Andrea Conti
Gli Inizi Brillanti e l'Esplosione all'Atalanta
Andrea Conti emerge come uno dei terzini destri più promettenti del calcio italiano proprio con l'Atalanta di Gian Piero Gasperini. Sotto la guida del tecnico bergamasco, Conti diventa un pilastro della squadra, contribuendo con assist, gol e una grinta difensiva che lo rende titolare inamovibile. La sua velocità e capacità di spingere sulla fascia lo consacrano come stella della Dea, attirando l'attenzione dei top club. In quelle stagioni, l'Atalanta gioca un calcio spumeggiante e Conti ne è espressione perfetta, collezionando presenze e mostrando un potenziale da nazionale.
Il passaggio dal piccolo club bergamasco alla Serie A elite rappresenta il sogno di ogni giovane calciatore. Conti, con il suo stile aggressivo e propositivo, incarna il prototipo del terzino moderno. Gasperini, spesso elogiato da Conti come il miglior allenatore della sua carriera, lo ha forgiato tatticamente e mentalmente. Quelle esperienze gli hanno dato le basi per affrontare il grande salto, ma anche la consapevolezza che il calcio di alto livello richiede resilienza fisica estrema. Il suo rendimento atletico era invidiabile, con una media di duelli vinti altissima e cross precisi che alimentavano l'attacco atalantino.
Tuttavia, anche in quel periodo idilliaco, Conti inizia a percepire i primi segnali di fragilità al ginocchio. Piccoli acciacchi vengono ignorati in nome dell'ambizione, ma gettano le basi per il dramma futuro. L'Atalanta gli offre la piattaforma per brillare, e il suo addio per il Milan nel 2017 è visto come un passaggio naturale verso la consacrazione. Conti lascia Bergamo con il cuore pesante, ma carico di aspettative, ignaro del calvario che lo attende.
