non mancando di esprimere il suo parere, a volte anche critico, sul suo percorso. Un segno del suo amore incondizionato per il tennis e della sua volontà di contribuire alla crescita dei giovani talenti. Con la sua scomparsa, il tennis italiano perde un pezzo di storia, ma il suo mito resterà per sempre vivo nel cuore degli appassionati.

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