Il presidente francese Emmanuel Macron ha visitato gli Emirati Arabi Uniti per celebrare il Natale con oltre 900 militari francesi, unendosi a loro in attività fisiche e momenti festivi, mentre rafforzava i legami bilaterali con discussioni su difesa, droga e nuove portaerei.
L'arrivo di Macron e la tradizione natalizia con le truppe
Emmanuel Macron è atterrato negli Emirati Arabi Uniti domenica 21 dicembre 2025, per una visita che unisce tradizione militare e diplomazia di alto livello. Come da consuetudine, il presidente francese ha scelto di celebrare il Natale con le truppe dispiegate all'estero, in particolare le oltre 900 unità stanziate negli UAE. Questa presenza militare francese, distribuita su tre basi strategiche, rappresenta un pilastro delle operazioni nel Golfo e nel Mar Rosso. Durante l'incontro, Macron ha condiviso un pasto natalizio preparato dagli chef dell'Eliseo, rafforzando il morale dei soldati impegnati in missioni complesse.
La scelta degli Emirati non è casuale: la Francia mantiene qui una base avanzata per monitorare le rotte marittime vitali. Macron ha colto l'occasione per ringraziare personalmente i militari per il loro impegno in operazioni come Aspides e Chammal, che contrastano le minacce houtiste e l'influenza dell'Isis. Oltre ai festeggiamenti, il presidente si è unito agli allenamenti fisici delle truppe, partecipando a sessioni di addestramento che simboleggiano la vicinanza tra leader e forze armate. Questo gesto ha suscitato apprezzamento tra i soldati, evidenziando il ruolo simbolico della visita in un contesto di tensioni regionali.
La tradizione di Macron di passare le feste con i militari risale ai suoi anni di presidenza, un'abitudine che sottolinea l'importanza della proiezione di potenza francese oltre i confini nazionali. Negli UAE, questa celebrazione assume un significato particolare data la collaborazione strategica con Abu Dhabi, che include scambi commerciali e tecnologici avanzati come l'intelligenza artificiale. La visita rafforza il legame umano e operativo, preparando il terreno per accordi futuri.
Annuncio shock: la nuova portaerei francese
Durante il discorso alle truppe, Macron ha annunciato la decisione di costruire una nuova portaerei nucleare, destinata a sostituire la Charles de Gaulle. Questa mossa, approvata in linea con le ultime leggi di programmazione militare, mira a potenziare le capacità marittime della Francia come potenza globale. La decisione, maturata nei giorni precedenti, è stata rivelata in un contesto simbolico, davanti a militari che operano proprio in mare.
La nuova unità aeronavale rappresenterà un investimento strategico per la difesa francese, con implicazioni per la proiezione di forza nel Mediterraneo e nell'Indo-Pacifico. Macron ha enfatizzato come questa scelta derivi da una valutazione completa delle esigenze nazionali, integrando tecnologie avanzate per contrastare minacce asimmetriche. Gli Emirati, principali acquirenti di armamenti francesi come gli 80 caccia Rafale, rappresentano un partner ideale per testare e finanziare tali progetti.
L'annuncio ha suscitato reazioni positive tra gli alleati del Golfo, consolidando la posizione della Francia come fornitore affidabile di tecnologia militare. Parallelamente, le truppe francesi negli UAE hanno contribuito a scortare oltre 200 navi e intercettare droni houtisti, risultati concreti che Macron ha lodato pubblicamente. Questa iniziativa navale si inserisce in un più ampio piano di modernizzazione, con budget allocati per i prossimi anni.
Incontri bilaterali con il presidente degli UAE
Macron ha incontrato il presidente degli Emirati, Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan, al Zayed National Museum di Abu Dhabi. Le discussioni hanno mirato a rafforzare la partnership strategica tra i due paesi, coprendo settori come sicurezza, difesa e innovazione. La Francia vede negli UAE un alleato chiave per la stabilità regionale, con scambi commerciali in crescita esponenziale.
Tra i temi centrali, la cooperazione su intelligenza artificiale e commercio, ma anche la lotta al narcotraffico. Autorità francesi sospettano che trafficanti di alto profilo si nascondano a Dubai, accumulando patrimoni immobiliari. Il ministro della Giustizia Gérald Darmanin, parte della delegazione, ha rinnovato la richiesta di estradizione per 15 sospettati, puntando a sequestri di beni.
Gli Emirati rappresentano il primo cliente di armi francesi, con acquisti massicci di Rafale che superano i miliardi di euro. Nonostante critiche su Yemen e Sudan, Abu Dhabi nega coinvolgimento in forniture illecite. Macron ha spinto per una collaborazione più stretta, inclusa la condivisione di intelligence per operazioni marittime anti-droga.
Ruolo delle truppe francesi e operazioni nel Golfo
Le oltre 900 truppe francesi negli UAE sono attive in pattugliamenti marittimi contro il narcotraffico, Operation Aspides nel Mar Rosso contro gli Houthi e Chammal contro l'Isis. Queste missioni hanno protetto centinaia di mercantili, salvato marinai e neutralizzato minacce iraniane. Macron ha espresso gratitudine per i risultati, come l'intercettazione di missili e droni.
La base francese ad Abu Dhabi funge da hub per proiezione di potenza, con tre installazioni che supportano esercitazioni congiunte con gli Emirati. Durante la visita, il presidente si è allenato con i soldati, partecipando a sessioni fisiche che simboleggiano resilienza e preparazione. Questo coinvolgimento diretto rafforza la coesione tra comando e ranghi.
Prospettive future includono espansione della cooperazione, con focus su anti-terrorismo e sicurezza energetica. La visita di Macron negli UAE si collega a strategie più ampie, come quella irachena, per un Medio Oriente stabile. Le truppe francesi rimangono un asset cruciale, garantendo influenza francese in una regione volatile.