È morta Brigitte Bardot: la diva ribelle si spegne a 91 anni

Pubblicato: 28/12/2025, 12:09:005 min
Scritto da
Maria Gloria Domenica
Categoria: Arte e Cultura
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È morta Brigitte Bardot: la diva ribelle si spegne a 91 anni
Addio a 'B.B.': dalla stella del cinema alla battaglia per gli animali, l'eredità controversa e indimenticabile di Brigitte Bardot

Brigitte Bardot è morta all'età di 91 anni, come annunciato dalla sua fondazione. Icona internazionale di bellezza e anticonformismo, attrice di una cinquantina di film e poi instancabile attivista per i diritti degli animali, Bardot lascia un'eredità artistica e pubblica complessa, segnata da successi cinematografici, scelte di vita radicali e polemiche politiche. Questo articolo ricostruisce i momenti chiave della sua vita, il ritiro dal cinema, l'attività con la Fondation Brigitte Bardot e le reazioni nazionali e internazionali alla sua scomparsa.

La notizia della morte e l'annuncio ufficiale

La scomparsa di Brigitte Bardot è stata resa pubblica dalla Fondation Brigitte Bardot, che ha annunciato con «immensa tristezza la dipartita della sua fondatrice all'età di 91 anni, senza fornire dettagli sul luogo o sulle circostanze immediatamente successive alla comunicazione.Fondation Brigitte Bardot Questa comunicazione segue nelle ore precedenti una serie di notizie e smentite sulla salute dell'attrice, che negli ultimi mesi era stata ricoverata per una grave malattia in strutture mediche del Var, come riportato dalla stampa nazionale francese e italiana.

Media nazionali e internazionali hanno rilanciato l'annuncio: testate come Il Fatto Quotidiano e altri organi hanno documentato la notizia citando il comunicato ufficiale della Fondazione e ricordando i recenti ricoveri e le preoccupazioni legate alle condizioni di salute dell'icona francese.Il Fatto Quotidiano

La diffusione rapida della notizia ha generato anche la circolazione di voci e verifiche: agenzie e giornali hanno confrontato il comunicato della fondazione con precedenti smentite e aggiornamenti clinici, nel tentativo di ricostruire una sequenza chiara degli ultimi giorni della vita dell'attrice, e sottolineano come la Fondazione — che Bardot aveva creato per la difesa degli animali — sia stata la fonte primaria e autorevole dell'annuncio.Cinematografo

Dagli inizi a Parigi alla consacrazione sullo schermo

Nata a Parigi il 28 settembre 1934, Brigitte Anne-Marie Bardot emerse inizialmente come modella e ballerina; il suo passaggio al cinema fu rapido e culminò con la consacrazione internazionale grazie a ruoli che misero in scena una sensualità mai del tutto doma e una fisicità espressiva che la resero simbolo degli anni Cinquanta e Sessanta.Brigitte Bardot — biografia Registi come Roger Vadim e Jean-Luc Godard contribuirono a farne un volto imprescindibile del cinema francese d'epoca, con interpretazioni che ancora oggi sono citate per la loro carica rivoluzionaria sul piano della rappresentazione femminile.

Tra i titoli che hanno segnato la sua carriera, film come E Dio creò la donna e Il disprezzo hanno offerto scene e performance entrate nel pantheon del cinema, tanto da consolidare la sua immagine di «sex symbol ma anche di interprete capace di suscitare dibattito e riflessione sulle norme di genere e sulla celebrità stessa.Mediaset — ricostruzione della carriera

La notorietà internazionale non si limitò all'immagine: Bardot recitò in oltre cinquanta film e lavorò con autori e colleghi di primo piano, costruendo un percorso artistico che, per alcuni critici, rappresenta uno snodo fondamentale tra il cinema di costume francese e le correnti più radicali della Nouvelle Vague, pur avendo mantenuto uno stile e una presenza unici e immediatamente riconoscibili.Cinematografo — analisi critica

Il ritiro, l'impegno per gli animali e le controversie

Nel 1973 Bardot decise di abbandonare il cinema all'apice della fama per ritirarsi nella sua casa di La Madrague, a Saint-Tropez, e dedicare la vita alla tutela degli animali: da quella scelta nacque la Fondation Brigitte Bardot, tramite la quale promosse campagne e interventi a favore del benessere animale che la resero punto di riferimento per molte cause ambientaliste e animaliste in Francia e all'estero.Fondation Brigitte Bardot

Parallelamente all'attivismo per gli animali, la figura pubblica di Bardot è stata caratterizzata da posizioni politiche e dichiarazioni che hanno suscitato forti polemiche: negli anni recenti le sue affermazioni su immigrazione, religione e costumi sociali hanno generato procedimenti giudiziari e condanne per incitamento all'odio, episodi che hanno complicato la percezione pubblica della sua eredità e diviso l'opinione pubblica tra chi ne celebra la vita privata e artistica e chi ne contesta le posizioni politiche.Il Fatto Quotidiano — controversie

Questa doppia natura — icona culturale e figura controversa — ha segnato anche il modo in cui la società e i media hanno raccontato la sua vita: mentre molti colleghi e osservatori ricordano il fascino e il contributo al cinema, altri insistono sulla necessità di valutare criticamente i suoi interventi politici, senza tuttavia cancellare l'impatto che la sua immagine ha avuto sulla moda, sul cinema e sulla percezione della femminilità nel Novecento.Brigitte Bardot — patrimonio e critiche

Reazioni, memoria pubblica e eredità culturale

La notizia della morte ha prodotto una vasta ondata di reazioni istituzionali, culturali e popolari: autorità, colleghi e testate internazionali hanno ricordato la sua influenza come icona del XX secolo, mentre la Fondazione che porta il suo nome ha già annunciato iniziative in memoria della sua opera per gli animali, segnalando come la sua attività di benefattrice resterà uno degli aspetti più tangibili della sua eredità.Il Fatto Quotidiano — reazioni

Gli storici del cinema e i critici hanno ripreso il filo della sua carriera per collocarla nell'evoluzione del cinema europeo: la capacità di incarnare un mutamento di rappresentazione femminile e la scelta di ritirarsi giovani dalla scena pubblica sono elementi che alimenteranno studi e rievocazioni nei prossimi mesi, contribuendo a una memoria collettiva che tenderà a essere articolata e non univoca.Mediaset — commenti critici

Infine, la dimensione globale della sua fama implica che il dibattito sulla figura di Bardot non si esaurirà con la notizia della sua morte: la convivenza di talento artistico, impegno civile per gli animali e posizioni pubbliche controverse renderà il suo profilo oggetto di analisi culturali, mostre, riedizioni e approfondimenti biografici, che cercheranno di restituire la complessità di una vita vissuta fra ribellione, celebrità e impegno.</a>Brigitte Bardot — prospettive future

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