Martedì 23 dicembre la Commissione di vigilanza della FIGC comunicherà il verdetto sui conti della Lazio. Il club biancoceleste attende di sapere se potrà operare liberamente sul mercato di gennaio o se dovrà rispettare il vincolo del saldo zero. La decisione dipenderà dalla possibilità di anticipare i crediti futuri derivanti dai diritti televisivi, una soluzione resa possibile dalle modifiche alle NOIF approvate a novembre.
La decisione di domani: cosa aspetta la Lazio
Martedì 23 dicembre rappresenta una data cruciale per il futuro del mercato della Lazio. La nuova Commissione di vigilanza della FIGC si riunirà per valutare la situazione economica del club biancoceleste e decidere se il mercato di gennaio sarà completamente aperto, semiaperto con saldo zero, oppure bloccato. Questa comunicazione arriverà dopo settimane di attesa e incertezza, durante le quali il presidente Lotito ha lavorato dietro le quinte per trovare soluzioni che permettessero al club di operare in entrata. La decisione della Commissione sarà comunicata alla FIGC, che a sua volta invierà la comunicazione ufficiale alla Lazio entro i prossimi giorni.
Il verdetto dipenderà principalmente dalla capacità del club di rientrare nell'indice di costo del lavoro allargato (ICLA), un parametro che per gennaio 2026 non deve superare lo 0,8. La Lazio attende il verdetto della Commissione sui conti, consapevole che questo determinerà anche la possibilità di rinnovare i contratti dei giocatori in scadenza. Attualmente, con un mercato a saldo zero, la società potrebbe offrire solo gli stessi contratti di oggi ai calciatori in attesa, senza possibilità di aumenti salariali. Questo rappresenterebbe un ostacolo significativo per i rinnovi di giocatori come Insigne, che da mesi attende il via libera di Lotito.
L'atmosfera di incertezza ha raggiunto anche l'allenatore Maurizio Sarri, che durante un'intervista ha ironizzato sulla situazione dichiarando di non sapere nulla riguardo al mercato e di ricevere solo "segnali di fumo" dalla società. Questa dichiarazione riflette la frustrazione di chi, come il tecnico biancoceleste, ha necessità di rinforzi specifici per migliorare la squadra ma non può pianificare operazioni concrete fino a quando non arriverà il verdetto ufficiale. La decisione di domani avrà quindi ripercussioni non solo sul mercato, ma anche sulla serenità dell'ambiente interno del club.
Gli scenari possibili: dal blocco totale al mercato aperto
Esistono tre scenari principali che potranno verificarsi dopo la decisione di domani. Il primo scenario, considerato il più probabile, è quello del mercato a saldo zero, dove ogni uscita deve essere compensata da un'entrata con lo stesso ingaggio. In questo caso, la Lazio potrebbe comunque operare sul mercato, ma con vincoli significativi: ogni acquisto dovrebbe essere bilanciato da una cessione di pari valore economico. Questo scenario permetterebbe al club di fare operazioni, ma limiterebbe fortemente la libertà d'azione di Fabiani, il direttore sportivo, nel cercare i rinforzi richiesti da Sarri.
Il secondo scenario è quello del mercato completamente bloccato, una soluzione che comporterebbe conseguenze molto gravi per la Lazio. In questo caso, il club non potrebbe effettuare alcuna operazione in entrata fino a quando non risolvesse i problemi di bilancio. Questo comporterebbe l'impossibilità di rinforzare la squadra nel momento cruciale della stagione e rappresenterebbe un danno significativo alle ambizioni sportive della società. Tuttavia, questo scenario appare meno probabile rispetto al saldo zero, grazie alle soluzioni che Lotito sta cercando di implementare.
Il terzo scenario, quello più ottimistico per la Lazio, è il mercato completamente aperto. Questo potrebbe verificarsi se il club riuscisse a anticipare i crediti futuri derivanti dai diritti televisivi, in particolare il pagamento DAZN previsto per marzo 2026. Secondo le stime, basterebbero tra 3,5 e 4 milioni di euro per permettere a Lotito di ottenere il via libera totale sul mercato. Questa soluzione è stata resa possibile dalle modifiche alle NOIF approvate dal Consiglio federale il 24 novembre, che consentono ai club in difficoltà di colmare gli scostamenti del costo del lavoro utilizzando crediti futuri derivanti da cessioni e diritti televisivi.
