Castrovalva: il borgo abruzzese che sfida le vertigini

Pubblicato: 25/11/2025, 07:17:223 min
Scritto da
Maria Gloria Domenica
Categoria: Spettacolo
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Castrovalva: il borgo abruzzese che sfida le vertigini

Un balcone sull'Abruzzo selvaggio

Incastonato come una gemma tra le rocce, Castrovalva, frazione del comune di Anversa degli Abruzzi in provincia de L'Aquila, è un borgo che lascia senza fiato. Non solo per la sua bellezza intrinseca, fatta di case in pietra aggrappate alla montagna e vicoli stretti che si snodano tra archi secolari, ma soprattutto per la sua posizione vertiginosa. Arroccato su uno sperone roccioso a picco sulla Riserva naturale delle Gole del Sagittario, offre una vista panoramica che abbraccia l'intera vallata, regalando emozioni intense e un senso di sospensione tra cielo e terra. Con meno di cinquanta abitanti, Castrovalva è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, un rifugio lontano dal caos della vita moderna, dove la natura incontaminata e la storia millenaria si fondono in un'armonia perfetta.

Storia e arte sospese nel tempo

La storia di Castrovalva affonda le radici in un passato lontano, testimoniato dalle vestigia di un antico castello medievale che domina il borgo. Le sue origini sono avvolte nel mistero, ma si presume che sia nato come avamposto difensivo, sfruttando la sua posizione strategica per controllare la valle sottostante. Nel corso dei secoli, ha mantenuto intatto il suo fascino autentico, preservando le sue tradizioni e la sua architettura originale. Ma Castrovalva non è solo storia, è anche arte. Nel 1930, il celebre artista olandese Maurits Cornelis Escher, meglio noto come M.C. Escher, visitò il borgo e ne rimase talmente affascinato da immortalarlo in una delle sue litografie più famose. L'opera, intitolata appunto "Castrovalva", cattura la prospettiva unica del borgo, con le case che sembrano arrampicarsi sulla roccia e la vallata che si estende all'orizzonte. Come spiega Federico Giudiceandrea, autore del libro "Escher e l'Abruzzo", la scelta di Escher di rappresentare Castrovalva non fu casuale, ma dettata dalla sua ricerca di luoghi che sfidassero le convenzioni prospettiche e che offrissero spunti per le sue creazioni artistiche.

La magia di un luogo unico

Visitare Castrovalva significa immergersi in un'atmosfera magica, dove la bellezza del paesaggio si fonde con la ricchezza della storia e dell'arte. Passeggiare per i suoi vicoli stretti, ammirare le case in pietra con i portali scolpiti a mano, respirare l'aria pura di montagna, sono esperienze che rimangono impresse nel cuore. Ma il vero spettacolo è la vista panoramica che si gode dal borgo. Affacciarsi dal belvedere e ammirare la Riserva naturale delle Gole del Sagittario è un'emozione indescrivibile. La vallata si estende ai propri piedi, con le montagne che la circondano come un anfiteatro naturale. I colori cambiano a seconda delle stagioni, regalando scenari sempre nuovi e suggestivi. Come sottolinea Luciano Di Gregorio, esperto di turismo abruzzese, "Castrovalva è un luogo che incanta, un borgo che sembra sospeso nel tempo e nello spazio, un'esperienza che arricchisce l'anima".

Un futuro da proteggere e valorizzare

Castrovalva, con la sua bellezza fragile e la sua storia millenaria, rappresenta un patrimonio inestimabile da proteggere e valorizzare. Il rischio di spopolamento, che affligge molti piccoli borghi italiani, è una minaccia concreta anche per Castrovalva. È fondamentale promuovere iniziative che incentivino il turismo sostenibile, che creino opportunità di lavoro per i giovani e che preservino le tradizioni locali. Solo così sarà possibile garantire un futuro a questo borgo unico, che continua a sfidare la gravità e a regalare emozioni indimenticabili a chi lo visita.

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