La Nigeria chiude il 2025 con tassi di crescita economica tra i più alti degli ultimi dieci anni, trainata dalla ripresa petrolifera e dalle riforme del presidente Tinubu. Tuttavia, dietro i numeri positivi si celano contraddizioni profonde: inflazione ancora elevata, dipendenza dalle importazioni e un'economia informale che non riesce a trasformarsi in occupazione stabile. Un Paese al bivio tra il potenziale di sviluppo e il rischio di implosione sociale.
Il boom economico nigeriano: numeri che impressionano
La Nigeria ha registrato nel 2025 una crescita economica straordinaria, con il PIL che ha raggiunto il 4,23% nel secondo trimestre, il ritmo più rapido degli ultimi quattro anni. Secondo i dati ufficiali del governo nigeriano, questa performance rappresenta un balzo significativo rispetto al 3,48% registrato nello stesso periodo dell'anno precedente. La crescita è stata particolarmente sostenuta dal settore petrolifero, che ha registrato un incremento del 20,46%, mentre l'economia non petrolifera ha mantenuto una crescita solida del 3,64%.
La produzione di petrolio nigeriano ha raggiunto 1,68 milioni di barili al giorno nel secondo trimestre 2025, in aumento rispetto ai 1,41 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. Questo recupero della capacità estrattiva rappresenta un elemento cruciale per la ripresa economica complessiva del Paese. La raffineria da 20 miliardi di dollari costruita dal miliardario Aliko Dangote ha iniziato a produrre quantitativi sufficienti di carburanti per coprire il mercato interno e avviare le esportazioni, con conseguenze positive sull'intera economia nazionale.
Le proiezioni per il futuro rimangono ottimistiche. Il PIL della Nigeria dovrebbe raggiungere i 374,77 miliardi di dollari USA entro la fine del 2025, con previsioni di oscillazione intorno ai 385,26 miliardi nel 2026 e ai 397,59 miliardi nel 2027. Il presidente Bola Tinubu ha inoltre annunciato un ambizioso obiettivo di crescita economica annua del 7% entro il 2027, segnalando la determinazione del governo nel mantenere il momentum positivo.
Le riforme di Tinubu: stabilità macroeconomica e trasformazione strutturale
Il presidente Tinubu ha avviato un'ampia serie di interventi economici volti a modernizzare la struttura economica nigeriana. Tra questi figurano l'eliminazione dei sussidi alla benzina, la riduzione delle sovvenzioni all'elettricità e una doppia svalutazione della moneta locale, la naira. Queste misure, sebbene impopolari nel breve termine, mirano a creare le condizioni per una crescita economica più sostenibile e meno dipendente da distorsioni di mercato.
Nel corso del 2025, il governo federale ha approvato importanti riforme fiscali e finanziarie volte a rafforzare la disciplina di bilancio e la trasparenza. La nuova legislazione tributaria e la riorganizzazione dell'amministrazione delle entrate mirano a semplificare un sistema storicamente complesso, ampliare la base imponibile e ridurre l'evasione. In un Paese dove la pressione fiscale effettiva rimane bassa rispetto alle necessità di spesa pubblica, queste riforme rappresentano un tentativo cruciale di rafforzare lo Stato senza ricorrere esclusivamente all'indebitamento.
Le conseguenze positive di queste riforme si riflettono già nella stabilizzazione della valuta nazionale. notiziegeopolitiche.net Grazie alla raffineria di Dangote, la Nigeria non dovrà usare le scarse riserve di valuta pregiata per importare carburante, portando a un rafforzamento della Naira e a un calo dell'inflazione che aumenterà il potere di acquisto delle famiglie</a>. Tuttavia, il successo di queste misure dipenderà dalla loro implementazione coerente e dalla capacità di tradurre la stabilità macroeconomica in benefici concreti per la popolazione.
Le contraddizioni profonde: il lato oscuro della crescita nigeriana
Dietro i numeri impressionanti della crescita economica si celano contraddizioni strutturali che minacciano la stabilità del Paese. focusonafrica.info La Nigeria continua a dipendere in larga misura dalle importazioni, soprattutto per beni energetici e alimentari, soffre di una fornitura elettrica insufficiente e vede la maggioranza della forza lavoro concentrata nell'economia informale</a>. Questa situazione rappresenta un ostacolo significativo alla trasformazione dell'economia verso modelli più sostenibili e inclusivi.
L'inflazione rimane una sfida critica nonostante i progressi compiuti. La Banca mondiale avverte che l'inflazione, ancora molto elevata, rappresenta una sfida significativa nel contesto delle audaci riforme economiche del presidente Tinubu. Questo fenomeno erode il potere d'acquisto dei cittadini e crea pressioni sociali che potrebbero compromettere il consenso politico necessario per proseguire con le riforme strutturali.
La crescita economica non si sta traducendo automaticamente in occupazione formale e stabile per la popolazione. L'economia informale fatica a trasformarsi in occupazione formale e stabile, rappresentando un freno alla creazione di posti di lavoro di qualità. Senza una trasformazione significativa in questo ambito, il rischio è che la crescita del PIL rimanga un fenomeno limitato ai settori moderni dell'economia, lasciando la maggior parte della popolazione ai margini della prosperità.
Prospettive future: tra opportunità e rischi di implosione
Gli investimenti nel settore agricolo rappresentano una delle leve principali per la trasformazione economica della Nigeria. infomercatiesteri.it La Banca africana di sviluppo sta mobilitando 2,2 miliardi di dollari per sviluppare zone di trasformazione agricola in 28 Stati della Nigeria, al fine di rafforzare la sicurezza alimentare e creare posti di lavoro</a>. Questo intervento potrebbe rappresentare un punto di svolta nella diversificazione economica del Paese e nella riduzione della dipendenza dal petrolio.
Il 2025 ha rappresentato un passaggio cruciale per la Nigeria, ma non una svolta definitiva. Le riforme avviate indicano una direzione, ma il loro successo dipenderà dalla capacità di tradurre la stabilità macroeconomica in crescita inclusiva, sicurezza e opportunità reali per la popolazione. Il governo dovrà mantenere la coerenza nelle politiche economiche mentre affronta le pressioni sociali derivanti dall'inflazione e dalla disoccupazione.
Il rischio di implosione rimane concreto se la crescita economica non si accompagna a miglioramenti tangibili nelle condizioni di vita della popolazione. La Nigeria si trova a un bivio: da un lato, il potenziale di diventare una potenza economica africana grazie alle sue risorse naturali e alla sua popolazione giovane; dall'altro, il rischio di vedere la crescita macroeconomica coesistere con l'aumento delle disuguaglianze e dell'instabilità sociale. I prossimi anni saranno decisivi per determinare quale strada il Paese intraprenderà.
