Il Dolore Incolmabile di Amanda Thorpe
La vedova di Graham Thorpe, Amanda, ha espresso il suo profondo dolore e la sua convinzione che il marito sarebbe ancora vivo se l'England and Wales Cricket Board (ECB) avesse offerto un sostegno maggiore dopo la sua uscita dal ruolo di allenatore. Thorpe, una leggenda del cricket inglese e assistente allenatore fino al 2021, si è tolto la vita nell'agosto scorso, dopo una lunga battaglia contro l'ansia e la depressione. Un'inchiesta tenutasi a luglio 2025 presso il tribunale del coroner del Surrey a Woking, ha rivelato che Thorpe era "sprofondato nella depressione" dopo aver perso il lavoro di allenatore nel 2022 e che aveva già tentato il suicidio in precedenza. Amanda Thorpe, in un'intervista straziante, ha sottolineato come la perdita del lavoro e la conseguente mancanza di un ruolo definito abbiano avuto un impatto devastante sulla salute mentale di Graham. "Sentiva di aver perso la sua identità," ha dichiarato, aggiungendo che il supporto offerto dall'ECB, seppur presente, non è stato sufficiente a colmare il vuoto lasciato dalla fine della sua carriera nel cricket.
Le Lacune nell'Assistenza Sanitaria
Il coroner Jonathan Stevens ha evidenziato "fallimenti" nella fornitura di cure a Thorpe da parte dei professionisti sanitari nei mesi precedenti la sua morte, registrando una conclusione di suicidio. Thorpe aveva seguito una terapia per la sua salute mentale per 18 mesi prima di lasciare l'ECB. Stevens ha riconosciuto che l'organizzazione aveva "finanziato cure, degenze ospedaliere ed esteso la sua assicurazione sanitaria" dopo la sua partenza nel febbraio 2022, in seguito alla disastrosa tournée degli Ashes in Australia, persa 4-0. Tuttavia, la vedova Amanda ritiene che si sarebbe potuto fare di più per aiutarlo a sentirsi più connesso e supportato durante quel periodo di transizione. "Non si trattava solo di denaro o di assicurazione sanitaria," ha spiegato. "Aveva bisogno di un supporto emotivo, di qualcuno che lo aiutasse a trovare un nuovo scopo, un nuovo ruolo nella vita."
Il Ruolo dell'ECB e la Salute Mentale degli Atleti
Il caso di Graham Thorpe solleva importanti interrogativi sul ruolo delle organizzazioni sportive nel supportare la salute mentale dei propri atleti, soprattutto durante e dopo la fine della loro carriera agonistica. La pressione, le aspettative e la perdita di identità che spesso accompagnano il ritiro possono avere conseguenze devastanti sulla salute mentale degli atleti, rendendo fondamentale un supporto adeguato e continuativo. Michael Vaughan, ex capitano della nazionale inglese di cricket, ha spesso parlato apertamente delle proprie difficoltà con la salute mentale dopo il ritiro. In un'intervista a The Telegraph, Vaughan ha sottolineato l'importanza di creare un ambiente in cui gli atleti si sentano a proprio agio nel chiedere aiuto, senza timore di essere giudicati o stigmatizzati. Ha aggiunto che le organizzazioni sportive hanno la responsabilità di fornire risorse e supporto adeguati per affrontare le sfide della transizione alla vita post-agonistica.
Un Appello per un Cambiamento Culturale
La tragica morte di Graham Thorpe dovrebbe servire da campanello d'allarme per l'ECB e per tutte le organizzazioni sportive. È necessario un cambiamento culturale che metta la salute mentale degli atleti al centro delle priorità, offrendo un supporto proattivo e continuativo, non solo durante la loro carriera agonistica, ma anche dopo il ritiro. Amanda Thorpe spera che la storia di suo marito possa contribuire a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della salute mentale e a incoraggiare le organizzazioni sportive a fare di più per supportare i propri atleti. "Non voglio che nessun'altra famiglia debba affrontare quello che abbiamo affrontato noi," ha concluso. "Spero che la morte di Graham possa portare a un cambiamento positivo."