Come Lotito può sbloccare il mercato: il ruolo dei crediti futuri
La chiave per sbloccare il mercato della Lazio risiede nella possibilità di anticipare i crediti futuri, una soluzione che rappresenta una vera e propria novità nel panorama normativo italiano. Lotito può sfruttare il vecchio credito legato ai diritti TV e quello di DAZN del prossimo marzo per rientrare nell'indice di costo del lavoro allargato. Se la Commissione certificasse che la somma dei crediti anticipati supera la soglia dell'80%, il presidente biancoceleste potrebbe versare direttamente la somma oppure utilizzare i crediti futuri per coprire lo scostamento. Questa procedura rappresenta un'opportunità concreta per la Lazio di ottenere il via libera al mercato aperto.
Le modifiche alle NOIF, approvate il 24 novembre dal Consiglio federale, hanno rappresentato un cambio significativo nelle regole che governano l'equilibrio economico dei club. Queste modifiche consentono alle società di rientrare nell'indice di costo del lavoro allargato andando ad anticipare i crediti futuri provenienti dalle cessioni dei giocatori e dai diritti televisivi. Per la Lazio, questo significa che non è più necessario aspettare l'effettivo incasso dei soldi da DAZN a marzo per poter operare sul mercato a gennaio. La procedura è complessa dal punto di vista amministrativo, ma rappresenta una soluzione concreta che Lotito sta perseguendo con determinazione.
Il timing è fondamentale in questa operazione. La Commissione di vigilanza, riunendosi domani, dovrà valutare se la Lazio ha effettivamente i presupposti per anticipare questi crediti e se la somma è sufficiente per rientrare nei parametri richiesti. Una volta ottenuto il via libera, il club potrebbe finalmente procedere con le operazioni di mercato che Sarri ha richiesto: una mezzala, un vice Zaccagni, eventualmente un terzino se partirà Tavares, e soprattutto un attaccante che possa risolvere i problemi realizzativi della squadra.
I nomi sul mercato e il rischio per altri tre club
Se il Mercato dovesse sbloccarsi, la Lazio ha già identificato i profili che intende perseguire. Per il centrocampo, i nomi più caldi sono quelli di Samardzic e Brescianini dell'Atalanta, oltre a Miretti della Juventus. Per l'attacco, il sogno di Sarri rimane Loftus-Cheek, un obiettivo considerato proibito per le difficoltà economiche nel raggiungerlo. Tuttavia, la Lazio sta anche valutando soluzioni più economiche come il ritorno di Keita Baldé dal Monza e Fotis Ioannidis dallo Sporting Lisbona, entrambi attaccanti che potrebbero rappresentare alternative low cost per risolvere il problema del gol.
Insigne rimane un caso particolare: il calciatore si è promesso al Comandante Sarri da mesi e attende il via libera di Lotito per formalizzare il suo arrivo. La decisione di domani sulla situazione economica della Lazio avrà implicazioni dirette anche su questa operazione. Se il mercato dovesse rimanere bloccato o limitato al saldo zero, anche Insigne potrebbe trovarsi in una situazione di stallo, con conseguenti ripercussioni sulla sua carriera e sulle sue ambizioni di tornare in Serie A.
Oltre alla Lazio, altre tre società rischiano di essere colpite da decisioni simili della Commissione di vigilanza. Le modifiche alle NOIF hanno infatti interessato l'intero panorama della Serie A, e diversi club in difficoltà economiche potrebbero trovarsi nella stessa situazione della Lazio. La decisione di domani non rappresenta quindi solo un momento cruciale per i biancocelesti, ma potrebbe avere ripercussioni su tutto l'ecosistema del calcio italiano, influenzando le strategie di mercato di numerosi club e la disponibilità di giocatori sul mercato stesso.
