Donna morta in cortile: strangolata e semivestita?

Pubblicato: 29/12/2025, 11:55:454 min
Scritto da
Redazione
Categoria: In evidenza
Condividi:
#corpo #cortile #milano #omicidio #ipotesi #donna #via #aggressione
Donna morta in cortile: strangolata e semivestita?
Scoperta senza maglietta con segni sul collo a Milano: ombre di omicidio

A Milano, nel cortile di un palazzo in via Paruta, è stato trovato il corpo di una donna tra i 25 e i 35 anni, semivestita e con evidenti segni di violenza sul collo. Le autorità indagano su ipotesi di omicidio o femminicidio, mentre il corpo resta non identificato.

La scoperta del corpo nel cortile milanese

Nella mattina del 29 dicembre 2025, un custode ha rinvenuto il corpo senza vita di una donna nel cortile di un edificio residenziale in via Paruta, una via privata vicino a via Padova, nella periferia nord-est di Milano. La vittima, stimata tra i 25 e i 30 anni, era semivestita: indossava un giubbotto e jeans parzialmente abbassati, ma mancava la maglietta. Nessun residente l'ha riconosciuta, alimentando il mistero sull'identità e sulle circostanze della morte. Il cortile, sempre accessibile, esclude cadute dalle finestre del palazzo a sei piani.

Sul posto sono intervenuti rapidamente i Carabinieri e il medico legale, che hanno rilevato segni evidenti di violenza sul collo della donna. Queste tracce suggeriscono un possibile intervento manuale, come strangolamento, spingendo gli inquirenti a privilegiare l'ipotesi di omicidio. La posizione del corpo, in un angolo nascosto del cortile, indica che potrebbe essere stato spostato dopo l'aggressione, complicando la ricostruzione degli eventi. Le prime rilevazioni escludono cause naturali o suicidi immediati.

La notizia ha rapidamente attirato l'attenzione dei media locali, con dettagli che emergono da testimonianze oculari. La custode del palazzo ha confermato ai militari che l'area è aperta al pubblico, potenzialmente esponendola a passaggi di estranei. Questo elemento apre scenari su un crimine passionale o un'aggressione casuale, mentre le indagini proseguono con l'analisi delle telecamere di sorveglianza nelle vicinanze e l'interrogatorio dei residenti.

Dettagli sulle condizioni della vittima

La donna presentava un aspetto che ha immediatamente insospettito gli investigatori: priva della maglietta, con i pantaloni abbassati e segni sul collo compatibili con lesioni da strangolamento. L'età apparente varia tra fonti tra i 25 e i 35 anni, ma l'assenza di documenti complica l'identificazione. Il medico legale ha escluso traumi da caduta, focalizzandosi su quelle che sembrano ecchimosi da compressione manuale.

Secondo le prime ricostruzioni, il corpo non mostrava ferite da arma da taglio o da fuoco, ma le condizioni semivestite suggeriscono una possibile aggressione sessuale. Questo dettaglio ha portato a ipotizzare un femminicidio, un reato che in Italia continua a destare allarme sociale. La scientifica ha raccolto campioni biologici per analisi del DNA, che potrebbero rivelare la presenza di un aggressore.

Nessun oggetto personale è stato trovato vicino al corpo, né telefono né borsa, il che rafforza l'idea di un tentativo di depistaggio. Le autorità stanno confrontando le impronte digitali con database nazionali, mentre la comunità locale esprime preoccupazione per la sicurezza in una zona già nota per piccoli episodi di microcriminalità.

Ipotesi investigative e piste aperte

Gli inquirenti privilegiano l'ipotesi di omicidio, con particolare attenzione a un possibile movente passionale o legato a violenze di genere. La scientifica sta esaminando il luogo del delitto per tracce di DNA, fluidi corporei e impronte. Esclusa l'autopsia immediata, i risultati preliminari del medico legale puntano su asfissia meccanica come causa del decesso.

Tra le piste, emerge quella di un'aggressione da parte di un conoscente, data la natura intima delle lesioni. La polizia sta visionando filmati da esercizi commerciali vicini e interrogando potenziali testimoni. L'assenza di riconoscimento da parte dei residenti suggerisce che la vittima potesse essere di passaggio o non residente in zona, ampliando il raggio delle ricerche.

Un'altra ipotesi considera contesti di vulnerabilità sociale, come tossicodipendenza o prostituzione, comuni in aree periferiche milanesi. Tuttavia, senza conferme, gli investigatori mantengono un approccio cauto. La Procura di Milano ha aperto un fascicolo per omicidio volontario contro ignoti, coordinando le attività con i RIS dei Carabinieri.

Contesto e reazioni della comunità

L'episodio si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per la violenza sulle donne a Milano, con diversi casi analoghi negli ultimi anni. La periferia nord-est, inclusa via Paruta, è area multietnica con flussi migratori, ma anche episodi di criminalità minore. La scoperta ha scosso i residenti, che ora chiedono maggiore videosorveglianza e pattuglie.

Le associazioni per i diritti delle donne hanno già espresso solidarietà e chiesto celerità nelle indagini, temendo un ennesimo femminicidio impunito. Il Comune di Milano monitora la situazione, mentre i media nazionali seguono gli sviluppi. Questo caso evidenzia la necessità di politiche preventive contro la violenza di genere.

Mentre attendiamo l'identificazione della vittima e i risultati dell'autopsia, la città riflette su vulnerabilità urbane. Casi simili hanno portato in passato a identificazioni tramite appelli pubblici e analisi forensi avanzate. Le indagini proseguono senza sosta, con la speranza di fare luce su questa tragica vicenda.

Commenti

Caricamento commenti…