La provincia di Malaga è stata colpita da un'intensa ondata di maltempo con piogge notturne torrenziali che hanno causato inondazioni e l'esondazione del fiume Guadalhorce. Decine di persone evacuate, allerta rossa attiva e strade paralizzate: un'emergenza che coinvolge l'intera Andalusia.
L'ondata di maltempo colpisce Malaga
La provincia di Malaga è stata investita da forti piogge notturne che hanno provocato diffuse inondazioni, trasformando strade e quartieri in fiumi impetuosi. Le precipitazioni, concentrate nelle ore serali del 28 dicembre 2025, hanno superato gli 80 millimetri per metro quadro in poche ore, secondo i dati dell'Agenzia statale di meteorologia spagnola Aemet. Questo fenomeno ha colto di sorpresa molti residenti, già abituati a un clima mediterraneo mite, ma vulnerabili a eventi estremi come questi. Le autorità hanno immediatamente attivato protocolli di emergenza, monitorando i livelli dei fiumi e dei torrenti per prevenire ulteriori danni.
In particolare, l'esondazione del Guadalhorce ha raggiunto livelli record, inondando aree limitrofe e costringendo le squadre di soccorso a intervenire con urgenza. Il fiume, principale corso d'acqua della zona, ha straripato a causa del volume eccezionale di acqua scaricata dalle colline circostanti. Testimoni oculari descrivono scene apocalittiche, con automobili sommerse e detriti trasportati dalla corrente. L'allerta meteo di livello rosso, il più alto possibile, è stata emessa per l'intera Andalusia, segnalando un rischio imminente di ulteriori piene.
Il maltempo non si è limitato a Malaga, ma ha interessato l'intera regione andalusa, con venti intensi che hanno aggravato la situazione. Le piogge persistenti hanno saturato il suolo, riducendo la capacità di assorbimento e favorendo rapide esondazioni. Esperti climatici sottolineano come questi eventi siano sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico, che intensifica i fenomeni convettivi nel Mediterraneo. Le operazioni di soccorso sono in corso, con droni e elicotteri utilizzati per sorvolare le zone colpite e valutare l'entità dei danni.
Evacuazioni e interventi di emergenza
Decine di persone sono state evacuate dalle loro abitazioni nella provincia di Malaga a causa dell'esondazione di fiumi e torrenti, come riportato dalle cronache locali. Squadre della Protezione Civile hanno agito con prontezza, trasferendo famiglie intere in strutture sicure e fornendo assistenza immediata. In zone come quelle vicine al Guadalhorce, l'acqua ha raggiunto altezze di oltre un metro, rendendo impraticabili strade e ponti. Non si registrano al momento vittime, ma il bilancio provvisorio parla di danni materiali ingenti.
L'allerta arancio emessa da Aemet ha riguardato non solo Malaga ma anche altre aree dell'Andalusia, con particolare attenzione ai piccoli affluenti che rappresentano il pericolo maggiore. La responsabile della Protezione Civile catalana, Montse Font, ha evidenziato la preoccupazione per i corsi d'acqua minori, capaci di gonfiarsi rapidamente. A Malaga, le evacuazioni hanno riguardato soprattutto urbanizzazioni rurali e case isolate, dove l'accesso è reso difficile dal fango e dai detriti.
Le forze dell'ordine e i volontari hanno lavorato senza sosta durante la notte, distribuendo sacchi di sabbia e pompando acqua dalle zone allagate. Coordinamento tra livelli locali, regionali e nazionali ha permesso una risposta efficace, evitando un'escalation della crisi. I residenti sono stati invitati a non avvicinarsi ai fiumi e a seguire le indicazioni delle autorità tramite app e canali ufficiali, minimizzando così i rischi per la popolazione.
Impatto sulla viabilità e sull'economia locale
Il maltempo ha paralizzato la viabilità nella provincia di Malaga, con la chiusura di 14 arterie principali in Andalusia a causa di inondazioni, neve e ghiaccio. La Direzione nazionale del Traffico ha segnalato interruzioni su autostrade e strade secondarie, con code chilometriche e deviazioni obbligate. Questo ha complicato gli spostamenti per pendolari e turisti, proprio alla vigilia delle festività di fine anno.
L'economia locale, basata su turismo e agricoltura, subisce un duro colpo: spiagge inaccessibili, campi allagati e infrastrutture danneggiate compromettono le attività produttive. A La Cala de Mijas, eventi passati come trombe marine hanno già mostrato la vulnerabilità costiera, con venti fino a 130 km/h che spostano imbarcazioni e arredi. Ora, le piogge intense amplificano questi rischi, con potenziali perdite per centinaia di migliaia di euro.
Le autorità stanno valutando i danni per attivare aiuti statali e fondi europei per la ricostruzione. Settori come l'ospitalità e l'agricoltura, pilastri dell'economia malagueña, richiedono interventi rapidi per riprendersi. Nel frattempo, i trasporti pubblici sono stati potenziati per sopperire alle chiusure stradali, garantendo comunque la mobilità essenziale.
Cause climatiche e prospettive future
Le forti piogge notturne sono il risultato di un sistema depressionario atlantico che ha scaricato masse d'aria umida sull'Andalusia, come analizzato dagli esperti di Aemet. Fenomeni convettivi localizzati, simili a downburst o trombe marine, hanno intensificato le precipitazioni, rendendole difficili da prevedere con precisione. Il Mediterraneo occidentale è noto per questi episodi estremi, aggravati dal riscaldamento globale.
Il cambiamento climatico gioca un ruolo chiave: temperature superficiali del mare più alte favoriscono maggiore evaporazione e quindi piogge più intense. Studi recenti confermano un aumento della frequenza di eventi come l'esondazione del Guadalhorce, che storicamente si verifica ogni pochi decenni ma ora appare più ricorrente. Le proiezioni indicano un futuro con inverni più piovosi e secchi estati, sfidando le infrastrutture spagnole.
Per il futuro, si raccomanda un potenziamento delle opere idrauliche, come argini e canali di sfogo, unitamente a piani urbanistici più resilienti. Le autorità spagnole stanno investendo in monitoraggio satellitare e modelli predittivi avanzati per anticipare queste crisi. La popolazione è chiamata a una maggiore consapevolezza, adottando misure preventive come assicurazioni e piani di evacuazione personali.
