Riforma Fiscale 2026: Pensioni, Irpef e Casa, Ecco Cosa Cambia Ora

Pubblicato: 30/12/2025, 08:48:014 min
Scritto da
Gaetano Logatto
Categoria: Cronaca
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Riforma Fiscale 2026: Pensioni, Irpef e Casa, Ecco Cosa Cambia Ora

La Stretta Finale sul Bilancio: Pensioni e Tassazione al Centro del Dibattito

Mentre il Parlamento si prepara al voto decisivo sulla Legge di Bilancio per il 2026, emergono i dettagli più significativi che plasmeranno il panorama economico e sociale italiano per i prossimi anni. L'approvazione, giunta dopo un iter parlamentare serrato e un voto di fiducia che ha confermato la maggioranza, cristallizza alcune scelte strategiche, in particolare sul fronte del fisco e della previdenza. Uno dei nodi più delicati affrontati è stato quello relativo all'età pensionabile. Grazie anche alle pressioni politiche, come evidenziato dalle discussioni sugli ordini del giorno, è stata accolta la richiesta di sterilizzare l'aumento dell'età pensionabile legato all'aspettativa di vita, un intervento che mira a dare maggiore stabilità al sistema previdenziale per i lavoratori prossimi alla pensione. Questa mossa, sebbene accolta con favore dai sindacati, pone interrogativi sulla sostenibilità a lungo termine, ma offre un immediato sollievo a migliaia di lavoratori. L'attenzione si è poi concentrata sulla revisione dell'Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, un intervento che mira a ridistribuire il carico fiscale in modo più equo.

Rivoluzione Irpef: Tagli e Incentivi per i Redditi Medi

Il cuore della riforma fiscale contenuta nel provvedimento riguarda la rimodulazione delle aliquote Irpef. L'intervento più atteso è il taglio della seconda fascia di tassazione, che vedrà l'aliquota scendere dal 35% al 33% per i redditi fino a 50.000 euro. Questa riduzione, seppur contenuta, rappresenta un incremento del potere d'acquisto per la fascia media della popolazione lavoratrice. Parallelamente, si è voluto incentivare la contrattazione aziendale e la produttività. È stata introdotta una tassazione agevolata al 5% sugli incrementi contrattuali, applicabile ai redditi che non superano i 33.000 euro e relativa ai contratti rinnovati tra il 2024 e il 2026. Inoltre, si rafforza la premialità per i lavoratori dipendenti: l'imposta sostitutiva sui premi di risultato e sulle forme di partecipazione agli utili d'impresa, fino a 5.000 euro, viene abbassata all'1%. Questa misura, secondo gli analisti del Centro Studi Tagliacarne, mira a legare più strettamente la retribuzione variabile al successo aziendale, stimolando la crescita interna delle imprese. Un piccolo ma significativo ritocco interessa anche i buoni pasto, la cui soglia esentasse è stata innalzata da 8 a 10 euro, un segnale di attenzione al welfare aziendale quotidiano.

Sostegno all'Impresa e Rilancio degli Investimenti

La Legge di Bilancio non dimentica il tessuto produttivo, prevedendo misure mirate a sostenere gli investimenti strategici delle aziende. Uno degli strumenti chiave confermati e potenziati è l'iper-ammortamento per l'acquisto di beni strumentali. Questa agevolazione, fondamentale per la modernizzazione degli impianti, è stata estesa fino al 30 settembre 2028. La vera novità risiede nel potenziamento del beneficio: per gli investimenti che rientrano in specifiche categorie e fino a una soglia di 2,5 milioni di euro, l'aliquota di maggiorazione è fissata al 180%. Questa misura, fortemente voluta dalle associazioni industriali, come riportato dalle dichiarazioni della Confindustria nei giorni precedenti il voto, punta a innescare un ciclo virtuoso di rinnovamento tecnologico. L'obiettivo è duplice: aumentare la competitività delle imprese italiane sui mercati internazionali e favorire la transizione verso modelli produttivi più sostenibili ed efficienti.

La Quota Casa: Nuovi Incentivi e Riconferme

Per quanto riguarda il settore immobiliare e le agevolazioni per la casa, la Manovra 2026 introduce elementi di continuità uniti a qualche novità mirata. Sebbene non si parli di un "superbonus" generalizzato, le misure esistenti vengono rimodulate per concentrare le risorse su interventi specifici, in particolare quelli legati all'efficienza energetica e alla riduzione del rischio sismico. Le fonti interne al Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) suggeriscono che i crediti d'imposta per le ristrutturazioni edilizie saranno mantenuti, ma con tetti di spesa rivisti al ribasso e una maggiore enfasi sulla cessione del credito per le fasce di reddito più basse. In particolare, si sta lavorando per rendere più snella la burocrazia legata alle detrazioni per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici condominiali, un punto emerso con forza durante l'analisi tecnica condotta dalla Banca d'Italia sulla necessità di accelerare la messa in sicurezza del patrimonio edilizio nazionale. Si prevede inoltre un focus sulle giovani coppie e sulle famiglie numerose per l'acquisto della prima casa, con l'introduzione di una garanzia statale rafforzata per i mutui, al fine di contrastare la stagnazione del mercato immobiliare giovanile.

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