STORIES: Il Monumento all’AIDS a West Hollywood

Pubblicato: 20/11/2025, 17:43:144 min
Scritto da
Gaetano Logatto
Categoria: Cronaca
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STORIES: Il Monumento all’AIDS a West Hollywood

Una memoria che prende forma

Nel cuore di West Hollywood, tra le palme e le insegne colorate che caratterizzano il quartiere, è sorto un nuovo simbolo di memoria e riconoscimento: il monumento intitolato *STORIES: The AIDS Monument*. Inaugurato di recente nel West Hollywood Park, l’opera si erge come un luogo di riflessione e di testimonianza, dedicato a chi ha perso la vita durante la crisi dell’AIDS e a chi ha combattuto per la dignità e la visibilità delle comunità colpite. L’inaugurazione, avvenuta in una rara serata piovosa per il clima tipicamente soleggiato della California, ha riunito decine di persone, tra cui sopravvissuti, attivisti, artisti e familiari di chi non c’è più. Il progetto nasce da un’idea di Craig Dougherty, co-fondatore dell’iniziativa, che ha raccontato come la crisi dell’AIDS abbia segnato profondamente la sua vita e quella di milioni di persone in tutto il mondo. “Nel 2010, parlando con i giovani, e in particolare con i giovani gay, mi sono reso conto che molti di loro sapevano così poco della crisi dell’AIDS”, ha spiegato Dougherty. Questa consapevolezza ha spinto lui e altri a voler creare un luogo fisico dove la storia non si perdesse, dove le storie individuali potessero essere ricordate e tramandate.

Un’opera di arte e memoria

Il monumento è stato progettato dall’artista australiano Daniel Tobin, che ha scelto di rappresentare la complessità della crisi attraverso una serie di 147 pilastri di bronzo, chiamati “Tracce”. Ogni Traccia è alta quasi 4 metri e misura circa 10x10 cm alla base. La disposizione iniziale dei pilastri è informale, quasi caotica, ma man mano che ci si sposta attraverso il monumento, la griglia diventa più ordinata e definita. Questa progressione simboleggia il passaggio dal caos iniziale della crisi all’organizzazione e alla solidarietà che ne sono seguite. Ogni Traccia rappresenta sia le persone scomparse, sia coloro che hanno marciato, protestato e vegliato durante gli anni più duri dell’epidemia. Trenta di queste Tracce portano incise parole che raccontano ciò che le persone provavano e sperimentavano nei primi giorni dell’AIDS: parole come “paura”, “perdita”, “coraggio”, “speranza”. Queste iscrizioni, scelte tra testimonianze reali, danno voce a chi non c’è più e ricordano a chi visita il monumento che dietro ogni numero c’è una storia, un volto, una vita.

Il valore della testimonianza

Il monumento non è solo un’opera artistica, ma anche uno spazio di testimonianza e di educazione. Le parole incise sulle Tracce sono state raccolte attraverso interviste e archivi storici, con il contributo di storici e attivisti che hanno lavorato per preservare la memoria della crisi. Secondo esperti dell’AIDS Healthcare Foundation, uno dei principali centri di ricerca e assistenza per le persone affette da HIV/AIDS negli Stati Uniti, la creazione di spazi come questo è fondamentale per combattere la disinformazione e l’oblio. “La storia dell’AIDS non è solo una pagina del passato, ma un monito per il presente e il futuro”, ha dichiarato un portavoce dell’organizzazione. Anche il Los Angeles LGBT Center, uno dei più grandi centri di supporto per la comunità LGBTQ+ al mondo, ha sottolineato l’importanza di luoghi come STORIES: The AIDS Monument. “Questo spazio ci permette di onorare chi non c’è più e di educare le nuove generazioni sulle battaglie che sono state combattute per la salute, la dignità e i diritti civili”, ha spiegato un rappresentante del centro. La presenza di testimonianze dirette e di parole scelte con cura rende il monumento un luogo di incontro tra generazioni, tra chi ha vissuto la crisi e chi la conosce solo attraverso i libri o i racconti.

Un impegno per il futuro

Il monumento non si limita a ricordare il passato, ma vuole essere anche un invito all’impegno. Le parole incise sulle Tracce non sono solo ricordi, ma anche chiamate all’azione: “solidarietà”, “giustizia”, “rispetto”. Questi valori sono ancora attuali, soprattutto in un momento in cui la lotta contro lo stigma e la discriminazione continua in tutto il mondo. Il progetto prevede anche una serie di eventi pubblici, incontri e laboratori educativi, per coinvolgere la comunità e promuovere la conoscenza della storia dell’AIDS. La creazione di STORIES: The AIDS Monument rappresenta un passo importante nella memoria collettiva della città di Los Angeles e della comunità LGBTQ+. È un luogo dove la storia prende forma, dove le storie individuali si intrecciano in un racconto collettivo, e dove la memoria diventa strumento di cambiamento. Come ha detto uno dei sopravvissuti presenti all’inaugurazione, “Questo monumento ci ricorda che non siamo soli, che le nostre storie contano, e che il nostro impegno può fare la differenza”.

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