Benvenuti nell’Era dell’Estremismo: Il Mondo al Bivio

Pubblicato: 29/12/2025, 07:35:574 min
Scritto da
Maria Gloria Domenica
Categoria: Lifestyle
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Benvenuti nell’Era dell’Estremismo: Il Mondo al Bivio
Terrorismo, polarizzazione e crisi globali: le tendenze che segneranno il 2025

In un mondo sempre più frammentato, l’estremismo si manifesta in forme diverse: dal terrorismo jihadista ai populismi digitali, passando per conflitti geopolitici e disinformazione. Questo articolo esplora le dinamiche che definiscono la nuova era, basandosi su rapporti autorevoli come l’Indice Global de Terrorismo e il Rapporto di Amnesty International.

L’ascesa del terrorismo globale nel 2025

L’Indice Global de Terrorismo 2025 rivela una propagazione preoccupante del terrorismo, con gli attacchi dei 'lupi solitari' che dominano in Occidente. L’Stato Islamico rimane il gruppo più letale, responsabile di 1.805 morti in 22 paesi nel 2024, attivo soprattutto in Siria e Repubblica Democratica del Congo. La provincia di Khorasan (ISK) emerge come minaccia yihadista globale, con attentati in Iran e Russia, sfruttando instabilità regionali come l’opposizione turca alle SDF e incertezze USA.

In Europa, il rapporto EU TE-SAT 2025 evidenzia un aumento di minori e giovani coinvolti in attività terroristiche, spinti da isolamento sociale, problemi mentali e comunità online radicali. Queste reti digitali reclutano per atti estremi contro società democratiche, promuovendo caos e violenza. La radicalizzazione accelera grazie ad app crittografate e dark web, sfidando i servizi di intelligence nonostante opportunità offerte dall’IA per il monitoraggio.

Negli USA, i crimini d’odio post-guerra di Gaza sono esplosi: +270% contro ebrei e +300% di islamofobia in due mesi, con pattern simili in Europa e Australia. Il 31% degli attacchi occidentali è motivato da antisemitismo o anti-israelismo, alimentato da discorso d’odio online. Questa evoluzione richiede risposte coordinate per contrastare la diffusione transnazionale dell’estremismo.

Desinformazione e polarizzazione sociale

Il Rapporto sui Rischi Globali 2025 del WEF posiziona la desinformazione come rischio principale a breve termine, amplificata dall’IA che genera contenuti falsi e intensifica la polarizzazione. Basato su oltre 900 esperti, l’analisi copre orizzonti al 2025, 2027 e 2035, con conflitti geopolitici e volatilità economica in cima alle preoccupazioni immediate.

La polarizzazione sociale emerge come minaccia critica a medio termine, intrecciata a cattiva adattamento climatico. Dal 2022, la disinformazione digitale è salita in classifica, riflettendo divisioni economiche e identitarie che alimentano populismi. In un contesto di Guerra Fredda 2.0, nazionalismi e chiusure di frontiere diventano strumenti politici per partiti estremisti, erodendo i valori umanisti.

L’incertezza geopolitica cresce con conflitti armati statali come rischio numero uno, seguiti da confrontation geoeconomiche come restrizioni commerciali. Questa dinamica favorisce narrazioni semplificate che promettono soluzioni facili a crisi complesse, minando la fiducia nelle democrazie liberali e aprendo spazio a estremismi ideologici.

Crisi dei diritti umani e autoritarismi

Il Rapporto 2024-2025 di Amnesty International documenta una crisi globale dei diritti, con repressioni del dissenso, escalation di conflitti e inadeguatezze sul clima. Pratiche autoritarie si diffondono, guidate da leader distruttivi che attaccano libertà di espressione, associazione e riunione pacifica, instillando paura e rafforzando poteri governativi.

Dalla Striscia di Gaza alla Repubblica Democratica del Congo, i doppi standard erodono l’ordine basato su regole, con passi indietro per migranti, donne, ragazze e comunità LGBTQIA+. Senza inversione di rotta, il 2025 vedrà ulteriore deterioramento, con leader che trascinano il mondo in un’era di agitazioni e crudeltà, sfidando il diritto internazionale.

Amnesty invita a una coalizione per la libertà e uguaglianza contro attacchi estremi ai diritti umani. La proliferazione di leggi repressive nel 2024 è centrale nell’assalto globale, con governi che evitano controlli e promuovono paura. Questa tendenza autoritaria si intreccia con estremismi, amplificando instabilità in regioni sensibili.

Prospettive geopolitiche e declino democratico

Tendenze globali indicano un declino democratico continuo da 18 anni, con meno democrazie e minore qualità in ciascuna, come nota il Consiglio Editoriale di Ethic. Divisioni economiche e identitarie alimentano populismi e nazionalismi, con discorsi di odio al diverso che diventano alto voltaje politico. Chiusure di frontiere e omogeneità culturale erodono marcos umanisti, visibili in Regno Unito e Germania.

Nel Medio Oriente, tensioni persistono con Israele egemone e incertezze in Siria su un possibile califato yihadista. Dinamiche interconnesse vedono emergere attori come Asia, Africa e America Latina, spostando potere da Europa e USA. Questo multipolarismo favorisce estremismi, con organizzazioni obsolete incapaci di gestire la Guerra Fría 2.0.

Per il 2025, sfide come IA, descarbonizzazione e crisi strutturali richiedono resilienza. L’estremismo, dal terrorismo fisico a quello digitale, minaccia società aperte. Risposte devono integrare intelligence tech, diplomazia e promozione di valori democratici per navigare questa era turbolenta verso un futuro stabile.

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