Mio marito è morto": dramma e sospetti a Milano

Pubblicato: 29/12/2025, 14:36:425 min
Scritto da
Gaetano Logatto
Categoria: Cronaca
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Mio marito è morto": dramma e sospetti a Milano
La tragica fine di Carlo Luigi Montalbetti, trovato senza vita dopo aver denunciato la moglie

A Milano, Carlo Luigi Montalbetti, 72 anni, è stato rinvenuto morto sul divano di casa. Quattro giorni prima aveva sporto denuncia contro la moglie per maltrattamenti. Le indagini sono in corso per chiarire le cause del decesso, con l'autopsia disposta dalla Procura.

La scoperta del corpo e l'allarme alla polizia

Nelle prime ore di sabato 27 dicembre, in un appartamento di via Stefanardo da Vimercate, zona Gorla a Milano, la moglie di Carlo Luigi Montalbetti ha chiamato il 112 con una frase choc: "Venite, mio marito è morto". La donna, una polacca di circa 50 anni sposata con l'uomo da venti anni, ha trovato il pensionato di 72 anni riverso sul divano. Gli agenti della Squadra Mobile sono intervenuti immediatamente, trovandola in casa senza apparenti segni di agitazione. La coppia, senza figli, viveva in quell'abitazione da tempo, ma i vicini avevano segnalato litigi continui che rendevano l'atmosfera domestica tesi.

L'ispezione iniziale del medico legale non ha rilevato evidenti tracce di violenza sul corpo della vittima, che era noto per essere cardiopatico e assumeva regolarmente farmaci. Tuttavia, sono stati notati alcuni segni sul torace, che hanno insospettito gli investigatori. La Procura ha iscritto un fascicolo per omicidio a carico di ignoti, attivando tutti gli accertamenti necessari per escludere ipotesi criminali. La moglie è stata ascoltata dagli inquirenti, ma al momento non risultano misure cautelari nei suoi confronti. Questo caso riaccende l'attenzione sui meccanismi di controllo nelle famiglie con tensioni relazionali, dove le chiamate al numero di emergenza possono rivelare dinamiche complesse.

La zona di Gorla, un quartiere periferico di Milano, è abituata a una routine tranquilla, ma questo episodio ha scosso la comunità. I residenti hanno confermato alle forze dell'ordine di aver udito discussioni accese provenire dall'appartamento nei mesi precedenti. Le indagini preliminari puntano a ricostruire le ultime ore di vita di Montalbetti, verificando orari e movimenti di entrambi i coniugi. L'attesa è per i risultati dell'autopsia, che includerà anche test tossicologici per escludere avvelenamenti o sovradosaggi farmacologici.

La denuncia per maltrattamenti: il codice rosso attivato

Quattro giorni prima del decesso, precisamente il 23 dicembre, Carlo Luigi Montalbetti aveva contattato le forze dell'ordine denunciando la moglie per maltrattamenti. L'uomo, nato l'8 marzo 1953, aveva riferito di essere stato picchiato, attivando la procedura del "codice rosso" in Procura, un protocollo accelerato per casi di violenza domestica. Questo intervento è stato confermato dagli archivi della Questura di via Fatebenefratelli, dove risulta anche un altro episodio simile a novembre, sempre su segnalazione della vittima.

Il codice rosso prevede un'audizione entro tre giorni e misure protettive immediate, ma non è chiaro se Montalbetti avesse lasciato l'abitazione o se le tensioni fossero continuate. La moglie, originaria della Polonia, non ha precedenti penali noti, ma le testimonianze dei vicini descrivono una relazione segnata da conflitti frequenti. Questo contesto aggiunge un velo di mistero alla morte, spingendo gli investigatori a verificare se la denuncia avesse generato ritorsioni.

In Italia, il codice rosso è uno strumento introdotto nel 2019 per tutelare le vittime di violenza, con oltre 10.000 applicazioni annue secondo dati del Ministero dell'Interno. Casi come questo evidenziano le difficoltà nel monitorare l'efficacia di tali misure, specialmente in coppie anziane senza rete familiare. La Squadra Mobile sta acquisendo tabulati telefonici e filmati di sorveglianza per tracciare le attività della coppia nei giorni critici.

Le indagini in corso e l'autopsia disposta

La Procura di Milano ha disposto l'autopsia sul corpo di Carlo Luigi Montalbetti per determinare le cause esatte del decesso. Il medico legale ha escluso segni macroscopici di strangolamento o lesioni gravi, ma i segni sul torace richiedono analisi approfondite. Saranno condotti esami istologici e tossicologici per verificare la presenza di sostanze estranee o irregolarità farmacologiche, dato il quadro clinico dell'uomo con problemi cardiaci e psichici.

Gli inquirenti della Squadra Mobile stanno ricostruendo la timeline degli eventi, interrogando vicini e familiari. Non emergono figli dalla coppia, ma si indaga su eventuali testimoni oculari dei litigi. La moglie è stata sentita come persona informata sui fatti, collaborando finora senza contraddizioni evidenti. Il fascicolo per omicidio volontario permette di esplorare tutte le piste, inclusa l'ipotesi di cause naturali come un infarto improvviso.

Parallelamente, si verifica lo storico delle chiamate al 112 relative all'indirizzo, confermando almeno due interventi recenti. Questo caso si inserisce in un trend di morti sospette in ambito domestico, dove il 30% delle indagini per omicidio col familiare inizia da denunce pregresse, secondo statistiche ISTAT. L'esito dell'autopsia, atteso nei prossimi giorni, sarà decisivo per archiviare o proseguire le indagini.

Contesto sociale: violenza domestica sugli anziani

La vicenda di Montalbetti solleva interrogativi sul fenomeno della violenza domestica contro gli anziani, spesso sottostimata. In Italia, Telefono Azzurro e associazioni come Italia Our Elders riportano un aumento del 15% dei casi post-pandemia, con mariti over 70 vittime nel 20% delle denunce. Fattori come isolamento e dipendenza da cure familiari aggravano le situazioni, rendendo difficile l'intervento tempestivo.

Il matrimonio misto, come quello tra Montalbetti e la moglie polacca, può introdurre barriere culturali e linguistiche che complicano la comunicazione con le autorità. Studi del Censis indicano che il 40% delle coppie anziane con partner stranieri affronta tensioni elevate. Casi analoghi a Milano, come quello di un 68enne denunciante deceduto nel 2023, sottolineano la necessità di protocolli più stringenti post-denuncia.

Per prevenire tragedie simili, esperti raccomandano monitoraggio attivo dopo il codice rosso, inclusi servizi sociali e assistenti domiciliari. La morte di Montalbetti, se naturale, potrebbe chiudere il caso, ma evidenzia vulnerabilità sistemiche. Associazioni come Agevolando spingono per campagne di sensibilizzazione, mentre la Procura attende dati forensi per chiarire il quadro.

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