Taiwan si trova in una posizione sempre più precaria
La strategia del cappio: come Pechino isola Taiwan
Taiwan si trova oggi al centro di una strategia di isolamento sistematico orchestrata da Pechino, che opera su molteplici fronti contemporaneamente. Beijing sta cercando attivamente di isolare Taiwan allontanando i suoi partner diplomatici, riducendo così lo spazio internazionale dell'isola e limitando la sua capacità di engagement globale. Questa campagna non è casuale, ma rappresenta un elemento centrale della strategia di coercizione cinese, volta a creare le condizioni per future manovre più aggressive.
La pressione diplomatica si manifesta attraverso molteplici canali: atlanticcouncil.org i diplomatici cinesi stanno spingendo Taiwan fuori dai corpi delle Nazioni Unite, impedendole di partecipare a riunioni multilaterali e intimidendo i partner più piccoli di Taiwan affinché si distanzino da Taipei</a>. Attualmente, Taiwan mantiene solo dodici partner diplomatici ufficiali, un numero già ridotto che Pechino continua a minacciare. Questa erosione graduale dello spazio diplomatico rappresenta una forma di coercizione calibrata, progettata per logorare la resistenza nel tempo piuttosto che provocare uno scontro immediato.
La tattica della "politica dei tre nessuno" rappresenta il cuore di questa strategia: nessun partner diplomatico rimasto, nessuno spazio internazionale intatto, nessun elemento di negoziazione per Taiwan. ketagalanmedia.com Pechino ha adottato un approccio sempre più deciso nel linguaggio, anche se notevolmente misurato nel ritmo, designando un nuovo "Giorno della Riunificazione Nazionale" come promemoria simbolico delle intenzioni a lungo termine</a>. Questo equilibrio tra pressione e contenimento suggerisce una strategia pensata per esaurire Taipei attraverso la persistenza piuttosto che attraverso l'escalation militare immediata.
