Le urne si sono chiuse nel primo turno delle elezioni legislative in Myanmar
Contesto del Primo Turno Elettorale
Le urne per il primo turno delle elezioni legislative in Myanmar si sono chiuse dopo l'apertura avvenuta alle 6 del mattino, interessando circoscrizioni urbane chiave come Yangon, Mandalay e Naypyidaw. Questo voto, il primo dal colpo di stato militare del febbraio 2021, è stato supervisionato strettamente dai militari per ragioni di sicurezza, in un paese frammentato da conflitti armati. Il leader della giunta, Min Aung Hlaing, ha partecipato simbolicamente al processo, votando e definendo le elezioni 'libere ed eque', nonostante le critiche internazionali che le vedono come un'operazione di facciata per consolidare il potere.
Il processo elettorale è strutturato in tre turni, con il primo completato il 28 dicembre 2025, seguito da quelli dell'11 e 25 gennaio, per coprire tutto il territorio in modo scaglionato. Questa scelta logistica riflette la precaria situazione di sicurezza, con vaste aree sotto controllo di gruppi armati di opposizione o etnici, dove il voto è impossibile o forzato. Secondo osservatori, la giunta militare ha intensificato gli attacchi aerei nel 2025 per riconquistare territori e garantire affluenza, ma i risultati restano incerti in zone di conflitto.
Partecipazione e atmosfera al seggio hanno mostrato un mix di rassegnazione e coercizione: in alcuni campi per sfollati interni, gli aiuti umanitari sono stati condizionati al voto, mentre artisti e attivisti sono stati arrestati per critiche online o murales contro le elezioni. L'Onu e diversi paesi occidentali hanno denunciato la mancanza di trasparenza, con oltre 229 persone incarcerate per violazioni legate alla campagna elettorale, evidenziando un clima di repressione che mina la credibilità del processo.