Recenti ricerche scientifiche evidenziano potenziali rischi per reni e fegato legati a conservanti come il sorbato di potassio e Dolcificanti come sorbitolo
Il sorbato di potassio e i rischi renali
Gli additivi alimentari, come il sorbato di potassio, sono sospettati di contribuire agli effetti negativi degli alimenti ultraprocessati. Uno studio ha identificato 374 punti della molecola potenzialmente dannosi, incrociandoli con 4.037 possibili lesioni renali acute, ottenendo 238 sovrapposizioni. Questo approccio computazionale suggerisce che dosi regolari, non eccessive, possano attivare geni infiammatori e alterare il metabolismo dei lipidi, mimando condizioni come glomerulonefrite e fibrosi tubulare. I risultati indicano una risposta infiammatoria con produzione di proteine tipiche, proponendo un metodo innovativo per valutare additivi simili.
Il meccanismo d'azione del sorbato di potassio coinvolge l'induzione di pathways infiammatori nei reni. Ricercatori hanno osservato lesioni ai tubuli e alterazioni metaboliche simili a danni acuti renali. Questo conservante, comune in bibite, salse e prodotti da forno, potrebbe accumularsi con il consumo quotidiano, superando soglie di tolleranza. Lo studio enfatizza la necessità di ulteriori indagini su larga scala, dato che gli alimenti ultraprocessati rappresentano una quota significativa della dieta moderna, esponendo popolazioni vulnerabili come diabetici o ipertesi a rischi amplificati.
Nonostante questi allarmi, le autorità regolatorie mantengono limiti di sicurezza basati su dati pregressi. Tuttavia, l'approccio molecolare di questo ricerca apre nuove prospettive per rivalutare additivi approvati da decenni. Consumatori consapevoli potrebbero optare per prodotti con etichette pulite, riducendo l'esposizione senza eliminare del tutto queste sostanze, che preservano shelf-life e sicurezza microbiologica.
